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Comunale |
18/01/1981 |
h.14.30 |
TORINO - ASCOLI 3-0 (1-0) Torino: Terraneo, Van De Korput, Cuttone, Volpati, Danova, Masi, D'Amico (all'88' Bertoneri), Pecci (all'89' Francini), Graziani, Zaccarelli, Pulici P. A disposizione: Copparoni, Sclosa, Mariani. All.: Rabitti. Ascoli: Pulici F., Anzivino, Baldini, Perico, Gasparini, Scorsa, Torrisi (al 61' Paolucci), Moro, Pircher, Scaziani, Bellotto. A disposizione: Muraro, Stallone, Bellomo, Trevisanello. All.: Mazzone. Arbitro: Ciulli di Roma. Reti: Graziani 13', Pulici 80', Volpati 88'. Spettatori: 16.053 di cui 8.796 abbonati e 7.257 paganti per un incasso di 28.873.000 lire più 65.313.333 lire di quota abbonamenti. Note: Ammoniti Sclosa, Moro e Volpati, espulsi Van de Korput e Scorsa per reciproche scorrettezze. Cronaca [Tratto da La Stampa del 19 gennaio 1981] E' stata una bella vittoria, rotonda nel risultato e a tratti anche ricca di gioco. Il Torino ha battuto l'Ascoli per 3-0, ed era dal 28 settembre scorso (2-0 all'Avellino) che i granata non regalavano al loro pubblico, sul campo amico, la soddisfazione del successo pieno. Questo era l'obiettivo, i due punti per rimanere in corsa per lo scudetto, e l'obiettivo è stato facilmente raggiunto. Il Torino ha fatto suo l'incontro nel primo tempo, segnando con Graziani e mettendo in mostra una eccellente rapidità di manovra, poi ha arrotondato il punteggio nel finale con Pulici e Volpati dopo che l'Ascoli in avvio di ripresa aveva tentato un orgoglioso quanto inutile forcing. Tre gol sono molti e anche giusti. Finora il Torino era andato a segno tre volte soltanto a Napoli quando Pulici (2) e Volpati avevano dato ai granata la prima ed unica vittoria esterna, se si esclude naturalmente il derby. Ieri l'obiettivo erano i due punti, sono arrivati anche i gol a dimostrazione che gioco ed impegno pagano quasi sempre. Ercole Rabitti ha preparato la partita con buona conoscenza della psicologia e ottimo senso della lavagna. Ha portato i ragazzi in ritiro, ha cancellato ogni altra considerazione che non fosse la ricerca del risultato, ha mandato in campo la squadra concentrata al punto giusto, tesa cioè alla vittoria ma non legata a quei timori inconsci che tante volte hanno frenato muscoli e menti. Soltanto all'inizio del secondo tempo il Torino ha avuto qualche attimo di smarrimento, quando l'Ascoli sotto di un gol ha avanzato l'azione, tenendo palla e creando pericoli. Ma è stata questione di minuti. Forse favoriti da una decisione di Mazzone (negativo il suo esordio sulla panchina marchigiana) che toglieva Torrisi, un centrocampista, per mandare in campo la seconda punta Paolucci, i granata hanno ripreso in mano l'incontro raddoppiando con Pulici e colpendo nel finale con Volpati, uno dei migliori. Rabitti ha pensato a lungo e bene nel ritiro di Ivrea. Costretto dalle circostanze a rimescolare la squadra, l'allenatore granata ha lasciato fuori Salvador! per far giocare Cuttone terzino sinistro e Volpati mediano. A centrocampo ha deciso per Pecci, autore di una buona partita, giocatore insostituibile nel meccanismo corale granata. Sclosa soffriva ancora i postumi di una recente colite, Pecci aveva guai al ginocchio ed ha concluso rincontro pesto e dolorante, ma era un sacrificio necessario, al quale del resto il centrocampista si era dichiarato disposto fin dalla vigilia. Contro una squadra schierata con una sola punta, folta a centrocampo e attenta nelle marcature, il Torino ha impostato una gara scaltra dal punto di vista tattico. Danova su Pircher, tutto il resto a zona, tocchi di prima, qualche errore ma anche azioni in verticale, rapide e degne di applauso. Chi si attendeva contestazioni, polemiche nei riguardi di