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Comunale
13/12/1981
h.14.30
TORINO - AVELLINO 1-1 (1-0)
Torino
: Terraneo, Danova, Francini, Van De Korput, Zaccarelli, Beruatto, Bertoneri, Ferri, Mariani (all'82' Bonesso), Dossena, Pulici. A disposizione: Copparoni, Sclosa, Salvadori R., Cuttone. All.: Giacomini.
Avellino: Tacconi, Rossi, Ferrari, Tagliaferri, Favero, Di Somma, Piga (all'85' Giovannelli), Piangerelli, Juary, Vignola, Chimenti. A disposizione: Di Leo, Pezzella, Ferrante, Facchini. All.: Vinicio.
Arbitro: Prati di Parma.
Reti: Aut.Di Somma 42' (T), Ferrari 87' (A).
Spettatori: 19.071 di cui 5.891 abbonati e 13.180 paganti per un incasso di 57.543.667 lire.
Note: Ammoniti Vignola, Danova, Ferrari, Tacconi, Favero e Mariani.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 14 dicembre 1981]
A meno di tre minuti dalla fine, il terzino Ferrari ha pescato il ''jolly'' (gran destro all'incrocio dei pali), che ha regalato all'Avellino un punto pesante, e ha negato al Torino una vittoria sudatissima (autorete di Di Somma al 42'), che non arriva dal lontano 20 settembre scorso. Il pareggio premia la costanza degli irpini ma il Torino, che sembrava convalescente dalla ''sindrome da inesperienza'' ha avuto un'altra ricaduta. I sintomi di miglioramento che si erano registrati martedì scorso a Firenze in Coppa Italia sono stati in parte cancellati alla riprova del campionato. C'è subito da premettere che l'Avellino rappresenta un brutto cliente per chiunque e, ieri, applicando un feroce marcamento uomo-zona sia in difesa che a centrocampo, ha tolto al Torino la possibilità di ragionare, obbligandolo a giocare in frenesia ed a sbagliare, specie nel primo tempo, una quantità incredibile di passaggi. Perfino Dossena non riusciva a raccapezzarsi e andava fuori misura. Altri suoi compagni, meno dotati nel palleggio, avevano difficoltà maggiori. Pur pressando di più. Il Torino aveva creato un solo pericolo per Tacconi in apertura di gara (2'), in contropiede. Dossena lanciava alla perfezione Mariani sul quale si catapultava Tacconi, uscito sin sul limite dell'area, che liberava di piede, colpendo col ginocchio lo stomaco del centravanti. Mariani restava a terra dolorante, attorniale da medico e massaggiatore, e già c'era chi rivedeva l'incidente tra Martina e Antognoni. Fortunatamente Mariani, dopo le cure, tornava in campo. Presidiata dal gladiatore Di Somma, la retroguardia dell'Avellino non faceva altre concessioni (tranne un'occasione non sfruttata a dovere da Bertoneri che tirava anziché servire Pulici o Beruatto al 17'). In avanti l'unico che si batteva con lucida determinazione era Pulici, nonostante l'attenta guardia di Favero, ma non riceveva servizi decenti. Sulla destra Bertoneri pasticciava e Van de Korput. Impegnato su Chimenti (vecchia volpe contro il quale e proibito distrarsi), si sganciava con troppa lentezza. Sulla sinistra Beruatto tentava di farsi largo ma ora Piangerelli ora Rossi frenavano le sue iniziative. In mezzo era il caos, con azioni a ritmo forsennato e continuamente interrotte. Ferri andava fuori giri con Vignola dal cui sinistro partiva qualche suggerimento per Chimenti o per Juary, fermato con le buone o con le cattive da Danova (lo stopper era il primo ammonito, seguito da: Vignola. Ferrari, Mariani, Favero e Tacconi) e i contropiede dell'Avellino abortivano su Zaccarelli che spazzava senza troppi complimenti, o su Francini, che teneva bene Piga. Dopo una punizione di Dossena deviata da Tacconi contro la faccia superiore della traversa (39'). Il Torino si portava in vantaggio. Il corner di Van de Korput spioveva sotto porta per Zaccarelli che di testa schiacciava su Tacconi: la sua respinta carambolava contro lo stinco di Di Somma e rotolava in rete. Il Torino tornava a segnare dopèo 312' di astinenza in campionato.L'autogol suscitava un po' d'entusiasmo tra il pubblico (meno di 20 mila spettatori) che era parecchio deluso per la povertà del gioco. Lo spettacolo (si fa per dire) migliorava un po' nella ripresa. L'Avellino, costretto ad attaccare, offriva spazi più ampi alla manovra del Torino. Cresceva Dossena che al 53' metteva in movimento Bertoneri che serviva Beruatto: il suo cross era spedito a lato da Mariani. Il Torino reclamava poi per un fallo di Favero in area su Pulici: l'arbitro concedeva la regola del vantaggio e l'azione sfumava. Per una ventina di minuti il Torino sembrava legittimare il successo con una superiorità territoriale che produceva un'altra occasione per Ferri (traversone di Beruatto) il quale passava anziché tirare e graziava Tacconi. Di colpo, un po' per l'affanno e un po' per le scorie dell'impegno infrasettimanale, il Torino si ritirava nella propria metà campo. Errore. Al 66' Di Somma, che si trasformava in attaccante, superava con un paio di finte due avversari e si presentava solo davanti a Terraneo che di piede evitava un gol fatto: il pallone si allargava per Chimenti che tirava e trovava sulla traiettoria Van de Korput. Dieci minuti dopo, su ''assist'' di Juary (l'unica cosa bella del brasiliano), ancora Chimenti indirizzava fuori di un soffio. Solo di rimessa i granata cercavano il raddoppio: su lancio di Francini. Mariani filava in porta ma Tacconi (recidivo) lo agganciava con il braccio appena fuori àrea. Dolorante per la forte contusione. Mariani usciva in barella (niente di grave) e cedeva il posto a Bonesso. Tacconi, fischiatissimo, volava a bloccare la punizione di Dossena (84'). Poi Giovannelli subentrava a Piga (86'). E mentre Giacomini, in piedi, incitava i suoi a tener duro, l'Avellino pareggiava (87'). Lunga rimessa laterale di Rossi che Di Somma (sempre lui) sfiorava con la ''pelata'' di quel tanto che scavalcava la difesa granata: il pallone spioveva sul destro di Ferrari che, un passo fuori area, folgorava nel ''sette'' imparabilmente, sulla sinistra di Terraneo.