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Comunale
10/12/1980
h.20.30
TORINO - GRASSHOPPER 2-1 (0-1) - 2-1 d.t.s., 3-4 d.c.r.
Torino
: Terraneo, Volpati, Masi, Sala P., Danova, Zaccarelli, Sclosa, Pecci, Graziani, D'Amico, Mariani (al 46' Pulici). A disposizione: Copparoni, Cuttone, Francini, Bertoneri.
Grasshopper: Berbig, Lauper, Hermann Her., Wehrli, Egli, In-Albon, Pfister, Hermann Hei., Sulser, Koller, Zanetti (al 70' Hachler). A disposizione: Gurtner, Schallibaum, Bigi, Meyer. All.: Konietzka.
Arbitro: Polotai (Ungheria).
Reti: Aut.Terraneo 28' (G), Graziani 62' (T), Pulici 63' (T).
Spettatori: 32.065 paganti.
Note: 2-1 d.t.s., 3-4 d.c.r.. Sequenza rigori: per il Torino reti di Sclosa, Graziani e D'Amico ed errori di Zaccarelli e Pecci. Per il Grasshopper reti di Egli, Hermann Hei., Sulser e Hachler. Il Torino è eliminato.
Cronaca
[Tratto da La Stampa dell' 11 dicembre 1980]
Un clamoroso infortunio di Terraneo al 27' di gioco, ha condizionato la partita di ritorno fra Torino e Grasshoppers, rendendola per i granata un terribile, difficile match ad handicap, giocato in salita da una squadra choccata dall'errore del proprio portiere. Il gol del Grasshoppers precede logicamente cronaca e commento della gara. Al 26', gli svizzeri che avevano tenuto il campo con molta autorità, bloccando persin facilmente i tentativi di gioco del Torino, si sono portati in avanti con Koller, e sul proseguire dell'azione Masi è intervenuto per parare la minaccia e deviare in angolo. Ha calciato dalla bandiera Pfister, sulla parabola alta, quasi in linea con la porta, Terraneo ha dato l'impressione di controllare facilmente il pallone, ma se lo è fatto sfuggire dalle mani e nel tentativo di "raccattarlo" a terra ha finito per dargli il colpo di grazia e farlo rotolare in rete. L'autogol del portiere praticamente non esiste nella casistica del calcio, bisognerebbe dare il gol a Pfister, ma in effetti l'intervento di Terraneo è stato purtroppo determinante. Così il Torino, che già aveva avuto grosse difficoltà nel trovare il bandolo delia partita, si è trovato nella disperata condizione di avere come traguardo un 3-1 per arrivare alla qualificazione. Fin dalle prime battute, di fronte a quasi 35 mila spettatori, il Grasshoppers ha accettato battaglia rispondendo colpo su colpo, arretrando soltanto di fronte agli assalti furenti dei granata, schierati da Rabitti in una formazione inedita, viste le assenze di Van de Korput e Salvadori squalificati. La prima azione granata si sviluppa al 5'; una manovra Mariani - Graziani - D'Amico, la cui botta a parabola scendeva verso la porta elvetica ma oltre la traversa. All'11' si presentava Heinz Herman: quaranta metri da solo palla al piede vanamente inseguito da Patrizio Sala, e botta bassa parata da Terraneo. Sulla risposta torinese riusciva uno scambio Graziani-Mariani, il quale veniva spinto sul colpo di testa. La palla andava lunga sulla sinistra, la raggiungeva Sclosa, fermato duramente sul fondo. La punizione veniva respinta. Al 15' buon lavoro di Graziani su palla alzata da Pecci, sul suo tiro, dopo una giravolta, In-Albon respingeva la sfera col braccio ma Palotai era per l'involontarietà malgrado le proteste dei granata. Andavano vicini al gol i granata al 22' quando riusciva sulla sinistra un ottimo scambio Masi-Sclosa-Masi sul cui cross Graziani e Mariani, nel tentativo di deviare di testa, finivano però per ostacolarsi a vicenda. Al 27', dopo il corner di Masi, la papera di Terraneo che dava una svolta alla partita. Il Torino iniziava il