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San Siro |
21/12/1980 |
h.14.30 |
INTER - TORINO 1-1 (1-1) Inter: Bordon, Baresi, Oriali, Marini, Canuti, Bini, Caso (al 69' Pasinato), Prohaska, Altobelli, Beccalossi, Ambu. A disposizione: Cipollini, Mozzini, Pancheri, Fermanelli. All.: Bersellini. Torino: Terraneo,. Salvadori, Volpati, Sala P., Vam De Korput, Masi, D'Amico, Pecci, Graziani, Zaccarelli, Pulici. A disposizione: Copparoni, Cuttone, Sclosa, Francini, Mariani. All.: Rabitti. Arbitro: Mattei di Macerata. Reti: Graziani 21' (T), Ambu 41' (I). Spettatori: 41.445 di cui 26.158 paganti per un incasso di 161.831.000 lire e 15.287 abbonati per una quota di circa 81 milioni. Note: Ammoniti P.Sala, D'Amico, Volpati, Canuti, Baresi e Pasinato. Giornata piuttosto fredda, terreno duro. Spalti non eccessivamente gremiti nonostante il richiamo di questa classica. Pochi anche i supporters granata presenti al Meazza. Cronaca [Tratto da La Stampa del 22 dicembre 1980] Vittoria a Napoli, pareggio sul campo dell'Inter: il Torino ha chiuso con un ricco bottino una doppia trasferta che poteva segnare una svolta negativa, e dalla quale invece la squadra di Rabitti esce ritrovata nello spirito e nel gioco, nei singoli e nell'adattabilità alle situazioni. La miglior Inter vista quest'anno al ''Meazza'' è stata contrata dai granata con il gioco, ne è uscita una partita spettacolo ricca di cambi di situazione, di capovolgimenti di fronte. A tratti più pressante, più soffocante, la manovra d'attacco dei nerazzurri, sempre pronta, ariosa, la risposta del Torino, andato in vantaggio al 20' con una azione da manuale del calcio conclusa da Graziani. Ha replicato al 41' Ambu, toccando in rete una palla lavorata stupendamente da Beccalossi, costante pericolo per l'avversario. Il botta e risposta dei gol e del gioco è stato sostenuto dalle due squadre con grande vigore agonistico. Inevitabili gli scontri duri che l'arbitro D'Elia non sempre ha valutato con esattezza, soprattutto a causa di una discutibile applicazione (ora si, poi no) della regola del vantaggio. L'arbitro è stato comunque fermo nel non cadere, in due occasioni, nella trappola tesagli dagli attaccanti nerazzurri, i quali tentavano di arrivare al rigore con ruzzoloni astuti, ma anche plateali. Il Torino ha sofferto solo in avvio di ripresa di fronte al forcing rabbioso dei nerazzurri, ma Rabitti aveva affidato il pericolo pubblico Beccalossi a Salva-dori, cambiando la marcatura nell'intervallo, e la spinta dell'Inter veniva meglio soffocata. Non che Patrizio Sala, fra i migliori in campo addirittura, avesse demeritato nei primi 45 minuti, ma l'attenzione al folletto avversario lo obbligava a limitarsi troppo nelle ultimissime proiezioni offensive. Battutosi alla pari con l'avversario per tutto il primo tempo, il Torino usciva ancora lucido ed energico dal momento difficile, rischiando in difesa ma andando vicino alla vittoria in alcuni affondo efficaci, puliti, l'ultimo dei quali ha strappato al pubblico un applauso corale. Una manovra - a tredici minuti dalla fine - che merita di anticipare il resto del match. Palla che viaggia dal lucidissimo Pecci a Sala sulla destra, cross lungo, staffilata al volo di Pulici (davvero tornato il cannoniere di un tempo) e grande replica in tuffo di Bordon. Il calcio sa ancora essere spettacolo, qualcosa si sta sbloccando, molte squadre cercano ora finalmente di rompere l'equilibrio in classifica puntando alla vittoria. Cosi è stato per Inter e Torino, anche se il pareggio