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Comunale
04/10/1981
h.15.00
TORINO - ROMA 2-2 (0-2)
Torino
: Terraneo, Salvadori (al 75' Bonesso), Danova, Van De Korput, Zaccarelli, Beruatto, Bertoneri, Ferri, Sclosa (al 60' Ermini), Dossena, Pulici. A disposizione: Copparoni, Cuttone, Francini. All.: Giacomini.
Roma: Tancredi, Nela, Marangon, Turone, Falcao, Bonetti, Chierico, Maggiora, Pruzzo, Ancelotti (all'83' Giovannelli), Conti (al 77' Scarnecchia). A disposizione: Superchi, Spinosi, Birigozzi. All.: Liedholm.
Arbitro: Redini di Pisa.
Reti: Pruzzo 29', 45' (R), Dossena 52' (T), Pulici 78' rig. (T).
Spettatori: 25.715 di cui 5.799 abbonati e 19.916 paganti per un incasso di 95.485.500 lire. La campagna abbonamenti non è ancora conclusa, il dato è quindi parziale e non definitivo.
Note: Pomeriggio di sole, terreno in buone condizioni. Prima della gara spettacolo degli sbandieratori organizzato dal Comune di Torino. Espulso Turone all'86' per doppia ammonizione, ammoniti Marangon per comportamento non regolamentare, Beruatto per gioco scorretto e Maggiora per proteste. Calci d'angolo 7-1 per il Torino.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 28 settembre 1981]
Con una ripresa al solito ricca di agonismo e di gioco, il Torino ha ribaltato una situazione quasi disperata ottenendo un pareggio cui nessuno, in campo e fuori, pareva credere dopo che la Roma aveva chiuso il primo tempo in vantaggio di due gol. E' stata una rimonta davvero esaltante, cercata con ostinazione e trovata con merito, di una partita strana e difficile da spiegare, tanto è apparsa spezzata in due per il rendimento alterno delle due squadre. La Roma, decisamente più forte del Torino sul piano del collettivo e della tecnica individuale, è stata brava e scaltra all'inizio. Ha saputo frenare l'aggressività dei granata nella prima mezz'ora, tenendo palla a centrocampo e imbrigliando gli avversari nella sua sapiente regnatela. Poi, una volta passata la tempesta, ha spinto con ordine l'azione ed ha segnato due volte, sempre con Pruzzo, sfruttando con cinica freddezza gli errori granata. La prima rete è venuta al 28'. bella come meccanica, un po' fortunosa come conclusione. Maggiora ha lanciato Ancelotti sulla destra, tocco di prima e smarcante per Chierico che è entrato in area per il tiro in diagonale: Terraneo ha respinto il pallone e Pruzzo di piatto ha segnato il suo primo gol in campionato. Il Torino, che fino a quel momento aveva cercato senza successo di saltare la zona giallorossa, è caduto in pieno, ingenuamente nella rete. Si è sbilanciato, ha attaccato con affanno facendo il gioco di Liedholm. Logico dunque il secondo gol, messo a segno al 45' sempre da Pruzzo, di testa stavolta, su cross da sinistra di Bruno Conti. L'ala della Roma si è presentata sola in area dopo aver superato in dribbling aereo Zaccarelli, colpevole di aver lasciato la posizione per cercare avventure sulla fascia di centrocampo. Questo il primo tempo, un mezzo disastro per il Torino, una specie di passeggiata per la Roma. Il Torino dava l'impressione, nei giudizi parziali, di soffrire più del lecito l'esperienza e la tattica avvolgente degli avversari. I quali, a loro volta, sembravano padroni del campo, tranquilli, al sicuro nel risultato. Negli spogliatoi, prima ancora che sul campo, è dunque avvenuto il miracolo. Giacomini deve aver alzato la voce, spiegando errori e rimedi. Il resto l'hanno fatto gli anziani, Pulici, Danova, Salvadori. Terraneo, incitando i più giovani compagni a lottare e lottare. La Roma, malgrado le dichiarazioni contrarie di Liedholm, deve essersi sentita sicura e ormai padrona della partita. E' ridiscesa in campo con colpevole sufficienza, ha sfiorato un gol con Conti (colpo di testa a lato), al 49'. poi è stata a guardare i granata che fuggivano da tutte le parti, combattevano, crescevano, segnavano. E' stato Dossena, al 52', a riaprire il discorso. Marangon e Maggiora hanno stretto Bertoneri sulla fascia destra, e sulla punizione di Van de Korput Dossena ha sorpreso tutti infilandosi di testa nel varco, anticipando il lungo Bonetti e battendo Tancredi fermo fra i pali. Il tifo si è riacceso e anche la partita si è infiammata. Sono riaffiorati i ricordi amari della finale di Coppa Italia, le antiche rivalità, ed il Torino meglio della Roma ha saputo trovare energie residue. Da questo momento fino alla fine la cronaca parla solo granata. Giacomini al 61' ha mandato negli spogliatoi Sclosa sostituendolo con Ermini, alla sua prima partita in serie A, ed ha avanzato il raggio d'azione di Dossena. Ermini ha onorato l'esordio con una prova ricca di carattere, più delicato è stato il compito di Sclosa, in giornata non troppo positiva anche a causa della posizione in campo: nel primo tempo era davvero difficile, con la Roma ben disposta, giocare nella zona di Nela e Bonetti, che poteva spesso avanzare grazie ai ripiegamenti sempre intelligenti di Falcao. Nella ripresa i giovani granata sono stati ammirevoli. Ottimo Bertoneri sulla fascia destra, deciso ed aggressivo Ferri nella marcatura di Falcao, pericoloso come spalla di Pulici anche Bonesso, entrato al 75' al posto di Salvadori. Contro il Bologna, quindici giorni fa, furono gli anziani gli artefici della vittoria. Ieri abbiamo notato una crescita dei ragazzini, crescita preziosa, anche se gli uomini di maggior esperienza, Danova e Pulici in testa, hanno saputo con le parole e gli esempi indicare la giusta strada ai più giovani colleghi. Segnato il gol. il Torino ha spinto con rinnovato vigore, ottenendo il giusto pareggio all'80' con un rigore trasformato da Pulici per fallo di mano in area di Marangon. Zaccarelli ha centrato da sinistra, sono saltati in area Marangon e Bonesso. Il primo ha soltanto sfiorato il pallone ed il granata, che stava dietro, ha colpito di testa: la palla finiva sulla mano del difensore. L'arbitro Redini, a due passi, non aveva esitazioni e concedeva la massima punizione: per lui, ma non per i romanisti, il fallo di mano era intenzionale. Pulici, freddo e preciso, infilava nell'angolo alla destra di Tancredi. Lo stesso Pulici, proprio allo scadere, raccoglieva un tocco di Dossena e calciava di destro in diagonale sfiorando il palo con un gran tiro radente. Poteva essere la vittoria. Ma sarebbe stato ingiusto: in fondo, guardando la partita dal punto di vista della Roma, si può onestamente affermare che i giallorossi. in vantaggio di due gol, hanno perduto un punto da polli.