secondo tempo con Pulici al posto di Mariani, una mossa disperata di Rabitti che ricostituiva la coppia d'attacco che tanti successi ha dato ai granata. Il Torino partiva all'attacco, ma restava sempre molto pericoloso il contropiede del Grasshoppers: Si riportavano in avanti i granata, la partita diventava un assedio pieno di rischi. Calciava alto Graziani al 59', al quarto d'ora D'Amico inventava una stupenda pallagol per Zaccarelli il quale falliva il controllo favorendo l'uscita di Berbig, quindi al 62' ancora D'Amico entrava in area in dribbling, calciava con forza da sinistra a destra, Berbig non tratteneva la palla sulla quale si avventava Graziani per batterla a rete. Il pubblico ritrovava coraggio, la squadra anche, un minuto dopo Graziani apriva per Zaccarelli sul cui cross dal fondo Pulici compiva un vero capolavoro calciando con violenza al volo di destro: la palla, un bolide, si infilava a fil di montante alla destra di Berbig, riaprendo la partita. Sullo slancio, il Torino insisteva, Berbig deviava prima una botta di Patrizio Sala, quindi una staffilata di Graziani su servizio di D'Amico, poi ancora su cross di Patrizio Sala Herbert Hermann sfiorava l'autogol mandando la palla sul fondo a filo di montante. La partita diventava emozionante, alterna; il Torino gettava nella mischia tutte le energie, il Grasshoppers rispondeva con la sua intatta potenza atletica e attaccava a sua volta con efficacia respingendo i granata nella loro metà campo e portando il match ai tempi supplementari. Il Torino, rinnovato almeno nei numeri di maglia se non nei giocatori, ad alcuni dei quali però sono toccati compiti tattici per lo meno inediti, ha cercato di comandare il gioco, ma a lungo i suoi tentativi sono stati vani. In difesa, i granata hanno affrontato Sulser con Danova, Zanetti con Volpati, mentre Patrizio Sala stava nella zona del temibile Heinz Hermann, l'uomo che era stato già per i granata uno spauracchio nel match di andata. Zona a centrocampo, con molte difficoltà per la serata infelice di Pecci il quale ha sbagliato molti appoggi elementari, e con Zaccarelli in difficoltà a prendere il sopravvento su avversari più forti fisicamente. Da parte svizzera, In-Albon libero. Egli addosso a Graziani e Herbert Hermann su Mariani, il quale si è battuto con molto impegno su tutto il fronte dell'attacco, trovando ben scarsa collaborazione. L'inizio dei granata è stato cauto, l'intento evidente era quello di non subire il gol per cercare l'1-0 che sarebbe stato sufficiente per la qualificazione, ma subito il Grasshoppers ha approfittato della scarsa spinta offensiva dei granata per spostare con frequenza il gioco nella metà campo avversaria, lanciando spesso le punte, le quali riuscivano in velocità ad avere ragione dei diretti avversari. Aveva un buon avvio D'Amico in veste di suggeritore, ma la difesa elvetica faceva muro davanti a Berbig. Il primo pericolo del resto era proprio portato dal Grasshoppers già al 2', con un cross da sinistra di Zanetti sul quale Sulser era in ritardo, e la difesa granata poteva respirare. I primi quindici minuti non mutavano il risultato, il Torino li giocava in attacco con caparbietà, sempre sospinto da D'Amico veramente in serata di vena. Una deviazione di testa di Graziani sfiorava il gol, una gran botta di Wehrli terminava a lato. Terraneo respingeva una staffilata di Pfister nei due unici contrattacchi del Grasshoppers. Neanche nel secondo tempo supplementare la situazione mutava. Si andava ai calci di rigore che risultavano favorevoli agli svizzeri.