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Comunale |
21/11/1982 |
h.14.30 |
JUVENTUS - TORINO 1-0 (1-0) Juventus: Zoff, Gentile, Prandelli, Furino, Brio, Scirea, Bettega, Tardelli, Rossi, Platini, Boniek (all'83' Bonini). A disposizione: Bodini, Storgato, Galderisi, Marocchino. All.: Trapattoni. Torino: Terraneo, Van De Korput, Ferri (al 46' Corradini, al 71' Bertoneri), Zaccarelli, Danova, Galbiati, Torrisi, Dossena, Selvaggi, Hernandez, Borghi. A disposizione: Longo, Salvadori, Beruatto. All.: Bersellini. Arbitro: Casarin di Milano. Reti: Platini 35'. Spettatori: 62.600 di cui 47.257 paganti e 15.343 abbonati per un incasso di 440.851.000 lire. Cronaca [Tratto da La Stampa del 22Novembre 1982] Ha fatto tutto, a quasi, la Juventus per togliere al Torino l'imbattibilità. Il primo tempo bianconero giocato su alti ritmi, con grande concentrazione difensiva (Brio e Gentile implacabili su Borghi e Selvaggi) e varietà di manovre offensive attorno a Rossi che teneva sulla corda Danova, ottime giocate di Bettega e forte spinta di Boniek, ha messo alle corde i granata che hanno corso grossi rischi e subito il gol (di Platini, al 35') che ha deciso il match. Nella ripresa gli uomini di Trapattoni non hanno più pestato sull'acceleratore - fra stanchezza affiorante e calcolo, visto il vantaggio - ed il Torino ha potuto farsi vedere anche in attacco, è riuscito in momenti di pressione per altro velleitaria, visto che Zoff è stato impegnato soltanto da un colpo di testa di Torrisi, secco ma centrale, e da una bordata trasversale di Bertoneri. Aspettavamo dalla partita, considerandone l'importanza ed il clima particolare, indicazioni più precise sulle due squadre. La Juventus ha dimostrato di essere ormai molto vicina al massimo del rendimento: c'è solo da attendere che Tardelli raggiunga la completa condizione atletica, mentre sta trovando gli automatismi che mancavano al gioco offensivo del quartetto Bettega - Boniek - Platini - Rossi, un ''pacchetto'' di avanti che nessuna squadra al mondo può vantare. Sotto questo profilo le difficoltà difensive del Torino hanno una precisa giustificazione. Ed ai bianconeri manca ancora la spinta di Cabrini. Un solo rilievo veramente positivo per il Torino: il progressivo evidente miglioramento di Torrisi, la cui continuità d'azione è stata confortata dall'ottima tenuta atletica e dalla lucidità anche nelle concitate fasi finali del match. Galbiati, per altro frenato dalla pericolosità dell'attacco avversario, ha confermato tutte le sue qualità, ma manca ancora (e molto) al centrocampo granata il miglior Dossena. Bersellini ha dimostrato tutto il timore che la Juventus incuteva rinunciando a Beruatto ed inserendo Ferri, guarito ma non al meglio della forma, e bloccato dopo venti minuti di gioco da un nuovo infortunio. La sostituzione di Beruatto era dettata dalla necessità di trovare un filtro migliore a centrocampo, ma la mossa non è bastata. Marcare a uomo i bianconeri è impresa ardua, e la partita lo ha dimostrato. Infortunatosi Ferri, il quale per altro ha resistito sino al 45', Bersellini ha mandato in campo il giovane Corradini il quale ha fatto appena in tempo a dare la misura delle sue buone qualità (è rimasto in campo ventisei minuti) che è stato sostituito da Bertoneri. Bersellini ha spiegato che Bertoneri gli serviva sulla fascia sinistra per svolgere i compiti affidati a Dossena sulla destra. Tutte le strade sono tentabili, ma nessuna ha risolto il problema principale del Torino (problema che ha contribuito alla partita senza sbocchi di Borghi e Selvaggi), ovvero la mancanza di cross dal fondo. Sulla destra normalmente avanza Van de Korput, ma ieri l'olandese ha potuto cercare l'affondo ben poche volte, impegnato com'era nel controllo di un Bettega tornato ad alti livelli, che Bearzot in tribuna avrà seguito con piacere. L'analisi dei guai di gioco del Torino sottolinea i meriti della Juve, avversario difficilissimo per tutti. I bianconeri ieri sono partiti al fischio d'avvio (con i portieri sotto, l'occhio ed il fiato nemico: Zoff dalla parte della curva Maratona, e Terraneo spalle alla ''Filadelfia'') con grande slancio, e già al quarto minuto andavano vicinissimi al gol. La palla viaggiava da Platini a Tardelli, a Bettega, a Boniek che toccava basso, in verticale, per Rossi. Pablito aggirava Danova e calciava in diagonale, con forza. Terraneo era bravissimo a distendersi in tuffo sulla sua destra, e deviare in corner (il primo di una lunga serie di ''angoli'' bianconeri). Segnava Platini al 12', ma con compagni ed avversari fermi per la sua posizione di fuorigioco rilevata da Casarin, quindi riusciva a rovesciare la situazione il Torino. Torrisi in recupero, al 14', fermava Boniek e ripartiva, toccava per Hernandez la cui botta forte e ben indirizzata era alzata oltre la porta da Furino. Stuzzicata, la Juventus rispondeva due minuti dopo ed un palo salvava i granata. Manovra Furino Boniek-Bettega, stop, giravolta e botta bassa, palla contro il montante alla sinistra di Terraneo. Aveva uno spunto dei suoi Tardelli al 20', sfuggiva in palleggio a Dossena e appena entrato In area faceva partire una gran botta di poco alta. Oltre la traversa pure una botta di Zaccarelli su punizione (fallo di Gentile su Selvaggi), quindi la Juventus andava in vantaggio. Corner di Gentile che toccava corto per Rossi, riceveva la palla di ritorno e centrava basso: si avventava Tardelli. Terraneo respingeva la sua botta forte ma centrale. Galbiati e Dossena non riuscivano ad allontanare la sfera che Platini infilava di prepotenza sotto la traversa. La Juve cercava il raddoppio. Terraneo al 42' alzava sopra la traversa un gran tiro di Rossi lanciato da Gentile; il tempo finivacon una mischia rugbistica in area granata. Galbiati si accartocciava, spinto e sballottato, sulla sfera: fallo di ostruzione, punizione ''a due'' in area, Torino in barriera quasi sulla linea di porta, tocco di Platini a Boniek, staffilata alzata in angolo. La ripresa era più equilibrata, con la Juve tesa a controllare il gioco e comunque pericolosa in contropiede. All'8' Van de Korput allontanava un pallone ballonzolante davanti alla linea di porta per una carambola fra Rossi e Galbiati, al 16' Torrisi schiacciava bene di testa, e pronta era la respinta di Zoff. Furino al 22' deviava nettamente con il braccio un centro di Van de Korput. Ma era chiara l'involontarietà del centrocampista. Finiva fuori una bordata di Torrisi. Dossena (32') ''bucava'' un intervento davanti a Terraneo provocando brividi. Boniek partiva su lancio di Rossi, e dal fondo cercava il raddoppio ma la palla correva parallela alla linea di porta e si perdeva oltre il secondo palo. Bertoneri al 35' andava via sulla sinistra ed impegnava Zoff con un secco diagonale. Era l'ultimo affondo granata. La Juve chiudeva tutti gli spazi, difendendo il vantaggio. |
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