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Friuli
04/12/1983
h.14.30
UDINESE - TORINO 0-0
Udinese
: Brini, Galparoli, Tesser (al 21' De Agostini), Gerolin, Edinho, Pancheri, Causio, Miano, Mauro, Zico, Virdis (al 77' Pradella). A disposizione: Cortiula, Dominissini, Cattaneo. All.: Ferraro.
Torino: Terraneo, Corradini, Beruatto, Zaccarelli, Danova, Galbiati, Schachner, Caso, Selvaggi (all'85' Francini), Dossena, Hernandez. A disposizione: Copparoni, Benedetti, Picci, Comi. All.: Bersellini.
Arbitro: D'Elia di Salerno.
Reti: -
Spettatori: 37.081 di cui 26.359 abbonati e 10.722 paganti per un incasso di 141.762.000 lire.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 5 dicembre 1983]
Un bel Torino davvero. Ma troppo.. generoso in fase conclusiva. Se Schachner, Selvaggi e Galbiati fossero stati più freddi, i granata si troverebbero ora In testa alla classifica, a pari merito con i ''cugini'' della Juventus. Un punto sul campo dell'Udinese è tutt'altro che disprezzabile, ma se c'è una squadra che deve recriminare sul pareggio questa è proprio il Torino, che non vince fuori casa da oltre nove mesi, in campionato. Ieri, però, meritava l'Intera posta. Ben sette occasioni all'attivo contro due del friulani testimoniano l'efficacia del contropiede granata. Quattro volte Schachner, che sul piano fisico è al massimo della forma, ha graziato Brini, ed una volta Dossena, Selvaggi e Galbiati, mentre Terraneo solo in due circostanze ha corso seri pericoli. C'è da dire che l'Udinese aveva schierato Zico in condizioni tutt'altro che ideali. La ''filippina'' aveva lasciato il segno sul fuoriclasse brasiliano che, con le gambe molli, non è mal riuscito a scrollarsi di dosso il concentratissimo Danova. Nella ripresa, per alcuni minuti, è arretrato, ma Zaccarelli ha saputo frenarne le iniziative. Non si può regalare uno Zico al Torino che aveva recuperato in extremis sia Dossena che Zaccarelll, convalescenti da infortuni. I due centrocampisti sono risultati tra i migliori in campo e non hanno risentito degli acciacchi. Il capitano ha dato un grosso contributo di esperienza e Dossena una spinta dinamica notevole. Anche Hernandez ha offerto un valido rendimento, sacrificandosi nel recuperi e nei collegamenti. Lo stesso Caso, schierato come ''tornante'' sulla destra, ha dato il suo apporto, specie dopo l'uscita di Tesser (vittima di una distorsione al ginocchio sinistro nello scontro con Hernandez) il quale aveva rappresentato per una ventina di minuti un'autentica spina nel fianco. Con efficacissimo gioco di rimessa, affidato a Schachner e Selvaggi, ben sostenuti da Dossena e Hernandez, il Torino ha tenuto in costante allarme l'Udinese. Il bravissimo Galbiati ha collaborato con Danova a neutralizzare Zico e ad impedire a Virdis di avvicinarsi troppo alla porta e, a sua volta, si è spinto in avanti con della retroguardia torinese. Il Torino avrebbe potuto infrangere il ''complesso trasferta'' ma, come si è detto, deve accontentarsi del pareggio. C'è però qualcosa di nuovo nella mentalità dei granata. Alla vigilia, Bersellini non aveva predicato invano dicendo che, anche se un punto gli stava bene, per conquistarlo bisognava giocare per vincere. Zico ha fornito un assist-gol a Virdis e solo su punizione ha fatto tremare (si fa per dire) il Torino, visto che ieri i suoi tiri piazzati erano, tutt'altro che micidiali. Solo In occasione di un calcio a due in area, il brasiliano ha piazzato un pallonetto a fil di traversa che Dossena, in barriera e quasi sulla linea di porta, ha alzato in corner di testa. Un Torino più consapevole, che basta un pizzico di precisione per diventare squadra-corsara capace di vincere anche lontano dal ''Comunale''. Ieri ha anche reclamato per un fallo di mano di Mlano che l'arbitro D'Elia ha ritenuto involontario. L'Udinese, con Zico sotto tono, senza Marchetti e con Tesser fuori causa dopo venturi minuti, ha attaccato caparbiamente ma non è riuscita a sfondare malgrado i lodevoli sforzi di Causio, Mauro, Virdis e Edinho. La sua folla, alla fine, l'ha fischiata ma avrebbe dovuto applaudire il Torino. Non è un momento particolarmente favorevole per l'Udinese, che va a corrente alternata dopo l'esaltante successo sulla Roma. Forse si pretende troppo da una squadra che ha del limiti, pur disponendo di un elemento del calibro di Zico. Se il ''carioca'' non è al meglio, vengono a galla. E' bene che i friulani stiano con i piedi a terra, senza inseguire sogni proibiti e accontentandosi di un campionato brillante, con qualche prospettiva magari di zona-Uefa. Solo ritrovando l'umiltà e giocando con realismo, potranno dare fastidio a qualsiasi avversario, compresa la Juventus che è in arrivo per domenica prossima. Contro i bianconeri torinesi l'Udinese non vince da ben ventidue anni. Sfaterà la tradizione? Nel frattempo ha già fatto crollare ogni record d'incasso (700 milioni, compresa la quota abbonamenti). Ma per fermare la capolista ci vorrà un'altra Udinese ed uno Zico al massimo.