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Olimpico di Roma
15/05/1983
h.16.00
ROMA - TORINO 3-1 (2-0)
Roma
: Tancredi (al 55' Superchi), Nela, Vierchowood, Ancelotti, Falcão, Maldera, Iorio (al 65' Giovannelli), Prohaska, Pruzzo, Di Bartolomei, Conti. A disposizione: Nappi, Righetti, Chierico. All.: Liedholm.
Torino: Terraneo (al 78' Copparoni), Corradini, Beruatto, Ferri, Danova, Galbiati, Torrisi, Dossena, Selvaggi, Hernandez, Borghi (al 46' Comi). A disposizione: Rossi E., Salvadori, Bertoneri. All.: Bersellini.
Arbitro: Bianciardi di Siena.
Reti: Pruzzo 20' (R), Falcão 36' (R), Hernandez 80' (T), Conti 85' (R).
Spettatori: 68.909 di cui 50.609 paganti e 18.300 abbonati.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 16 maggio 1983]
C'è stato abbastanza calcio in Roma-Torino, visto il tipo di partita, ma a ritmo blando e con quattro gol persino casuali nella preparazione e neppure troppo cercati compreso il rigore concesso dall'arbitro senese Bianciardi per un inutile fallo di Ferri su Bruno Conti. Sulla botta dal dischetto, al 21', Terraneo non si è neppure mosso. Tanto era tutto inutile ieri all'Olimpico visto che, giustamente, contava solo la festa giallorossa promossa-da una cornice di pubblico tutto da vedere e sentire. Su tutti, giocatori e pubblico, una cappa di calore da estate piena. Per chi arrivava da Torino, dall'umidità e dalla pioggia, c'era un salto di stagioni più che di chilometri. La Roma ha onorato la cerimonia e risposto all'attesa del suo appassionatissimo pubblico con una gara dignitosa ma affatto rabbiosa. Il Torino ha fatto i suoi elementari esercizi di manovra senta metterci cuore (non era necessarlo, ma i granata avevano nelle gambe più forza della poca che hanno impiegato). Ha sbilanciato il match la voglia matta di Conti, romano di Nettuno, meno romano Di Bartolomei che è del quartiere cittadino di Tormarancio, ma ben più dotato di cuore. Da parte granata sul loro livello solo Beppe Dossena, che ha corso e rivaleggiato in bravura tecnica con gli avversari, anche se, ai suoi tentativi, di cambio di ritmo ha risposto la staticità dei compagni soprattutto delle due punte: Selvaggi pieno di idee ma poco concreto. Borghi ormai rassegnato ad essere ''merce'' di scambio. Queste le spigolature fra le pieghe di un match che il Torino ha aperto con un lancio di Selvaggi per Dossena il quale, dopo un bello scatto, non ha più avuto fiato che per un tiro fiacco su Tancredi. La Roma replicava con il suo gioco avvolgente e palleggiato, davano la sveglia Conti e Iorio scambiando sul fronte offensivo, con i granata a zona e solo Danova appiccicato a Pruzzo. Conti sfiorava due volte i legni della porta di Terraneo ed al 21' arrivava il primo gol. Scatto dello stesso Conti a sinistra appena dentro l'area, Ferri che allungava una gamba e prendeva più avversario che pallone. Rigore, botta di Pruzzo accompagnata in rete dallo sguardo mesto di Terraneo. Il portiere granata diceva no a due belle conclusioni di Conti (testa e sinistro) ma al 36' pur uscendo non poteva opporsi ad un delizioso tocco rasoterra di Falcao, liberato da Conti a conclusione di un contropiede. Nella ripresa Terraneo con una prodezza (15') deviava contro la traversa un preciso colpo di testa di Pruzzo. Al 36', con Superchi fra i pali, Comi tirava ed il portiere giallorosso non tratteneva la palla. Pronto era Hernandez a toccare in rete. Ma Conti si arrabbiava ed a 5 minuti dalla fine otteneva ciò che voleva chiudendo una manovra palleggiata dei compagni con uno strepitoso fendente sinistro cvhe bruciava Copparoni, cui Bersellini aveva concesso gli ultimi minuti di questo campionato.