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Sant'Elia |
29/11/1981 |
h.14.30 |
CAGLIARI - TORINO 1-0 (0-0) Cagliari: Corti, Lamagni, Longobucco, Restelli, Logozzo, Loi, Goretti (al 46' Osellame), Quagliozzi, Selvaggi, Marchetti, Piras. A disposizione: Goletti, Azzali, Mura, Ravot. All.: Carosi. Torino: Terraneo, Danova, Francini, Van De Korput, Zaccarelli, Beruatto, Bertoneri (all'82' Bonesso), Ferri, Mariani, Dossena, Pulici. A disposizione: Copparoni, Sclosa, Salvadori R., Cuttone. All.: Giacomini. Arbitro: Lo Bello di Siracusa. Reti: Osellame 79'. Spettatori: 14.898 di cui 7.750 abbonati e 7.148 paganti per un incasso di 33.154.000 lire. Cronaca [Tratto da La Stampa del 30 novembre 1981] Nella sconfitta del Torino è entrata anche la sfortuna. Non vogliamo trovare a tutti i costi un'attenuante a questo 0-1 di Cagliari, ma per amore di verità dobbiamo dire che difficilmente avevamo visto perdere in questo modo. Non che i granata abbiano dominato. Però hanno giocato alla pari con il Cagliari, rispondendo a una certa supremazia territoriale dei padroni di casa con una tattica intelligente, con un contropiede fluido e deciso, con una difesa che non concedeva spazio. Era un Torino in giornata discreta, con qualche lieve difficoltà soltanto al centrocampo, per la scarsa condizione di Dossena, per il troppo lavoro cui era costretto Ferri, per la fragilità di Bertoneri, e per, il lavoro di tamponamento a cui era costretto l'olandese Van De Korput, mediano di ruolo, ma controllore attento di Piras, che è un uomo che non concede respiro. In difesa i granata non accusavano colpi a vuoto. Attaccava il Cagliari con Piras, con Goretti, e specialmente con Selvaggi, ma nella zona davanti a Terraneo non si notavano incertezze, non si vedevano tentennamenti, ma soltanto sicurezza e decisione. Danova aveva il suo gran da fare contro Selvaggi, che spinto dalla polemica per la possibile esclusione dalla Nazionale sabato a Napoli contro il Lussemburgo, giocava con un dinamismo impressionante e con una iniziativa eccezionale. Danova faceva quanto era in lui, ma proprio da Selvaggi nascevano le intuizioni più felici per l'attacco dei sardi. In giornata discreta Francini, ottimo Zaccarelli, in difficoltà Beruatto, che forse lasciava troppa iniziativa a Quagliozzi. Ma allora questo bel Torino come ha fatto a perdere a Cagliari? Oltre alla sorte avversa, ci sta anche la gagliarda prova dei cagliaritani, i quali da soli però non sarebbero passati se non si fosse messa di mezzo la casualità nel gol mancato da Pulici che ha colpito il palo e nel gol realizzato da Osellame. Il Cagliari ha giocato per vincere, e qui sta il suo merito, L'inizio era per il Cagliari, che cercava subito di affondare senza trovare estro e determinazione necessari. Il Torino si limitava a controllare. Selvaggi faceva impazzire Danova, Marchetti continuava a macinare gioco. Non era una partita entusiasmante. Era una prova notevolmente disturbata da un vento di maestrale che ingannava i giocatori con deviazioni improvvise. Sarebbe stato difficile per chiunque esprimere manovre eleganti. Agli attacchi dei padroni di casa rispondevano in campo granata Zaccarelli e Van De Korput sempre ottimamente piazzati. Dopo alcune occasioni stranamente fallite dal Cagliari, toccava al Torino crearea una vera palla-gol. Era Beruatto (fino allora in ombra) a gettare da sinistra per Mariani, che tardava a calciare da una facile posizione: Corti poteva intervenire. Era il 38'. Le emozioni maggiori si registravano nella ripresa. Il Cagliari aveva sostituito l'evanescente Goletti con Osellame, e il gioco dell'ultimo entrato è assai più pratico. Occasione per il Torino al 49' su punizione di Francini, ma Mariani non sapeva approfittare di una ingenuità di Corti. C'era un tiro al volo di Longobucco per tutta risposta, con palla che finiva di poco alta. E al 51' la partita prendeva la sua svolta decisiva. Ferri da destra crossava alto; era un groviglio di uomini in area cagliaritana. Corti usciva, e forse ingannato dal vento non prendeva la palla, che Pulici, pur ostacolato stretto da Logozzo, indirizzava nella rete senza portiere. Pareva gol. La palla stranamente batteva sulla base del montante sinistro della porta, e tornava in campo. Lo scampato pericolo scuoteva il Cagliari, e qui forse il Torino commetteva l'errore di arretrare ancora di più i suoi centrocampisti. Era come dare agli avversari la possibilità, di.. attaccare in più punti. E infatti i sardi non si facevano pregare. E si arrivava al 79': in un raro tentativo di sganciamento avanzavano i difensori granata permettendo cosi il contropiede degli avversari. Rapidi e fortunati, i bianchi di Carosi portavano la loro offensiva veloce: Osellame dava al centro, dove Piras passava a Quagliozzi. Rapido il ritorno del pallone a Osellame, che depositava in rete sorprendendo fuori posizione Terraneo. Le proteste contro l'arbitro Lo Bello sono state vivaci al termine della partita. In effetti c'era stato un dubbio intervento di Lamagni ai danni di Mariani alla fine del primo tempo non rilevato da Lo Bello. Certo l'ambiente non ha favorito i granata. Inoltre il fischio di chiusura è venuto proprio allo scadere del 90' mentre i torinesi si apprestavano a battere un calcio d'angolo. |
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