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Comunale
12/04/1980
h.15.30
TORINO - NAPOLI 0-0
Torino
: Terraneo, Mandorlini, Vullo, Pileggi (al 69' Sclosa), Volpati, Carrera, Sala C., Pecci, Graziani, Zaccarelli, Pulici. A disposizione: Biscatto, Greco. All.: Rabitti.
Napoli: Castellini, Bruscolotti, Volpecina, Bellugiu, Ferrario, Guidetti, Vinazzani, Celestini, Speggiorin, Musella, Capone. A disposizione: Fiore, Improta, Badiani. All.: Sormani.
Arbitro: Lanese di Messina.
Reti: -
Spettatori: 28.605 di cui 11.583 abbonati e 17.022 paganti per un incasso di 62.145.000 più 63.363.133 £ di quota abbonati.
Note: Giornata di sole, terreno in perfette condizioni. Nel Napoli hanno esordito in serie A Giuseppe Volpecina e Costanzo Celestini, entrambi napoletani di nascita e scuola calcistica, classe 1961. Ammoniti Vinazzani, Bellugi, Bruscolotti e Guidetti. Sorteggio antidoping per Castellini, Speggiorin, Musella, Mandorlini, Vullo e Pileggi.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 13 aprile 1980]
Il Torino snobba il Napoli "Primavera", disputa la più grigia partita-delia gestione Rabitti e non va oltre lo 0-0) nell'anticipo,della quart'ultima giornata di campionato, disputatasi ieri per consentire ai torinesi di rendere omaggio al Papa Wojtyla che oggi visita la nostra città. Il pubblico (circa 30 mila spettatori) è sfollato deluso dal Comunale per la mediocre esibizione dei granata molti dei quali, per scarsa Vena o per insufficienza, hanno reso al di sotto delle loro possibilità. Sembravano svuotati di energie, apatici: Colpa del clima? L'alibi non regge. Deconcentrazione, forse è la parola esatta. Fatto sta che il Napoli, con l'esordiente Sormani in panchina al posto del dimissionario Vinicio e con in campo due debuttanti di quasi diciannove anni, il terzino Volpecina eia mezz'ala Celestini (entrambi-nati in maggio sotto il segno del Toro) nonché il ventenne Musella, promettente interno che già da qualche tempo gioca in prima squadra, ha creato qualche problema al Torino. Specie a centrocampo e in difesa (che ripresentava Carrera dopo sette mesi) i granata hanno sofferto l'agilità degli avversari. C'è da dire che Rabitti non poteva disporre di Damava e Salvatori infortunati e dello squalificato Patrizio Sala la cui assenza s'è fatta sentire. Pileggi non ha saputo approfittare dell'occasione offertagli: ha sprecato una palla-gol (6') non ha fornito, sull'out destro, la spinta del titolare e, a venti minuti dalla fine, è stato sostituito con Sclosa il cui apporto è risultato superiore (ha impegnato Castellini in una deviazione con barba alla traversa). Non è certo da attribuire al solo Pileggi la responsabilità del calo di rendimento nel settore mediano. Pecci, che ha effettuato qualche buon passaggio, trotticchiava, Zaccarelli era spesso in ritardo negli interventi e fuori misura nei servizi (a parte una fiammata in apertura di ripresa) e Claudio Sala dimostrava buona volontà ma le gambe non rispondevano alle sollecitazioni. Senza adeguati rifornimenti, Graziani e Pulici anch'essi tutt'altro che trascendentali, erano neutralizzati da Ferrario e Bruscolotti, con la collaborazione di Bellugi e Castellini Pulici mancava Una buona occasione (18') deviando di testa fuori bersaglio un cross di Pecci; Graziani su traversone di Sala (19') indirizzava con la fronte sulle braccia di Castellini che gli negava poi il gol (70') con una grossa parata su botta di sinistro del centravanti su assist di Volpati. Come occasioni il Torino meritava di più ma, come gioco, ha deluso ed il Napoli torna a casa con un punto, tutto sommato, guadagnato onestamente. Se l'ex granata Castellini, che in testa portava una visiera da giocatore di poker Anni Trenta, è stato fra i migliori, Terraneo non ha fatto lo spettatre ed ha corso qualclie brivido come al 10' quando, su cross di Musella sfuggito a Carrera, Volpecina in felice posizione per concludere ha mancato il controllo davanti a Terraneo la difesa lasciava a desiderare. Volpati, che ha poi disputato un buon secondo- tempo, e Mandorlini hanno faticato, nel marcamento a zona, a prendere le contromisure a Speggiorin e Capone. Vullo, che fronteggiava Vinazzani, s'è prodotto in spunti generosi anche spettacolari ma negli ultimi metri s'è smarrito. Per ultimo abbiamo lasciato Carrera Lo sfortunato difensore merita un discorso a parte: rientrava dal grave infortunio al ginocchio destro riportato il 9 settembre scorso con il Parma in Coppa Italia. Era al suo esordio stagionale in campionato. Il pubblico l'ha incoraggiato pia nessuno pretendeva che, d'incanto, trovasse l'intesa in un reparto inedito o avesse il ritmo-partita. Un po' titubante nei tackles (il tono muscolare non è ancora l'ideale), l'ex vicentino ha comunque dimostrato di non essere perso per il calcio.