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Comunale di Firenze
07/11/1982
h.14.30
FIORENTINA - TORINO 0-0
Fiorentina
: Galli, Cuccureddu, Contratto, Sala, Pin, Passarella, Bertoni, Manzo, Graziani, Antognoni, Massaro. A disposizione: Paradisi, Rossi F., Bellini, Cristiani, Cecconi. All.: De Sisti.
Torino: Terraneo, Van De Korput, Beruatto, Corradini, Danova, Galbiati, Torrisi, Dossena, Selvaggi, Hernandez (all'87' Bertoneri), Borghi (all'86' Rossi E.). A disposizione: Copparoni, Salvadori, Comi. All.: Bersellini.
Arbitro: D'Elia di Salerno.
Reti: -
Spettatori: 47.272 di cui 23.571 paganti e 23.701 abbonati per un incasso di 170.540.000 lire.
Note: Esordio in Serie A per il giovane Primavera Ezio Rossi.
Cronaca
[Tratto da La Stampa dell'8 Novembre 1982]
Il Torino ha gettato nella recida tramontana un punto prezioso, anche se il pareggio è un risultato assai utile. Per un'ora il pubblico aveva rischiato il mal di legato, ''contagiato'' da una Fiorentina che, priva di Pecci e Daniel Bertoni, non riusciva ad imporre il proprio gioco e rischiava più del lecito di essere infilzata. Poi, dopo che Patricio Hernandez aveva graziato per la terza volta Galli, i viola capivano che non c'era più niente da perdere e lutto da guadagnare e, trascinati da Antognoni contro il quale il bravo Corradini faceva ormai quello che poteva, creavano problemi a Terraneo. Il portiere evitava la sconfitta beffa, a dieci minuti dal termine, con una stupenda parata su Patrizio Sala. L'ex granata sugli sviluppi della punizione di Cuccureddu con tocco di Antognoni folgorava in porta trovando Terraneo, nonostante fosse semicoperto, prontissimo alla respinta. Poteva essere il gol decisivo ma il Torino, a cui era stalo anche negato un penalty su Borghi, non meritava di capitolare dopo aver avuto in pugno le redini di un incontro non spettacolare ma indubbiamente interessante. Un grande Galbiati, che a Firenze rimpiangono alla luce delle prestazioni sotto tono di Passarella (fuoriclasse in declino, semplice involuzione in attesa di adattarsi al nostro calcio?), ha dominato la scena con una serie di interventi liberatori e di rilanci impeccabili. Assente Zaccarelli, Dossena era il capitano e regista ma il vero ''play-maker'', è stato Galbiati che ha rifornito Hernandez e Borghi delle due palle-gol fallite dal Torino nel primo tempo. Splendida quella al 9'. Galbiati stroncava elegantemente un ''affondo'' di Alessandro Bertoni, caracollava dalla sua area verso quella dei viola e poi smarcava Hernandez a tu per tu con Galli: l'argentino col destro, suo piede meno efficace, allungava un po' troppo e tirava poi sul portiere che era ormai piazzatissimo e con la gamba respingeva. Una occasione d'oro per Hernandez, non l'unica. L'altro piccolo capolavoro Galbiati lo compiva al 29', sganciandosi per Borghi che, dal limite, sollevava il pallone con il sinistro e di destro spediva oltre la traversa. La terza palla-gol, la più nitida, al 52'. Passarella peccava di sufficienza e si faceva bruciare da Hernandez poco oltre la metà campo. Il granata galoppava verso Galli che gli si faceva incontro Hernandez, al momento di concludere si trovava il pallone sul destro, rallentava per cambiare passo e si laceva precedere dal portiere. Ancora una opportunità, l'ultima, per Hernandez (60') che, lanciato da Beruatto, scavalcava con un bel palleggio aereo Sala, puntava a rete ma indugiava troppo a tirare, non vedeva poi Borghi smarcato e Passarella anticipava. Sarebbe stato il tracollo per la Fiorentina, se Hernandez avesse avuto una mira felice. Non avendo raccolto i frutti di una maggiore superiorità tecnico-tattica il Torino sentiva inevitabilmente la necessità di rifiatare, consentendo ai viola e ad Antognoni di crescere soprattutto a centrocampo dove Dossena era occupato più a controllare Manzo che a proiettarsi in avanti, dove Corradini (per la prima volta titolare a tempo pieno) che tanto bene si era comportato fino a quel momento, doveva arrendersi di fronte a certi prepotenti spunti del capitano viola (ammonito come Manzo, Beruatto ed Hernandez) e dove Massaro, svegliatosi tardivamente dopo essere stato annullalo da Beruatto, si rendeva utile offrendo un cross ad Alessandro Bertoni che di testa mandava alto di poco. La Fiorentina scontava le assenze importanti ed il turbamento che la minaccia di una epatite virale per Daniel Bertoni (allarme che non è ancora affatto rientrato) avevano creato alla vigilia. La squadra viola sembrava spezzata in due tronconi. Scarsi i rifornimenti per le punte anche perché Danova e Van de Korput che avevano cominciato ''a zona'', dopo una ventina di minuti seguivano come ombre rispettivamente Bertoni II e Graziani facendo loro rarissime concessioni. Van de Korput aveva anche uno scontro con Graziani che gli rifilava una gomitata e riceveva un pugno, non forte, nel fianco. L'arbitro richiamava entrambi (23'). L'olandese continuava comunque a prevalere sul compagno di un tempo che solo al 78', su un bel traversone di Antognoni, concludeva di testa ma fuori bersaglio. E Danova era pronto a ribattere le iniziative del vivacissimo Bertoni II che sostituiva degnamente il suo omonimo avvicinandosi al gol al 31'. Danova e Van de Korput si avvalevano però della collaborazione dell'ottimo Galbiati mentre in chiara difficoltà appariva la retroguardia fiorentina (sebbene Selvaggi, con la caviglia bendata e dolorante, facesse da comparsa) dove Passarella doveva frenare le sue voglie offensive anche se poi finiva per sganciarsi a vuoto, mal servito dai colleghi. Sulla prestazione del capitano dell'Argentina, oltre all'errore che ha proiettato a rete Hernandez, c'è l'ombra di un rigore su Borghi (25') che aveva superato Pin e mentre si lanciava su un pallone difficile ma non impossibile da raggiungere, veniva toccato da tergo, con la punta del piede, dal ''Caudillo''. L'arbitro, che al 37' richiamava verbalmente Bersellini che protestava per un'inesistente punizione, non era in gran forma. Da segnalare che negli ultimi minuti Bersellini lanciava in serie A il ventenne ''primavera'' Ezio Rossi in luogo di Borghi (86') ed inseriva Bertoneri al posto di Hernandez (87') a salvaguardia del pareggio.