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Comunale
28/09/1980
h.15.00
TORINO - AVELLINO 2-0 (1-0)
Torino
: Terraneo, Volpati, Salvadori, Sala P., Danova, Zaccarelli, D'Amico, Pecci, Graziani, Sclosa (al 68' Cuttone), Mariani. A disposizione: Copparoni, Masi, Ermini, Pulici. All.: Rabitti.
Avellino: Tacconi, Ipsaro Passione, Beruatto, Limido, Cattaneo, Di Somma, Piga, Repetto (al 61' Massa), Carnevale, Vignola, Valente. A disposizione: Di Leo, Massimi, Stasio, Ugolotti. All.: Vinicio.
Arbitro: Agnolin di Bassano del Grappa.
Reti: Graziani 1', Pecci 78'.
Spettatori: 23.884 di cui 8.728 abbonati (quota non definitiva) e 15.156 paganti per un incasso di 61.158.500 lire più 64.524.666 lire di quota abbonati.
Note: Ammoniti Beruatto, Limido, Di Somma, Mariani, Tacconi e Pecci. Giornata grigia e calda, terreno in buone condizioni. Angoli 6-3 per il Torino.
Cronaca
[Tratto da La Stampa online del 29 settembre 1980]
Non è molto facile parlare del Torino dopo la vittoria ottenuta contro l'Avellino. Il risultato è abbastanza rotondo, diremmo classico, e potrebbe far pensare ad un predominio abbastanza netto dei granata. In realtà, le cose non sono andate esattamente così: il Torino è sempre stato in vantaggio, ma non si può dire che abbia continuamente dominato l'avversario. La partita è nata benissimo per il Torino, con una capocciata piuttosto casuale di Graziani che ha sbloccato immediatamente il risultato. Cerano le premesse per un pomeriggio divertente, nel quale tutto sembrava destinato a girar giusto per la squadra di casa, ma abbiamo avuto un'ulteriore conferma del fatto che il calcio al giorno d'oggi è imprevedibile. Rabitti ha avuto molti elogi per l'Avellino, spiegando di capire molto bene quale deve essere lo stato d'animo di chi si trova in una situazione di classifica tanto precaria. Sul conto del Torino ha detto che gli sta molto bene la vittoria ed ha preferito non sottilizzare. Certo, i granata avevano da smaltire la botta di Catanzaro, soprattutto sul piano psicologico. Sotto questo aspetto l'incontro di ieri era abbastanza delicato e non è il caso di sottilizzare troppo sul fatto che i granata non abbiano particolarmente entusiasmato. La squadra si è mossa con qualche impaccio e non si può esclusivamente spiegarlo con la positiva prova degli avversari. Teniamo pure presente che mancava il perno difensivo Van de Korput, ma questo per una partita che sulla carta avrebbe potuto essere una festa per gli attaccanti - non si sono verificate troppe occasioni da gol. Graziani ha fatto quello che è solito fare, cioè andare a cercarsi spesso il pallone nelle retrovie. Mariani si è confermato velocissimo ed anche intraprendente, ma non "morde" ancora come certamente riuscirà a fare in futuro. Tutti sono imbeccati da un Pecci in ottime condizioni, in grado di muoversi - e di far muovere i compagni - con molta intelligenza. Intelligenza che ha dimostrato soprattutto in occasione del secondo gol: quando ha visto il portiere spostato troppo in avanti (probabilmente si aspettava il traversone), lo ha infilato con una pennellata di autentica classe. Un gol di grande furbizia, per realizzare il quale occorrono piedi buoni e testa sveglia. Dietro, il solito bravissimo Danova, che ha sbrogliato tra l'altro una situazione piuttosto scabrosa. Poi Terraneo, il quale - nella partita in cui avrebbero dovuto brillare soprattutto gli attaccanti - ha sfoggiato un paio di parate risolutive, mettendo in mostra la solita freddezza e tempestività. Zaccarelli libero: è stato semplicemente impeccabile, misurato negli interventi e sempre calmo nei momenti risolutivi. Rabitti lo ha pubblicamente elogiato. Tutti gli altri su un piano accettabile. Niente di più, siamo lontani dall'entusiasmo. In certe condizioni non è facile giocare e molti fattori sono stati contro un Torino che certo non era trascendentale. I tifosi granata debbono prendere questa prova piuttosto scolorita per quello che è realmente: il Torino non li ha incantati, ma si è battuto bene, benché l'avversario lo mettesse a volte in difficoltà. Rabitti ha detto che, se il Torino si trova a dover recitare la parte del favorito, non è stato certo lui a mettercelo. La squadra è buona, ma non le si possono chiedere miracoli. Intanto, si trova in una posizione di classifica tutt'altro che negativa e questo è un dato che occorre tener presente. Mercoledì sera il Torino incontrerà il Molenbek per passare il turno di Coppa Uefa. Senza squilli e con molta umiltà, granata collezionano risultati, l'unica cosa che realmente conta nel mondo del calcio. A tutto il resto (cioè ad entusiasmare) penseranno domani.