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San Paolo |
14/12/1980 |
h.14.30 |
NAPOLI - TORINO 1-3 (1-2) Napoli: Castellini, Bruscolotti, Marino, Marangon, Krol, Ferrario, Damiani, Vinazzani, Musella (al 63' Speggiorin), Nicolini (al 49' Guidetti), Pellegrini. A disposizione: Fiore, Capone, Cascione. All.: Marchesi. Torino: Terraneo, Cuttone, Salvadori, Sala P., Van De Korput, Masi, Sclosa, Pecci, D'Amico, Volpati, Pulici. A disposizione: Copparoni, Francini, Bertoneri, Mariani. All.: Rabitti. Arbitro: Benedetti di Roma. Reti: Pulici 14', 84' (T), Volpati 15' (T), Musella 38' (N). Spettatori: 48.886 di cui 30.624 paganti e 18.262 abbonati per un incasso di 158.718.000 lire più 88.508.200 lire di quota abbonati. Note: Giornata non fredda, cielo coperto. Ammoniti Cuttone e Marangon per gioco falloso. Cronaca [Tratto da La Stampa del 15 dicembre 1980] Splendida e perentoria risposta del Torino a coloro che lo ritenevano in crisi dopo lo sfortunata - e anche colpevole - eliminazione dalla Coppa Uefa. I granata, privi degli infortunati Graziani. Zaccarelli e Danova. Hanno espugnalo il San Paolo, che riapriva i battenti dopo pit'i di un mese anche a causa del terremoto, sconfìggendo il Napoli per 3-1. L'immissione di forze fresche, come Cuttone, Salvadori e Van de Korput, ha consentito alla squadra di Rabitti di assorbire in parte la fatica delle due ore di gioco infruttuose disputate con il Grasshoppers. Ma alla realizzazione dell'impresa hanno concorso la magnifica prestazione del risorto Pulici. Autore del primo e del terzo gol, lo slancio di Volpati che è andato addirittura a bersaglio ed è stato schierato a centrocampo, le invenzioni di Pecci e soprattutto di D'Amico, il quale, pur accusando qualche pausa dopo la grande partita di mercoledì scorso, ha offerto spunti da autentico fuoriclasse, la spinta di Patrizio Sala, la decisione di Masi e Salvadori. Le parate del rinfrancato Terraneo. Un successo sofferto e, tutto sommato, meritato. Alla fine, dalle gradinate della curva B, i tifosi hanno sfogato la loro delusione lanciando, sulla pista e nei pressi della porta di Terraneo, lattine, oggetti vari e una pietra che ha colpito a un piede il guardalinee Antonio Sauro, procurandogli una lieve contusione, al grido di ''Ladri, ladri'', diretto ai granata. Il Torino, però, non ha affatto rubato. Anzi è stato il Napoli, con un galeotto colpo di mano di Musella a compiere un furto con destrezza, in occasione del 2-1 che ha ricaricato il Napoli, rimettendo in discussione il risultato e rendendo mollo più faticosa e problematica la difesa del successo da parte dei torinesi che avevano cominciato con un'incredibile disinvoltura, dominando un avversario un po' arrugginito e deconcentrato (come paventava Marchesi alla vigilia) dalla lunga sosta. I 50 mila spettatori erano rimasti sorpresi dalle trame brillanti del Torino che già al 4' andava vicinissimo al gol: servito da Sala sul limite dell'area, Pulici di destro sparava a fil di montante, di qualche centimetro a lato. Un altro destro di D'Amico, dopo uno scambio con Pulici, era bloccato da Castellini (9'). Il Napoli stava a guardare e subiva. Krol non riusciva a puntellare la difesa che traballava e capitolava ben due volte nello spazio di un minuto. La prima al 14': Sala batteva il terzo corner per il Torino, il pallone, rinviato dalla difesa, perveniva a Pecci che dal limite tirava: Ferrario deviava sul palo e Pulici. Sulla respinta, era lesto ad insaccare di destro da pochi passi. II Napoli si faceva sotto caricando a testa bassa e veniva trafitto in contropiede al 15'. Pecci lanciava Volpati che si liberava di Krol, puntava dritto su Castellini e, dall'altezza del dischetto, di piatto destro, a pelo d'erba, lo infilava nell'angolo. Un gol da manuale per freddezza e