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Comunale
27/11/1983
h.14.30
TORINO - PISA 2-2 (2-1)
Torino
: Terraneo, Corradini, Beruatto, Pileggi, Danova, Zaccarelli, Schachner, Caso, Selvaggi, Dossena, Hernandez. A disposizione: Copparoni, Benedetti, Francini, Picci, Comi. All.: Bersellini.
Pisa: Mannini, Azzali (al 60' Longobardo), Massimi, Vianello, Vianello, Garuti, Sala, Berggreen, Giovannelli, Sorbi (al 60' Scarnecchia), Criscimanni, Birigozzi. A disposizione: Buso, Armenise, Mariani. All.: Vinicio.
Arbitro: Altobelli di Roma.
Reti: Schachner 16', 26' (T), Birigozzi 41' (P), Massimi 71' (P).
Spettatori: 22.547 di cui 9.708 abbonati e 12.839 paganti per un incasso di 95.372.000 lire.
Cronaca
[Tratto da Stampa Sera del 28 Novembre 1983]
?Per colpa di un giocatore decisamente insufficiente e di una psicologia collettiva forse non ancora preparata al grandi voli dell'alta classifica, il Torino ha buttato alle ortiche l'occasione d'oro fallendo l'aggancio al vertice e lasciando al Pisa il primo punto casalingo. Si è parlato troppo di scudetto in settimana, evidentemente il sogno poco espresso ma dolcemente cullato ha finito con il lasciare tracce nelle menti granata, tracce non belle perchè alla fine i nervi hanno prevalso sulla luciditè a dimostrazione che la vicinanza dell'obiettivo, sovente, confonde le idee più del valore dell'avversario. Solo su queste basi si pu&eograve; spiegare l'incredibile partita del Torino, che dopo 25 minuti stava in vantaggio di due gol e si preparava a ripetere, per la gioia dei suoi tifosi, la splendida prova di domenica scorsa contro la Lazio. Cosi almeno pareva, visto che il Pisa aveva abbassato la guardia dopo 1' uno-due di Schachner ed i granata giocavano in allegria dominando il campo e sè stessi. Il Torino, per la verità, aveva dovuto superare qualche problema all'inizio, perchè il Pisa era ben schierato a proteggersi con cinque centrocampisti in linea davanti alla difesa, ed il triangolo granata non aveva la solita efficacia nella fitta ragnatela pisana. Poi, al 16', Walter Schachner è partito da dietro, ha scambiato con Dossena, ha rubato il pallone al compagno mettendolo addirittura a terra con una spallata, ed è andato a segnare da posizione angolata, fra le gambe di Mannini. Un'azione di rara potenza, la difesa del Pisa scardinata, i tifosi entusiasti del loro panzer ritrovato. E Schachner, irresistibile, ha concesso quasi subito il bis, al 25', mettendo nel sacco di testa su delizioso servizio di Dossena, abilissimo a liberarsi in dribbling di un paio di frastornati avversari. Questo è stato il Torino della prima mezz'ora, ed onestamente nessuno, in campo e sugli spalti, pensava fosse possibile una rimonta pisana. C'era però un giocatore, fra i granata, che appariva chiaramente in giornata balorda. Giancarlo Corradini sbagliava ogni intervento, ogni appoggio, una frana, come indica senza possibilità di equivoci il suo voto in pagella. Il terzino non ne combinava una giusta e non è un caso che l'unico pericolo per Terraneo, in questa fase, sia venuto in seguito ad un errore del poverino, che si è fatto soffiare la palla da Birigozzi per assistere poi da spettatore alla conseguente terribile mischia davanti al portiere. I granata, a questo punto, hanno cercato di ridar fiducia al compagno in disgrazia facendogli sentire la propria fiducia, cioè passandogli più spesso il pallone: il Torino vinceva, la partita pareva chiusa, in fondo poteva essere giusta un'offerta di aiuto di questo tipo. Ma Corradini, evidentemente, ieri aveva la fortuna alle spalle e concludeva nel finale con un errore una lunga manovra di disimpegno della difesa granata e così il pallone capitava infine sul destro di Birigozzi che infilava Terraneo in uscita. Due a uno al 43', e Corradini aveva ancora il tempo di mangiarsi un gol fatto al 45' su servizio di Dossena prima che la partita, quasi scontata, cambiasse completamente volto nella ripresa. Il Torino ha spinto ancora in avvio, al 55' Selvaggi è stato atterrato in area da Azzali senza che l'arbitro si sognasse di fischiare il rigore, ma la manovra granata non era così pungente e sicura come nel primo tempo. La paura cominciava ad irrigidire muscoli e cervelli. D'altro canto il Pisa prendeva forze e coraggio, logico, e si spingeva sempre più agile in avanti mentre il Torino attaccava solo a tratti e si smarriva via via nel tentativo inutile di ritrovare la propria sicurezza. Gli errori, nella ripresa, sono stati un po' di tutti, non solo di Corradini, ma va anche detto che il Pisa ha saputo cogliere con intelligenza e carattere il momento favorevole: la presenza in panchina di Vinicio, vecchio alchimista del calcio, si à fatta davvero sentire. I granata hanno tentato la via del gol in un paio di occasioni, però sono stati i pisani a pareggiare al 77' con un colpo di testa di Massimi su centro di Patrizio Sala leggermente deviato da Danova. Delusione per i tifosi del Torino, che si sentivano già in cima alla scala e sono stati costretti a scendere di uno scalino, e delusione ovviamente anche per i giocatori, sempre più imprecisi e nervosi davanti al punto e al primato che volavano via. Finiva così con l'espulsione di Pileggi, colpevole di aver voluto strappare con un calcio, e a gioco fermo, il pallone dalle mani di Glovannelll che perdeva tempo: giusta la decisione di Altobelli, anche se per la verità l'arbitro romano, in precedenza, non ci era affatto piaciuto.