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Del Duca
10/05/1981
h.16.00
ASCOLI - TORINO 0-0
Ascoli
: Pulici F., Anzivino, Boldini, Bellotto, Gasparini, Perico, Torrisi, Moro, Pircher, Scanziani, Trevisanello. A disposizione: Muraro, Mancini, Stallone, Gibellieri, Anastasi. All.: Mazzone.
Torino: Terraneo, Zaccarelli, Cuttone, Sala P., Danova, Van De Korput, D'Amico (al 66' Spagnuolo), Bertoneri, Graziani, Pecci, Sclosa. A disposizione: Copparoni, Salvadori, Francini, Mariani. All.: Cazzaniga.
Arbitro: Menegali di Roma.
Reti: -
Spettatori: 13.506 di cui 6.724 paganti per un incasso di 66.686.000 lire più 6.782 abbonati per una quota partita di 35.172.167 lire.
Note: Cielo chiuso, tempo mite, terreno buono. Debutto in serie A per Patrizio Spagnuolo, classe '62, vigevanese.
Cronaca
[Tratto da La Stampa dell'11 maggio 1981]
Quando coincidono gli interessi, possono coincidere anche le tattiche. Ascoli e Torino volevano un punto, ed i due allenatori hanno studiato un identico programma per non perdere. E per non perdere Mazzone e Cazzaniga hanno giudicato utile rinforzare la difesa ed il centrocampo. Cosi, l'Ascoli aveva due liberi, Perico e Moro, molti centrocampisti ed una sola punta, il modesto Pircher, che non deve avere molta dimestichezza con il calcio giocato. Almeno per quanto si è visto ieri. Cazzaniga ha impostato il Torino con eguale concetto: due liberi, Van de Korput e Zaccarelli, una sola punta, il troppo isolato Graziani, un suggeritore a mezzo servizio, D'Amico (in questi tempi l'ex laziale non è in forma e corre meno del solito), e tanti centrocampisti, da Sclosa a Pecci, da Bertoneri a Patrizio Sala. Cuttone guardava Torrisi, Danova ''si divertiva'' con Pircher. Il dispositivo sui due fronti era eloquente, ed i giocatori si sono adattati subito all'obiettivo dello 0-0. In fondo, era utile per tutti, specialmente per il Torino, che con questo pareggio avrebbe raggiunto la salvezza. Non matematica, ma pratica. Ed è quello che contava. Sarebbe inutile ripetere qui considerazioni tecniche. Il pubblico si è sentito offeso. Prima aveva accettato la situazione. Poi, a mano a mano si è convinto che la gara non avrebbe mai raggiunto un solo momento di interesse ed ha incominciato ad insultare tutto e tutti. Nella ripresa i fischi sono stati tanti, le grida molte. ''Serie B! Serie B!'', ''Buffoni! Buffoni!''. I tifosi non facevano distinzione, accomunavano bianconeri e granata nella spontanea contestazione. A fine campionato gare come queste sono frequenti. C'è chi sa nascondere meglio lo scarso impegno. Ieri ad Ascoli nessuno si è divertito. Forse neppure i giocatori, abituati come sono a combattere ogni domenica. Bastava lo 0-0: perché rischiare? Questa è la realtà. In simili condizioni i giudizi tecnici scompaiono. Meglio accettare la situazione e vedere quanto di bello si è visto. Il racconto della gara è di per sé insignificante ed inutile. Qualche appuntamento all'attacco, ma molti incontri a centrocampo, scarsi o quasi nulli i tiri in porta. Il primo calcio d'angolo, tanto per dire, si è registrato al 60'. Non abbiamo mai visto Terraneo impegnato. Pulici ha fatto due uscite tempestive, ma molto facili. Il gioco si è evidenziato subito fiacco e senza slancio. Il Torino (era reduce da quattro sconfitte consecutive) non poteva e non voleva rischiare. La formazione scelta ne era la prova: Sclosa giocava a sinistra, ma a tutto campo, ed aveva a fianco sovente il giovane Bertoneri, un ragazzo molto interessante per il movimento e per i suggerimenti ai compagni. Pecci e Patrizio Sala stazionavano in zona di raccordo, leggermente avanti a Zaccarelli, che si era sistemato nei pressi di Danova. La coppia difensiva era composta da Van de Korput (secondo libero) e da Cuttone. Non c'era Pulici. Neppure in panchina. Perché? Per colpa di una indisposizione gastrica, che ha colpito anche altri giocatori, è stato spiegato. L'Ascoli ha cercato qualche affondo, ma visto che il rischio era grande, ha preferito raccogliere le sue truppe davanti a Pulici, che in realtà è stato disoccupato per tutta la gara. Come del resto Terraneo. E' stata una partita da interpretare, non da raccontare. Comunque è giusto dire che ha avuto più occasioni il Torino: al 19' su avanzata di Sclosa, poco dopo su allungo di Sala per Bertoneri, e al 27' su un attacco a tre SclosaGraziani-Sala. Nonostante la monotonia del gioco, Van de Korput si faceva ammonire per proteste, e poco dopo anche Sala, per fallo, finiva sul taccuino di Menegali. Stesso ritmo e stesso gioco pure nella ripresa. Anzi, l'Ascoli raccoglieva ancora di più i suoi uomini in zona, ed i minuti passavano senza storia e senza emozioni. Usciva D'Amico per Spagnuolo, un altro ragazzo. Per poco, alla fine, Perico non combinava la frittata con uno scriteriato autogol. Pulici poteva rimediare in qualche modo. Finiva 0-0 e tutti contenti. Specialmente i giovani che il Torino ha profuso in gara a piene mani. Cuttone, Bertoneri, Sclosa, e Spagnuolo sono elementi su cui la società granata può contare per l'immediato avvenire. Con ruoli e compiti diversi, ma tutti sono apparsi bravi e tutti validissimi. Sono le speranze del domani.