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Comunale |
24/01/1982 |
h.14.30 |
TORINO - GENOA 1893 2-0 (1-0) Torino: Terraneo, Cuttone, Danova, Van De Korput, Zaccarelli, Beruatto, Bonesso (all'89' Mariani), Ferri (all'87' Mancini), Dossena, Salavdori, Pulici. A disposizione: Copparoni, Bertoneri, Sclosa. All.: Giacomini. Genoa 1893: Martina, Faccenda, Testoni, Romano (al 67' Biato), Onofri, Gentile, Vandereychen, Manfrin, Briaschi, Iachini, Sala C. (al 53' Russo). A disposizione: Favaro, Gorin, Simonetta. All.: Pini. Arbitro: Mattei di Macerata. Reti: Bonesso 21', 51'. Spettatori: 21.501 di cui 5.891 abbonati e 15.610 paganti per un incasso di 72.942.500 lire. Note: Nel Genoa, lo squalificato tecnico Simoni, è stato sostituito dal suo vice Pini. Cronaca [Tratto da La Stampa del 25 gennaio 1982] La vita nuova del Torino, cominciata con l'anno nuovo e con il pareggio ad Ascoli, continua. Dopo il punto nelle Marche, bottino pieno contro il Milan al Comunale, a Como, e ieri a spese del Genoa. Quattro partite sette punti, e momento magico di Bonesso: il ventenne centravanti (compirà gli anni ad agosto) con il gol di Como ed i due nella porta di Martina ha siglato quattro punti importantissimi. Il rotondo successo premia lo slancio e la determinazione del Torino, castiga il vano affannarsi dei genoani, ma premia anche le scelte di Giacomini, oltre al lavoro fatto (dal trainer e da Zoratti) con Bonesso lanciato in squadra dopo averne riscontrato i progressi in allenamento. Nelle scelte, ieri, l'allenatore granata ha tenuto conto con fredl dezza delle decisioni avversarie. Ad un Genoa con una sola punta e molti uomini di manovra, Giacomini ha risposto sacrificando uno dei due marcatori (Francini, malgrado la forma), puntando su elementi capaci di sganciarsi, pur insistendo sulla squadra ''corta'' e su una ricerca di una manovra più sbrigativa che riduce gli scambi (e quindi limita le capacità di palleggio di Dossena) a vantaggio della penetratività. Concretizzato da Bonesso, il gioco granata ha avuto gli elementi portanti in Zaccarelli. Impeccabile libero una volta passata senza danni l'immancabile ''licenza'' domenicale, nel lucidissimo Salvadori che ha ritrovato salute e quindi conferma tutte le sue qualità (l'intelligenza di gioco, sua caratteristica da sempre). Dei giovani ha proseguito nei suoi lenti ma sicuri progressi Ferri, che per lunghi tratti della gara ha preso in consegna senza patemi il nazionale belga Vandereycken, ha offerto un'altra buona prova Cuttone che più di altri (con Bonesso) dimostra il vecchio spirito granata. Danova ha avuto il compito più ingrato, alle prese con Briaschi che - acquistato a novembre sfuggendo allo stesso Torino - ha ribadito le sue qualità di combattente, e la velocità del suo scatto, e il peso degli anni ha fatto poco. Due o tre spunti, con davanti un Beruatto poco incline ai sentimenti, ed ha lasciato il posto a Russo domato a sua volta con tranquillità da Van de Korput. Questo Genoa ordinato, forte atleticamente ma senza squilli, si è lasciato chiudere dai granata denunciando subito le sue speranze di pareggio. Un Genoa di maratoneti senza fantasie. Van de Korput si è alternato su Iachini, lo stesso Vandereycken e Russo con adattabilità ed efficacia, caparbio Pulici che se ha perso palloni giocabili, altri li ha lavorati con efficacia. Dossena vorrebbe ''giocare'' di più, ma collabora a velocizzare il gioco. Un Torino che acquista coscienza, ma non indenne dal soliti pasticci, specialmente sui trequarti campo in fase di disimpegno, con i quali si inguata da solo dimostrando ancora affanno, nervosismo, scarsa esperienza. Il Genoa ha dimostrato in avvio un timore persin esagerato dell'avversario limitandosi per una ventina di minuti ad un semplice lavoro di contenimento, si è reso pericoloso soltanto approfittando delle ''papere'' granata. Nessuno ha svettato, a parte Briaschi per alcuni spunti rabbiosi. Il Torino premeva trovando difficoltà. Faccenda malgrado la maglia numero due andava subito a cercare Dossena mentre Testoni si dedicava a Pulici e Romano prendeva in consegna Bonesso. Proprio Bonesso al 22' sbloccava il match, ma il suo merito è pari a quello di Salvadori che ha propiziato il gol prima procurandosi una punizione sulla destra per poi appoggiarla con rapidità a Beruatto. Sul lancio di questi Bonesso sorprendeva Romano andando incontro alla palla, per deviarla in rete nell'angolo alto alla destra di Martina. Il Genoa cambiava atteggiamento, attaccava, il Torino pativa alcune incertezze difensive, soprattutto - al 32' - un eccesso di confidenza di Dossena il quale tentava un dribbling nella propria area consegnando la palla a Claudio Sala. Scatto e botta, respinta di Terraneo, tocco di Gentile, nuovo tiro di Briaschi e ''presa'' bassa del portiere granata. I rossoblu insistevano anche in apertura di ripresa, ma rischiavano già al 2' il colpo del k.o. Salvadori filtrava grazie ad un ''uno-due'' in velocità con Bonesso, Martina deviava alla grande il tocco subdolo di ''Faina''. Al 6', il portiere genoano era però colto in controtempo da Bonesso il quale ricevuta la patta sulla destra del fronte d'attacco si girava facendo sponda su Romano e faceva partire col sinistro un diagonale alto che si infilava sotto la traversa. Riprendeva a macinare gioco il Genoa, ma si rendeva pericoloso solo sui calci di punizione. Il Torino faceva argine applicando bene il fuorigioco difensivo, ed in risposta Dossena (bello scatto, palla un po' allungata e regalata a Martina), Pulici (punizione radente il montante, staffilata respinta da Martina) e ancora Bonesso sfiorava il terzo gol. Restava il 2 a 0. la prima vittoria con due gol di scarto in tutto il campionato. |
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