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Friuli
07/10/1984
h.15.00
UDINESE - TORINO 0-1 (0-1)
Udinese
: Brini, Galparoli, Cattaneo, Rossi F., Edinho, De Agostini, Mauro (al 46' Montesano), Gerolin (al 70' Miano), Selvaggi, Criscimanni, Carnevale. A disposizione: Fiore, Papais, Billia. All.: Vinicio.
Torino: Martina, Danova, Francini, Galbiati, Junior (all'89' Beruatto), Ferri, Zaccarelli, Sclosa, Schachner (al 62' Pileggi), Dossena, Serena. A disposizione: Biasi, Caso, Comi. All.: Radice.
Arbitro: Redini di Pisa.
Reti: Serena 31'.
Spettatori: 32.069 di cui 22.884 abbonati e 9.185 paganti.
Note: Espulso il tecnico del Torino Radice al 50' per proteste, ammoniti Carnevale, Mauro, Serena, Dossena e Galbiati.
Cronaca
[Tratto da La Stampa dell' 8 ottobre 1984]
Un bel Torino, agile e intelligente, freddo come voleva Radice nel momento di affondare i colpi, è uscito dallo stadio di Udine con una vittoria assai più rotonda di quanto non lasci intendere il povero risultato. Il gol è stato segnato da Serena al 31', pallonetto di sinistro sull'uscita senza speranze di Brini, ma i granata avrebbero potuto arricchire il punteggio al 50', quando l'arbitro Redini, in giornata disastrosa, ha negato un nettissimo rigore per fallo di Edlnho sullo stesso Serena lanciato a rete e al 66', quando il brasiliano Junior, peraltro molto bravo, ha avuto un attimo di colpevole indugio regalando al portiere udinese un pallone che chiedeva soltanto di essere messo In rete. Poteva dunque essere un 3-0 tranquillo, perché l'Udinese senza Zico ha mostrato di sciogliersi come neve al sole davanti alle manovre, più precise e verticali del Torino, apparso solido e quadrato, deciso a ripetere l'incontro con il Napoli piuttosto che quello con la Cremonese. Questo chiedeva Radice, oltre alla vittoria naturalmente, e questo il Torino ha dato. Un bel colpo, per la classifica e per il morale: ora bisogna continuare sulla strada intrapresa, ma ci pare di poter affermare che il tecnico granata, dopo aver provato soluzioni diverse, sia riuscito ad allestire una squadra equilibrata nel reparti e molto compatta. L'Udinese non ha saputo ripetere sul suo terreno la bella prova di domenica scorsa a Verona. Sicuramente l'assenza di Zico si fa maggiormente sentire in casa, dove la squadra è chiamata all'attacco, ma la trasformazione dei friulani, in una sola settimana, è stata incredibile. In peggio, è ovvio, visto che in 90' di gioco il Torino ha corso soltanto un vero pericolo, all'80', quando un tiro di Edinho, per di più deviato, è stato respinto di testa sulla linea da Dossena. Per il resto, attacchi a testa bassa e confusione, tanta confusione: la difesa granata, ben protetta da uno splendido Galbiati, non ha davvero dovuto sudare molto per frenare gli attacchi dell'Udinese, Selvaggi non ha in pratica toccato palla, niente vendetta dell'ex, Carnevale ha scavallato a vuoto e Mauro, nervosissimo e già ammonito per una grave scorrettezza, è stato sostituito alla fine del primo tempo onde evitargli una espulsione quasi certa. Per la verità Mauro non è stato l'unico giocatore a per dere la testa, e le responsabilità purtroppo sono quasi tutte dell'arbitro Redini, che ha diretto rincontro in modo pessimo, inventando e negando falli, fischiando sovente a caso e guadagnandosi critiche da parte di entrambe le squadre. Redini ha ammonito cinque giocatori, Carnevale, Mauro, Serena (ingiustamente), Dossena e Galbiati, ed ha espulso Radice al 50', sull'episodio dell'evidente rigore negato per proteste troppo vivaci. L'allenatore granata, però, ha in pratica continuato a dirigere le operazioni: stava accanto alla rete di recinzione e mandava messaggi in campo attraverso il massaggiatore, fra i fischi del pubblico. Fra i granata, il migliore a parer nostro è stato Galbiati, che ha così chiuso alla grande, col fatti e non con le parole, la sua polemica con Radice. Il libero, a sua volta sostenuto dagli intelligenti rientri di Zaccarelli, ha sovente lasciato la sua area per dare appoggio al compagni di centrocampo. Sempre elegante, preciso, attento nella scelta del tempo. Gran parte del merito è suo, nel gol vincente del Torino. Galbiati ha interrotto con un bel tackle una manovra offensiva dell'Udinese ed è avanzato palla al piede. Poi, dalla sua tre quarti, ha lanciato a sorpresa Serena, scattato fra Cattaneo ed Edlnho. Cattaneo è troppo lento, Edinho non si spreca più di tanto, e cosi Serena è arrivato solo davanti a Brini e l'ha superato con un pallonetto beffardo. Insieme con Galbiati ci sono piaciuti, e parecchio. Junior, Ferri e Sclosa. Il brasiliano, assente Zico, non ha avuto alcun problema a vincere il suo duello con Edinho, anche perché in campo era il solo carioca a ballare davvero samba. Peccato per quel destro al 66', su tocco smarcante di Zaccarelli, Junior aveva il pallone sul sinistro, appena dentro l'area, ma invece di calciare ha preferito rientrare per poi colpire in pieno il portiere in uscita. Un minuto dopo, però, il brasiliano ha cercato di riscattarsi con un gran destro da fuori: Brini, nell'occasione, è stato bravissimo a deviare in angolo. Da parte loro, Ferri e Sclosa hanno corso e lottato con grande cuore, recuperando e giocando decine di utilissimi palloni. Sarebbe ingiusto, nel giorno della vittoria, tacere anche degli altri. Martina ha svolto il suo lavoro senza pecche, cosi come Danova, opposto ad uno spento Selvaggi, mentre Francini, Zaccarelli, Schachner, Dossena e Pileggi hanno fatto meglio, e di gran lunga, dei loro avversari diretti. Serena, Infine, ha segnato un bel gol ed è andato vicino al secondo, quando è stato messo a terra da Edinho; Redini non avrebbe dovuto avere esitazioni poiché si è trattato di uno sgambetto vero e proprio. Forse l'arbitro è stato tratto in inganno dal fatto che la scivolata di Edinho era iniziata fuori area, ma l'aggancio con il granata è poi avvenuto ben dentro i 16 metri.