qualcuno (Graziani) è rimasto deluso. Il recente passato è stato dimenticato: il centravanti ha ricevuto la sua giusta dose di incitamenti, è stato applaudito in occasione del gol (molto bello) mentre uno striscione contrario a Zaccarelli è ben presto scomparso dalla curva, una volta che il Torino ha convinto con i gol e con il gioco. In questa squadra svelta e lucida è stato molto bravo l'olandese Van de Korput, numero due sulla schiena, che ha ignorato l'avversario diretto Bellotto, subito portatosi alle spalle del suo centrocampo, per coprire con autorità la fascia destra, specie in funzione offensiva. Van de Korput ha dimostrato ieri di essere giocatore tecnico, abile nel dribbling e nell'appoggio. E' stato espulso al 66' per un pugno in faccia a Boldini (dietro segnalazione del guardalinee) ma la sua prova deve essere ritenuta positiva per molti aspetti, malgrado il brutto episodio dell'espulsione. Qualche volta in difficoltà quando si tratta di marcare l'avversario (ma non si deve dimenticare che in Olanda si gioca a zona), Van de Korput ha indicato sul campo le sue vere caratteristiche, che sono quelle di appoggio ai compagni. Lui e Cuttone, che ha svolto sulla sinistra gli stessi compiti con pari risultati, sono state le armi vincenti del Torino, insieme con Volpati, molto dinamico a centrocampo e pronto a seguire l'azione in profondità. Il Torino è andato in vantaggio al 13' con uno splendido colpo di testa di Graziani, che ha battuto tutti in elevazione su punizione dalla destra di D'Amico mandando nel sette un pallone imprendibile. L'azione era nata da un fallo di Boldini su Van de Korput, spintosi in attacco con efficace eleganza. L'Ascoli, che nei primi dieci minuti aveva tentato la via del gol con un tiro di Boldini sull'esterno della rete e con un colpo di testa di poco a lato di Pircher, ha tentato di reagire con scarsi risultati. Soltanto al 33' Terraneo ha corso un serio pericolo quando Scanziani, su angolo dalla sinistra di Moro, ha colpito di testa e con precisione: Volpati, sulla linea, ha salvato una situazione davvero brutta. Ma il Torino nel frattempo non era stato a guardare e al 17' Graziani aveva scambiato in triangolo con Cuttone per poi calciare di poco a lato un bel diagonale sinistro. La ripresa iniziava con l'Ascoli in attacco ed il Torino stranamente incapace di riprendere il ritmo del primo tempo. Al 56' Moro costringeva Volpati a ribattere in angolo, al 57' era Boldini ad impegnare Terraneo in una difficile parata, al 63' ancora Moro sfiorava il palo con una punizione ad effetto. Il Torino sembrava sul punto di smarrirsi, questo era il pericolo, ma la squadra granata sapeva riprendere il controllo della situazione. L'espulsione di Van de Korput e quella di Scorsa un minuto più tardi (fallo di reazione su Zaccarelli) avevano fra l'altro l'effetto di ''allargare'' la partita, e in questi spazi sempre più ampi si buttavano Graziani e Pulici, D'Amico e Volpati. Dopo un altro pericolo corso al 76' (azione Anzivino-Moro-Pircher conclusa con un tiro deviato dal solito Volpati) il Torino segnava all'80' con Pulici ben smarcato da un tocco di D'Amico: l'attaccante granata lasciava partire un gran destro che si infilava con prepotenza sotto la traversa. Otto minuti più tardi era Volpati a battere Felice Pulici con un preciso diagonale su invito di Graziani. Gli ultimi minuti erano senza storia, per il pubblico ormai pago di gol ma non per due ragazzi di diciassette anni, Dante Bertoneri e Giovanni Francini, classe 1963, che hanno provato la gioia dell'esordio in serie A. Bertoneri ha giocato due minuti, Francini uno solo: poco per giudicarli, sufficiente per dedicare loro qualche riga d'augurio. |
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