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Comunale
24/04/1983
h.16.00
TORINO - HELLAS VERONA 1-1 (0-1)
Torino
: Terraneo, Van De Korput, Beruatto, Corradini, Danova, Galbiati, Ferri, Dossena, Selvaggi, Hernandez (al 78' Bertoneri), Borghi (al 46' Comi). A disposizione: Copparoni, Rossi E., Salvadori. All.: Bersellini.
Hellas Verona: Garella, Fedele, Marangon, Volpati, Spinosi, Tricella, Fanna (all'85' Manoli), Sacchetti, Di Gennaro, Dirceu, Penzo. A disposizione: Torresini, Silvestrini, Quarella, Sella. All.: Bagnoli.
Arbitro: Angelelli di Terni.
Reti: Volpati 11' (V), Van De Korput 55' (T).
Spettatori: 27.121 di cui 18.193 paganti e 8.928 abbonati per un incasso di 116.178.000 lire.
Note: Ammoniti Dirceu, Tricella e Spinosi, tutti per gioco falloso.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 25 aprile 1983]
Giusto ma inutile, il pareggio ha reso tutti infelici. A Torino e Verona il punto non serve, specie al granata che vedono la Coppa Uefa sempre più lontana, un vago lume nella notte buia. In verità, la partita non è stata brutta, tutt'altro. E' stata combattuta e avvincente, ricca di episodi anche contestati, con gol, pali ed espulsioni: però doveva essere una sfida spareggio per un posto in Europa e sotto questo aspetto si è conclusa nella maniera peggiore, senza vincitori. Alla fine i giocatori del Verona hanno a lungo protestato. L'avevano fatto anche in campo, rimediando soltanto l'espulsione di Marangon, il più vivace (si fa per dire) nell'opporsi alla decisione dell'arbitro. Oggetto di tanta ira, il gol del pareggio del Torino, segnato da Van de Korput al 56' con un sinistro al volo nell'angolo basso. L'azione era partita da Beruatto, con un cross da sinistra nel mucchio. Comi, che aveva sostituito Borghi nella ripresa, saltato di testa con Spinosi. Forse il granata ha commesso anche fallo, fatto è che il pallone, respinto dal veronese, è arrivato bello bello sul piede di Van de Korput, alla sua prima rete ''italiana''. Ma al momento del tiro, sullo slancio, Dossena era finito alle spalle della difesa veronese, solo davanti a Garella e dunque chiaramente in posizione irregolare. C'è stata a questo punto una specie di assedio degli ospiti al guardalinee. Spingevano tutti, urlavano, e l'arbitro Angelelli sceglieva nel mazzo Marangon e lo mandava anzitempo negli spogliatoi. Ovviamente il gol veniva convalidatoil direttore di gara, in difficoltà nei momenti caidi della partita, forse ha inconsciamente applicato nell'occasione una specie di legge del compenso. Restano infatti molte ombre su una dectsione presa al 16' quando Selvaggi, di tacco, ha mandato il pallone in fondo alla rete veronese. Il signor Angelelli ha annullato il gol: a parer suo il pallone, messo al centro da Dossena. aveva già superato la linea di fondo. Detto degli episodi contestati, partiamo dall'inizio. Torino e Verona si sono affrontati a viso aperto, alla ricerca di una vittoria che avrebbe tenuto in piedi le speranze dell'Uefa. I granata sono stati più pericolosi in avvio, con una rovesciata di Borghi poco oltre la traversa (3') ed un colpo di testa dello stesso Borghi fra le mani di Garella (9'), però è stato il Verona a segnare, al 12' dopo che Marangon, tutto solo, aveva fallito lo stop in area al 7' su centro di Fedele. Dirceu ha battuto una punizione e la palla, toccata da un difensore, si è spenta sui piedi di Fanna che in qualche modo ha servito Di Gennaro: scatto sulla destra, cross preciso per Volpati e colpo di testa vincente dell'ex granata. Il Torino, in questa fase davanti alle svelte manovre di rimessa del Verona, ha sofferto il giusto. Senza Zaccarelli e Torrisi, la squadra di Bersellini non garantiva un valido filtro a centrocampo ed L'attaccante il marcamento a zona (se si eccettua Danova su Penzo) regalava troppi brividi a Terraneo. Nella fascia centrale del campo, soltanto Dossena era all'altezza della situazione. Ferri e Corredini rallentavano il gioco, Hernandez addirittura lo fermava con dribbling inutili e quasi sempre perdenti. D'altro canto la squadra spingeva con grande volontà, stringendo a tratti d'assedio il Verona. Ma i cross al centro erano troppo imprecisi (Beruatto) e la difesa veronese (Spinosi) non aveva troppe difficoltà a liberare l'area con grandi zuccate. Tutto sommato, però, l'incontro rimaneva aperto e ricco di gioco, anche se le manovre d'attacco delle due squadre nascevano più da reciproci errori che non da autonome iniziative. Il Verona, una volta in vantaggio, ha controllato abbastanza agevolmente le offensive granata, in verità poco pungenti, e cosi il pericolo è stato ancora una volta per il Torino: Di Gennaro, al 19', ha colpito in pieno la traversa con un magnifico sinistro da fuori area, mentre i granata si sono fatti sotto al 34' con una goffa respinta di Garella su Galbiati e pallone sul fondo. Nella ripresa Bersellini ha fatto giocare Comi al posto di Borghi. Evidentemente gli serviva un uomo forte, anche di gomiti, sui palloni alti e nelle aree gremite. Il Torino, ricco sicuramente di forze e volontà, ha iniziato all'attacco, ha rischiato un contropiede di Fanna (49', metà campo di fuga, sinistro a lato) e poi ha raggiunto, come descritto, il gol del pareggio. A questo punto logicamente la partita si è incattivita, ci sono stati calcioni e cartellini gialli (Dirceu, Tricella. Spinosi), ed il pareggio è diventato l'unico obiettivo del Verona. Il Torino ha colpito un palo al 78' con Galbiati, pareggiando il conto della sfortuna, ma non è riuscito a segnare malgrado gli avversari fossero in dieci e mancasse più di mezz'ora alla fine.