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Comunale
25/10/1981
h.15.00
TORINO - JUVENTUS 0-1 (0-0)
Torino
: Terraneo, Salvadori, Danova, Van De Korput, Zaccarelli, Beruatto, Bertoneri (al 74' Ermini), Ferri, Sclosa (al 64' Bonesso), Dossena, Pulici. A disposizione: Copparoni, Cuttone, Francini. All.: Giacomini.
Juventus: Zoff, Gentile, Tavola, Furino, Brio, Scirea, Marocchino (al 56' Fanna), Bonini, Bettega, Brady, Virdis. A disposizione: Bodini, Osti, Prandelli, Koetting. All.: Trapattoni.
Arbitro: Menegali di Roma.
Reti: Gentile 62'.
Spettatori: 42.499 di cui 5.859 abbonati e 36.640 paganti per un incasso di 229.666.000 lire. La campagna abbonamenti non è ancora conclusa, il dato è quindi parziale e non definitivo.
Note: Ammoniti Beruatto e Fanna. Calci d'angolo 6-3 per la Juventus.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 26 Ottobre 1981]
Uno stupendo colpo di testa in corsa di Gentile, al 21' del secondo tempo, ha deciso un derby da zero a zero che ha visto Terraneo e Zoff pochissimo impegnati. Meno ancora il granata che non avendo potuto opporsi alla conclusione del difensore bianconero ha praticamente toccato il primo pallone a due minuti dalla fine, ribattendo con prontezza un rigore calciato da Brady con scarsa forza e provocato da un momento di ''pazzia'' di Van de Korput, andato a intercettare con le mani un lungo cross di Fanna per anticipare Bettega. La partita è stata quasi tutta qui, in queste due fasi che hanno deciso il risultato e potevano ampliarlo dando al punteggio una dimensione che sarebbe stata troppo severa per il giovane Torino. Partiti con baldanza, i granata hanno illuso i tifosi con alcune conclusioni di poco fuori misura, ma dalla panchina bianconera le urla di Trapattoni - ascoltate solo dopo una ventina, di minuti di gara - hanno provocato contromosse efficaci. Dossena, che aveva iniziato con alcune ''giocate'' magistrali, passava dalla guardia di Furino a quella di Bonini appoggiato da opportuni raddoppi di marcatura sull'avversario più temibile. Per il granata le difficoltà aumentavano assieme alla fatica, e Bonini finiva per risultare grazie alla sua apparentemente inesauribile riserva di energie il migliore della Juventus e della partita. Molto lavoro e qualche errore da parte del giovane centrocampista bianconero, ma il suo dinamismo gli consentiva di distinguersi nettamente in un panorama piuttosto grigio. L'otto in pagella è volutamente forzato per sottolineare l'importanza del vigore, dello spirito di iniziativa, di un giocatore che aveva nelle gambe come altri compagni ben più spenti i novanta minuti di Bruxelles. Con Bettega al rientro, Brady forse poco convinto della guarigione, Tardelli e Cabrini in cantiere, la Juventus aveva per altro delle obbiettive difficoltà, ma sul campo Bonini ha fatto benissimo la sua parte, e Tavola schieralo come terzino (dopo le belle prove nel ruolo la scorsa stagione nel Cagliari) ha patito solo in avvio la vivacità di Bertonerl, al quale si è via via opposto con sempre maggiore autorità. Sull'altro fronte, bloccato Virdis da Danova (anche se lo stopper granata non era in giornata di particolare vena), respinto Bettega da un Van de Korput lineare ma attento. Frenato Marocchino da Beruatto (duello fra giocatori opachi) la Juventus ha incontrato difficoltà a farsi largo in attacco, Il Torino dopo la buona partenza ha retto sino al gol. Solo nel finale, con i granata sbilanciati in avanti, la capolista ha trovato spazi, grazie anche alla freschezza di Fanna subentrato a Marocchio. Nell'ora di sostanziale equilibrio, il Torino ha impiegato a centrocampo la maggior parte delle sue energie, riuscendo ad appoggiare raramente Pulici ma cercandolo piuttosto con lanci lunghi, in verticale, difficili da controllare. La scelta di una sola punta dichiarava in anticipo le intenzioni di Giacomini. Frenato Bertoneri scarseggiavano i cross dalla destra, e sulla sinistra Sclosa riusciva a far da filtro (fino al gol) su Gentile, ma non a rovesciare la situazione se non episodicamente. I granata chiudevano bene i varchi, Salvadori a lungo ''soffocava'' Brady. Ferri lavorava con bella disinvoltura, ma tutto il gioco si limitava alla zona di centrocampo, dopo la partenza sprint. Le ''ostilità'' erano aperte da un vigoroso tackle di Bonini sull'amico Sclosa, il primo affondo al sesto minuto era di Bertoneri il quale, dopo uno scambio in velocità con Dossena, girava al volo appena oltre la traversa della porta di Zoff. Ancora una combinazione Dossena - Bertoneri con lancio non trattenuto da Pulici dava occasione a Sclosa per un tiro basso respinto da Furino. Al quarto d'ora una stupenda bordata al volo di Dossena incocciava la testa di Bonini: partiva cosi, in modo abbastanza casuale, il primo affondo bianconero e Bettega veniva fermato solo con un placcaggio da rugby. Finivano fuori di poco due belle deviazioni di Pulici, al 20' veniva ammonito per proteste Beruatto al 25', poi Terraneo tanto per muoversi andava a parare una deviazione di testa di Bonini, per quanto fuori bersaglio. La Juventus si faceva più concreta all'inizio della ripresa, il Torino soffriva ma replicava in contropiede. Trapattoni vivacizzava l'attacco con Fanna al posto di Marocchino, ed al 21' Gentile decideva la partita avventandosi ed infilando in rete di testa un centro di Brady dalla sinistra. Giacomini sostituiva l'affaticato Sclosa con Bonesso, avanzava Dossena ed al 24' entrava in area in dribbling. Dopo aver saltato Bonini veniva affiancato da Furino, scivolava a terra ed accentuava la caduta con un tuffo. Menegali optava per la simulazione, e successivamente vedeva più uno sfondamento di Fanna che Un fallo di Danova quando l'attaccante rovinava in area granata. Decisioni giuste. Meno giuste altro valutazioni dei falli che penalizzavano i granata sul nascere, di alcune azioni. Entrava Ermini al posto di Bertoneri, sua era una bordata (39') che Zoff ribatteva di pugno. Dopo una ammonizione a Fanna, che prendeva tempo su una rimessa laterale, al 43' l'istintivo gesto di Van de Korput che allungava alzando le mani la traiettoria di un cross dello stesso Fanna. Rigore. Brady toccava dal dischetto alla destra di Terraneo che in tuffo deviava il tiro. Menegali chiudeva con soli dieci secondi di recupero, con molta fretta, il derby torinese più povero di emozioni degli ultimi anni.