ha lasciato delusi i tifosi nerazzurri al corrente dell'exploit della Roma, che ha vanificato l'urlo di giubilo alla notizia del vantaggio iniziale dell'Ascoli. Al resto ha pensato il Torino sul campo, tenendo in allarme la difesa di Bersellini sin dall'avvio, anche se le prime azioni d'attacco granata erano sin troppo ragionate, e perdevano di efficacia. La prima palla gol del match finiva all'11' sui piedi di Ambu, che sbagliava il tocco su punizione di Prohaska, cui il Torino concedeva sin troppa libertà in fase di impostazione. Rischio calcolato, però, in quanto Pecci lasciava spazi all'austriaco, ma anche ne trovava per lavorare con' grande efficacia al servizio della squadra, sino ad andare al tiro in più occasioni. Chiuso Altobelli dalla marcatura attenta, potente, di Van de Korput il quale ''cresce'' di gara in gara, puntuale Masi ad interrompere le trame offensive nerazzurre, il Torino partiva di rimessa con efficacia, e se D'Amico era meno spumeggiante che in altre recenti esibizioni, la forza di spinta era portata avanti da Zaccarelli. Patrizio Sala ed anche da Volpati, prontissimo a sganciarsi. Qualche durezza di troppo faceva meritare a Sala la prima ammonizione della partita (seguiranno Altobelli e Van de Korput), ma dopo un colpo di testa di Prohaska bloccato sotto la traversa da Terraneo (l'austriaco era stato sballottato utilmente da Zaccarelli, a rischio di penalty), il Torino passava in vantaggio con un gol perentorio. Scambio Zaccarelli-Pecci a centrocampo, apertura per Pulici il quale raccoglieva la palla di petto, andava sul fondo e faceva partire un cross la cui velocità aiutava Graziani. Il colpo di testa era una fucilata che si infilava quasi all'incrocio dei pali alla destra di Bordon. L'Inter reagiva con forza, al 30' D'Elia perdonava un offside di Beccalossi, il quale prima attendeva il fischio dell'arbitro poi, tutto solo, faceva partire una botta che finiva fuori di poco. Replicava D'Amico, ma gli mancava la lucidità per l'ultimo dribbling al cospetto di Bini, quindi rischiava Terraneo in una uscita imprecisa, con un secondo balzo su Oriali fuori dell'area. D'Elia prima concedeva il ''vantaggio'' ai nerazzurri, quindi visto respinto da Van de Korput il tiro a colpo sicuro di Caso, rilevava il fallo di Terraneo. Una delle tante valutazioni sbagliate, anche se nessuna ha influito sul risultato. Il pareggio nerazzurro arrivava al 41'. Beccalossi partiva, imprendibile, in palleggio sulla sinistra, saltava Patrizio Sala e Masi, scagliava dal fondo un cross basso che Ambu da tre metri deviava in rete, anticipando Terraneo. Sullo slancio. l'Inter cominciava in attacco la ripresa, il Torino aveva un momento di sofferenza, subiva a centrocampo la spinta di Prohaska e successivamente di Pasinato. entrato al posto di Caso. Ma dopo dieci minuti duri, i granata si portavano di nuovo in avanti: un affondo di Graziani (uscita di Bordon), una botta al volo di Pulici (palla che passa davanti alla porta senza trovare piedi amici), un pallonetto del riemergente D'Amico fuori di un soffio, erano episodi ben più consistenti dell'affannarsi dell'Inter. Poi la prodezza Pulici-Bordon, in un finale fra squadre provate, con difese più aperte ed ultimi rischi reciproci. Zaccarelli con un miracoloso recupero in acrobazia fra Ambu ed Altobelli (cross di Oriali) e Terraneo con una deviazione (benché fosse coperto dall'arbitro..) su tocco di testa di Altobelli mantenevano al Torino il pareggio che vale. |
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