Marassi

30/10/1983

h.14.30

GENOA 1893 - TORINO 2-1 (1-0) Genoa 1893: Martina, Romano (all'82' Canuti), Testoni, Corti, Onofri, Faccenda, Viola, Peters, Antonelli (all'83' Miletti), Benedetti, Briaschi. A disposizione: Favaro, Policano, Eloi. All.: Simoni. Torino: Terraneo, Corradini, Beruatto, Zaccarelli (al 57' Comi), Danova, Galbiait, Schachner, Caso, Selvaggi, Dossena, Hernandez (al 50' Pileggi). A disposizione: Copparoni, Benedetti, Rossi. All.: Bersellini. Arbitro: Lo Bello di Siracusa. Reti: Briaschi 17' (G), Antonelli 49' (G), Schachner 88' (T). Spettatori: 19.363 di cui 10.958 abbonati e 8.405 paganti per un incasso di 90.908.000 lire. Cronaca [Tratto da Stampa Sera del 31 Ottobre 1983] ?Dopo la vittoria nel derby, il Genoa rappresentava una verifica importante per le ambizioni del Torino, un esame-verità. I granata l'hanno fallito subendo la prima sconfitta della stagione (a Marassi non perdevano da 21 anni con i rossoblu) contro una squadra che, in sei giornate, aveva raggranellato la miseria di tre punti, frutto di tre pareggi, e che, in casa, aveva mai segnato nelle tre partite disputate. Il Genoa ha messo in campo cuore e furore, il Torino ha cercato di adeguarsi al clima di battaglia ma c'è riuscito solo in parte. Forse aveva sottovalutato questo Genoa in serie negativa e in piena crisi, che ripescava Onofri. fermo da due mesi dopo la rottura con il presidente Fossati, e Viola che sostituiva il brasiliano Eloi, confinato in panchina a riflettere su come si gioca in Italia. Peccato di presunzione? Difficile rispondere. Una cosa è certa: vincere il derby fa uno strano effetto sui granata. Era già successo nel torneo scorso: dopo lo storico 3-2 sui bianconeri, la squadra di Bersellini s'era adagiata ottenendo un punto in cinque partite. I tifosi si augurano che quello di ieri sia solo un episodio, ma la squadra deve far tesoro di questa espeha sicuramente i mezzi per disputare un campionato brillante, anche se non sufficienti per puntare allo scudetto, a patto di avere continuità di rendimento. In trasferta, dopo tre 0-0, ha incassato due gol e da un Genoa che ne aveva realizzato uno (Briaschi a Pisa) in sei partite, contro nove al passivo. Bersellini temeva la voglia di riscatto e di punti dei rossoblu e i granata sapevano che gli avversari avrebbero fatto della grinta e della volontà le loro armi. Ma sul campo fradicio di pioggia che rendeva viscido e pesante il pallone bisognava adeguarsi, usando le stesse armi e il maggior tasso tecnico. E' capitato, invece, che il Genoa si è portato in vantaggio dopo 17' su punizione di Briaschi che Terraneo, ingannato dal velo di Faccenda, non ha potuto parare, e il Torino costretto a rimontare, ha offerto il fianco al contropiede rossoblu che ha fruttato il raddoppio di Antonelli (su azione Peters-Briaschi) al 50'. Pur producendo un ritmo elevato, il Genoa non ha scontato lo sforzo del primo tempo e, arroccandosi, ha protetto Martina, che soltanto all'80' à stato impegnato da un diagonale, non difficile, di Dossena. Questo dimostra la validità del dispositivo tattico genoano (contro la "zona" del Torino Simoni aveva applicato marcamenti rigidi a uomo) e l'impotenza del centrocampo granata, che non riusciva a rifornire Selvaggi e Schachner. ben controllati da Faccenda e Testoni con la preziosa collaborazione di Onofri, il migliore in campo insieme con Benedetti, Briaschi e Testoni. Sul 2-0, Bersellini ha dapprima inserito Pileggi al posto di Hernandez che sul terreno allentato e con alle costole Corti, aveva combi nato poco o niente. Pileggi ha dato una notevole spinta, ha anche sfiorato il gol con un bolide, ma non è bastato. L'impiego di Comi in luogo di Zaccarelli ha prodotto qualche mischia in più e ha anche favorito il gol di Schachner all'88', ma ormai la partita era compromessa. Schachner, che alla vigilia aveva riportato una forte contusione al setto nasale, per una involontaria scarpata di Benedetti nell'ultimo allenamento, non era mai riuscito a scrollarsi di dosso Testoni e Onofri. Dall'austriaco à lecito pretendere di più. Il gol, per quanto inutile, dovrebbe Sbloccarlo psicologicamente, restituirgli fiducia e portarlo sui livelli di Coppa Italia. E' auspicabile che ciò avvenga al più presto perché il Torino ha bisogno dei gol di Schachner, così come deve ritrovare l'umiltà e la concentrazione che aveva sino al derby. E il Genoa? Ha meritato la prima vittoria, che non scaccia del tutto l'incubo della crisi ma è una boccata d'ossigeno in vista del derby con una Sampdoria in fase di rilancio che à andata ad dirittura a espugnare il campo della Juventus. Se giocherà sempre come ieri, con Onofri, Testoni e Benedetti sugli scudi, con Briaschi scatenato. Peters, Antonelli e Viola votati al sacrificio, il Genoa potrà salvarsi.