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Olimpico di Roma
14/02/1982
h.14.30
ROMA - TORINO 3-0 (2-0)
Roma
: Tancredi, Maggiora, Nela, Turone, Falcao, Bonetti, Chierico, Di Bartolomei, Pruzzo, Marangon, Conti. A disposizione: Superchi, Spinosi, Perrone, Scarnecchia, Ugolotti. All.: Liedholm.
Torino: Terraneo, Cuttone, Francini (al 50' Bertoneri), Van De Korput, Danova, Beruatto, Bonesso (all'88' Zennaro), Ferri, Dossena, Sclosa, Mariani. A disposizione: Copparon, Ermini, Rossi E. All.: Giacomini.
Arbitro: Mattei di Macerata.
Reti: Conti 30', Turone 44', Chierico 50'.
Spettatori: 38.974 di cui 12.200 abbonati e 20.774 paganti per un incasso di 118.438.500 lire.
Note: Ammoniti Mariani e Sclosa, esordio in serie A per il granata Zennaro.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 15 febbraio 1982]
La Roma sembra tornata una macchina da gol, anche se ieri il suo cannoniere, Pruzzo, non ha segnato. Quattro a due a Cagliari, tre a zero al Torino sono risultati di una squadra in salute che è tornata a vincere anche all'Olimpico dopo quasi due mesi, inguaiando i malcapitati granata scesi in campo con una formazione imbottita di giovani. Oltre agli infortunati Zaccarelli e Salvadori, Giacomini aveva rinunciato in ''extremis'' a Pulici fisicamente in non perfette condizioni e moralmente preoccupato per la malattia del padre. Mentre la Roma aggancia l'Inter al terzo posto e si mantiene a meno quattro da Juventus e Fiorentina, coltivando qualche speranza di reinserirsi nell'area-scudetto il Torino è nuovamente risucchiato in zona-pericolosa. Tuttavia, prima di crollare, i granata avevano resistito validamente per una trentina di minuti. In questa mezz'ora erano riusciti a tenere in scacco la Roma che aveva minacciato seriamente Terraneo solo in apertura di gara (2') su azione impostata da Bonetti, proseguita da Chierico con un ''tunnel'' a Francini e con un bel cross per Pruzzo che, di testa, in tuffo scuoteva l'esterno della rete dando l'illusione del gol. Il Torino d'emergenza, improvvisato e con Van de Korput riportato nell'antico ruolo di ''libero'', che aveva ricoperto in questa stagione a San Siro con il Milan dopo l'uscita di Zaccarelli, imbrigliava i giallorossi a centrocampo, accorciando le distanze fra i reparti e chiudendo gli spazi utili per affondare i colpi. Dossena, in posizione di centromediano metodista, agiva in cabina di regia contrastando Di Bartolomei e ''disturbando'' anche Falcao sul quale c'era il lucidissimo Sclosa; Ferri seguiva Marangon, Beruatto tallonava un Conti ''miracolato'' e pimpante malgrado il piede destro contuso dall'estintore rovinatogli addosso in settimana, fasciato e reso indolore dalla novocaina: Danova stava incollato su Pruzzo; Francini, soffrendo, cercava di frenare Chierico senza rinunciare a sganciarsi e Cuttone aspettava Maggiora sulla fascia destra mentre Mariani e Bonesso, marcati ''a zona'' da Bonetti e Nela (che stava a destra) rientravano e cercavano di sorprendere di rimessa gli avversari. Così disposto, il Torino costringeva la Roma a faticare e al 28' sfiorava addirittura il gol. Dossena toccava a Francini che penetrava di una spanna in area e subiva un ''tackle''» falloso da Turone: c'erano gli estremi del rigore, ma il pallone finiva a Mariani e Mattei, probabilmente, accordava la regola del vantaggio, che l'attaccante torinese non sfruttava tirando su Tancredi. Uscito tempestivamente dai pali, il portiere deviava con una gamba in corner. Dal possibile 1-0, il Torino incassava il gol due minuti dopo. Un gol da incorniciare, firmato da Bruno Conti. Bonetti serviva sulla tre quarti di campo Di Bartolomei che, con un lancio calibrato, pescava Conti: gran botta diagonale al volo di sinistro che s'insaccava nel''sette''opposto. Pallone assolutamente imprendibile per Terraneo. Il passivo costringeva il Torino a scoprirsi e per la Roma, come per incanto, tutto diventava facile. Chierico sprecava il raddoppio due volte. La prima al 32' calciando alto, la seconda al 34'.Su un lungo traversone di Conti, Terraneo smanacciava in uscita: la respinta debole trovava Chierico pronto a ribattere ma Danova, sulla linea di porta, intercettava. Liedholm, intanfo, invertiva Nela e, Marangon e, allo scadere del tempo, la Roma metteva k.o. il Torino. Un perfetto ''assist'' di Falcao, che cresceva alla distanza, (mentre calava Dossena anche per la scarsa collaborazione dei suoi compagni) trovava Pruzzo in felice posizione: il centroavanti, sullo scatto si liberava di Van de Korput e Danova e tirava basso di destro da pochi passi: Terraneo, anziché opporsi con il pugno, respingeva a mano aperta, smorzando per l'accorrente Turone che, da un metro dava il tocco di grazia al pallone e al Torino. Nella ripresa la Roma si trasformava, con un Falcao in cattedra che produceva numeri di alta scuola e il pubblico che pregustava la goleada. Terraneo riscattava le due precedenti incertezze deviando una punizione bassa ed angolata di Di Bartolomei (46'). E, dopo un calcio franco di Ferri di poco a lato, il Torino capitolava per la terza volta (51'). Con un classico contropiede, Maggiora lanciava in profondità Chierico al quale Francini, bloccato da uno strappo muscolare al bicipite della coscia destra, lasciava disco verde. Lo sconsolato Terraneo, esulla Chierico piantava in asso anclie Danova e infilava Terraneo, con un secco destro che il portiere sfiorava appena. Mai Terraneo, nel torneo in corso, aveva subito un simile passivo. Francini, in barella, rientrava negli spogliatoi sostituito da Bertonerl (52'). Il Torino alla deriva, la Roma in ''souplesse'' e la folla che ormai s'interessava degli altri risultati, ora esultando ora imprecando, per le notizie che arrivavano da Torino. L'arbitro, intanto, ammoniva Mariani (67') e Sclosa (72'). La partita non aveva più storia anche se Maggiora, stupendamente smarcato sotto rete da un lancio di Falcao, sprecava una comodissima palla-gol (77'). Lo stesso Maggiora, dopo che Pruzzo aveva avuto un indugio fatale, perdeva l'attimo propizio per andare a bersaglio e la conclusione di Marangon era imprecisa. Quando mancava una manciata di secondi alla chiusura, Bonesso si scontrava con Tancredi e, contuso, usciva dal campo consentendo al ''primavera'' Zennaro di esordire in Serie A, senza neppure toccare il pallone. Forse è un record in materia, coinciso con la grama giornata per il Torino anche se, meriti della Roma a parte, non mancano alibi ai granata, troppo acerbi per uscire senza danni dall'Olimpico.