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Comunale
30/09/1984
h.15.00
TORINO - NAPOLI 3-0 (1-0)
Torino
: Martina, Danova, Francini, Galbiati (all'81' Corradini), Junior, Ferri, Zaccarelli, Sclosa, Schachner, Dossena, Serena. A disposizione: Biasi, Beruatto, Caso, Comi. All.: Radice.
Napoli: Castellini, Boldini, Carannante (all'80' Napolitano), Celestini, Ferrario, De Vecchi, Bertoni D., Bagni, Caffarelli (al 46' Penzo), Maradona, Dal Fiume. A disposizione: Di Fusco, De Rosa G., Ferrara. All.: Marchesi.
Arbitro: Pieri di Genova.
Reti: Serena 1', 79', Francini 57'.
Spettatori: 51.743 di cui 11.484 abbonati e 40.259 paganti.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 1 ottobre 1984]
Tenendo fede alla linea di condotta che si è prefissato quest'anno, il comraendator Sergio Rossi ha assistito ieri alla partita fra Torino e Napoli. In tribuna d'onore non c'era l'avvocato Giovanni Agnelli, che all'ultimo momento aveva disertato l'appuntamento con Maradona. Sempre molto cauto, Rossi durante l'intervallo ha commentato: ''Sono arrivato un po' in ritardo e non ho visto il gol di Serena. Il Torino va forte, ma sarà meglio parlarne alla fine''. Quasi 60 mila spettatori: Rossi, da quando è presidente del Torino, non aveva mal avuto I'occasione di osservare lo stadio così gremito. Una considerazione piacevole per un dirigente che più di una volta ha lamentato la freddezza del tifosi. Ed ecco il commento di fine partita: ''Radice è grande, andiamo fin troppo bene''. Subito in vantaggio, i granata nella ripresa hanno battuto seccamente il Napoli. L'attaccante ha segnato dopo soli 39" su corner di Junior. Buon rientro di Galbiati, tattica azzeccata, marcature valide (qualche rudezza su Maradona) ma difesa partenopea troppo debole. Dossena (più mobile che in azzurro, ma ancora con larghi margini di progresso) a ridosso delle punte, Ferri mediano contro Bagni, Danova e Francini ottimi sulla coppia argentina Maradona-Daniel Bertoni, davanti un Serena efficacissimo negli affondo e negli spostamenti, uno Schachner vivo ma talvolta impreciso nel tocco. La rete a freddo di Serena, sempre magnifico sul palloni alti ma pronto anche a partecipare con frequenza alle manovre a terra, ha messo il Torino nella situazione che più gli è congeniale, quella di poter giocare di rimessa. E l'anello più efficace nel lavoro di raccordo e di spinta è stato sulla sinistra Claudio Sclosa. Da Como erano già arrivate garanzie sulla maturazione piena del giocatore: ieri Sclosa ha confermato di essere finalmente uomo da novanta minuti, combattivo, coraggioso, lucido nei suggerimenti. Il Napoli ha chiaramente facilitato il compito dell'avversario. Già, mostratasi debole a Verona (punita su calci piazzati, come ieri) la difesa azzurra non è migliorata, anzi. All'assenza del libero Marino (un infortunio dalla lunga convalescenza) che obbliga Marchesi ad improvvisare nel ruolo il lento De Vecchi, si è aggiunta quella di Bruscolotti per squalifica. Solo con il recupero dei due elementi il Napoli potrà mostrare la sua reale consistenza. Se si aggiunge che Penzo è tanto lento da essere stato escluso dalla formazione iniziale, che Bagni sta pagando il sommarsi delle fatiche e non si è mai fatto vedere se non per gratuiti isterismi, che Bertoni troppo isolato non trova sbocchi, hanno fatto la loro parte con onore solo Carannante e Celestini. Troppo poco per consentirealla squadra di contenere rivali partiti di slancio e andati subito a segno. Una rovesciata di Serena deviata in angolo affannosamente consentiva a Junior di calciare un angolo dalla sinistra. Battuta alta e forte, appena oltre il primo palo si avventava Serena che toccava di testa in rete, anticipando Castellini e gli altri difensori. Al 7' ed al 9', in risposta, Maradona incantava: prima un cross trovando spazio fra la linea di fondo e Danova (una prodezza, pur se Pieri vedeva la palla fuori), quindi un centro calibrato per Bertoni che schiacciava di testa addosso a Francini. Al quarto d'ora un momento di crisi per il Toro, propiziato da uno scatto di Celestini in fuori gioco. Martina tentava l'uscita disperata ma era scavalcato dal cross che Danova respingeva dì testa. Martina cercava di abbrancare la sfera ma era fuori area, la punzione veniva deviata da Galbiati in angolo, sul corner la palla veniva respinta oltre i 16 metri dove Ferrarlo batteva al rimbalzocentrando però Danova in pieno petto. Il Napoli e Maradona finivano lì. Il Torino controllava la partita con sempre maggiore sicurezza, Martina non aveva fastidi: Castellini era graziato due volte da Schachner, in ritardo su lanci profondi, due volte da Serena (Indugi nelle conclusioni), ma non da Francini che al 12' della ripresa schiacciava di testa un bel centro di Sclosa mandando la palla a carambolare contro il montante basso alla destra di Castellini. Duello in bravura fra Junior e Maradona sul calci di punizione (due palloni fuori di poco, addirittura sulla rete esterna quello dei granata), graziato Boldini da Pieri per un aggancio a Serena, poi il terzo gol. Sclosa dalla sinistra ''apriva'' per Dossena, pronto il lancio per Schachner che con uno scatto incisivo si faceva largo sulla destra per il cross. Al centro si avventava Serena toccando in rete: errore di destro, tocco coldestro, carambola e 3 a 0 con disperazione di Castellini, beffato.