precisione. La gente appariva frastornata e il Torino approfittava dello sbandamento dei partenopei per avvicinarsi al terzo gol con Pecci che, però, perdeva il passo al momento di concludere e consentiva a Bruscolotti di recuperare. Perso per perso, il Napoli attaccava in forze. Cuttone veniva ammonito per un fallo e Terraneo effettuava la prima parata su colpo di testa di Pellegrini (19'). C'era qualche sbavatura nella retroguardia granata, in particolare da Van de Korput. Messa sotto pressione. Ancora Pellegrini (23') aveva un buon pallone ma. Al momento di colpirlo, era scoordinato e sballava la mira. L'occasione migliore capitava a Damiani (26'): su cross di Nicolini e tocco al volo di Musella, l'ala di testa mancava la porta e Sala, che si trovava sulla traiettoria, metteva in angolo. Altra opportunità non sfruttata da Pellegrini e al 37' il Napoli dimezzava il distacco, complice una svista dell'arbitro Benedetti. Fallo di Volpati su Vinazzani sul vertice destro dell'area granata e punizione di Marangon: il pallone superava tutta la difesa, Marino di testa schiacciava sotto porta dove Musella, sfiorando la palla con la mano destra, deviava in rete. Tutti i torinesi, compreso Terraneo, protestavano ma Benedetti era irremovibile. Anche il guardalinee non aveva notato l'irregolarità e inutili erano le vivaci rimostranze di D'Amico che lo invitava a.. Mettersi gli occhiali. Il gol riaccendeva le speranze dei napoletani, infiammava il pubblico e saliva il tono agonistico della gara che diventava tiratissima. Spettacolare e ricca di emozioni. Il tempo si chiudeva con un ammonizione per Marangon. La ripresa era caratterizzata dagli assalti continui del Napoli e dai pericolosissimi contropiede del Torino. L'ottimo Damiani indirizzava di testa a lato un centro di Marino (47') e un minuto dopo Terraneo bloccava un'incornata-gol di Pellegrini. Al 49' Guidetti subentrava al provato Nicolini. L'area granata ribolliva di mischie. Gli azzurri reclamavano anche un penalty, per ''mani'' di Volpati, ma Benedetti optava per l'involontarietà. Sembrava che il Torino dovesse pagare lo sforzo di Coppa Uefa, ma con le unghie e con i denti e con qualche spavento, il pacchetto difensivo resisteva. Krol continuava a spedire traversoni regolarmente intercettati o deviati in corner e al 60', Ferrario svirgolava il pallone a metà campo dando via libera a Pulici: l'attaccante, tentava il pallonetto, ma Bruscololti deviava in corner. Poteva esser il ''matchball'', invece tutto era rinviato con altri brividi per Terraneo. Il Napoli faceva tremare il Torino al 62': su cross di Musella, Damiani con una giravolta al volo colpiva in pieno il palo. Poco dopo altra sostituzione nel Napoli: Musella. Che si era battuto bene, cedeva il posto a Speggiorin, la terza punta Sullo slancio dell'inesauribile Marangon il Napoli metteva alle corde il Torino che però, di rimessa creava grattacapi a Castellini, prima con Pulici (il portiere doveva uscire abbondantemente fuori area), poi con D'Amico (Krol rimediava dopo aver subito due finte). Al 79' altro palo del Napoli colpito dal sinistro di Speggiorin a due metri dalla porla. Terraneo, con una doppia, miracolosa parata (80'). Evitava il pareggio su Pellegrini e Speggiorin. Era l'ultima fiammata del Napoli All'83 Pccci mandava in gol Sclosa che con Castellini ormai superato, spediva sul montante. Poteva essere un errore decisivo, ma all'84' arrivava il punto della tranquillità. D'Amico conquistava la palla a trequarfi di campo, fintava il passaggio sulla destra per Sala e pennellava un assist perfetto per il sinistro di Pulici che faceva secco Castellini ridimensionando il Napoli e firmando un successo che rilancia in grande stile il Torino nella corsa per il primato. |
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