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Comunale |
14/10/1984 |
h.14.30 |
TORINO - INTER 1-1 (0-1) Torino: Martina, Danova, Francini, Galbiati, Junior, Ferri I, Zaccarelli, Sclosa, Comi (all'81' Pileggi), Dossena, Serena. A disposizione: Biasi, Beruatto, Corradini, Caso. All.: Radice. Inter: Zenga, Bergomi, Baresi, Mandorlini, Collovati, Ferri II, Causio, Sabato, Altobelli, Brady (al 54' Pasinato), Rummenigge. A disposizione: Recchi, Bini, Marini G., Muraro C.. All.: Castagner. Arbitro: Ballerini di La Spezia. Reti: Bergomi 21' (I), Serena 56' (T). Spettatori: 50.487 di cui 11.542 abbonati e 38.945 paganti. Note: Ammoniti Sclosa, Mandorlini, Serena e Galbiati per gioco falloso. Cronaca [Tratto da La Stampa del 15 ottobre 1984] Bergomi ha pescato il jolly e Serena ha fatto pari e poker (di gol). E' finita, così, 1-1 tra Torino e Inter dopo una partita giocata a metà: prima dai nerazzurri (si fa per dire), poi dai granata. Una partita davvero strana, caotica soprattutto da parte della squadra di Radice nei 45' iniziali. Poco gioco, anzi non gioco, con molti errori che inceppavano l'azione già macchinosa. L'Inter, che temeva il Torino reduce dalle vittorie con Napoli e Udinese, appariva un po' più ordinata e sbagliava meno anche se proprio un errore di Sabato, che sciupava una palla-gol al 5' tirando in bocca a Martina da felice posizione, le negava momentaneamente di passare in vantaggio. Ma si notava una certa mollezza generale, forse dovuta al clima primaverile che imponeva ritmi bassi senza nulla togliere, tuttavia, all'agonismo. Anche l'Inter, però, incuteva rispetto al Torino che teneva Junior sacrificato su Brady e Ferri su Causio. A centrocampo, la manovra era affidata a Dossena, contrastato da Mandorlini, che si alternava sull'out destro con Zaccarelli, mentre sul settore sinistro operava Sclosa frenato da Sabato. Benché Zaccarelli si smarcasse sovente, sfuggendo a Baresi, veniva quasi sempre ignorato dai compagni. Correre a vuoto costa fatica ma Zaccarelli, nonostante l'età non più verde, ha dimostrato d'avere fondo giacché anche nella ripresa ha continuato a pedalare. Serena e Comi (generoso sostituto dell'influenzato Schachner) braccati da Collovati, fischiato dalla folla per il suo no al Torino, e Ferri, non ricevevano rifornimenti decenti, né lanci profondi e tanto meno i cross. Un po' per mira difettosa (vero Sclosa e Dossena?), un po' perché non venivano adeguatamente sfruttate le fascie laterali. Brady, che cerca e sa qualcosa la miglior condizione, cammina e rallenta il gioco. Anche Rummenigge, che Danova ha stoppato validamente ricorrendo tavolta al trucchi del mestiere più che alle maniere rudi, e Altobelli, cui Francini ha concesso niente, erano in attesa di palloni che non arrivavano, neppure dal piede di Causio ben controllato da Giacomo Ferri. In questo quadro grigio, all'improvviso la folgore di Bergomi (22'). Il libero s'era già avventurato in avanti un paio di volte, senza trovare opposizione. Ci ha riprovato la terza ed è stato fortunato, Dopo uno slalom fra avversari immobili come paline, a 25 metri dalla porta, ha sferrato di controbalzo un gran destro la cui traiettoria a parabola si è conclusa nel sette sulla destra di Martina rimasto impietrito, colpevolmente, a guardare, sulla linea dell'area piccola. Un tiraccio della domenica per Bergomi che non segnava da un anno e nove mesi in campionato. E su quel gol bello ma casuale, l'Inter s'è impigrita al sole del Comunale, forse convinta di non avere più problemi (dimenticando i suoi a centrocampo) contro un Torino che remava controcorrente. Alla mezz'ora Junior, imbeccato da Galbiati, sparava a fil di traversa, poi c'era una spinta sospetta su Comi in area del Ferri interista sulla quale l'incerto Ballerini sorvolava (32'). L'arbitro ammoniva Sclosa per un fallaccio su Baresi. Solo sul finire del tempo, su cross dal fondo di Dossena (l'unica cosa bella del nazionale), Serena schiacciava di testa e Zenga gli negava il pareggio con una pronta deviazione. Era un campanello d'allarme ma gli interisti non lo sentivano. E Radice, che conosceva bene la sua ex squadra, nella ripresa riusciva finalmente a sistemare meglio i granata, sganciando Junior dalla marcatura fissa su Brady (sostituito al 55' con Pasinato) per consentirgli di spaziare a destra, a sinistra o sul centro. E proprio dal brasiliano scaturiva l'1-1 al 57'. Junior serviva Ferri che toccava a Serena. Il bomber, scarto dell'Inter, approfittando del lento recupero di Collovati e Bergomi, di sinistro infilava Zenga con un tiro basso e angolato. La prodezza-vendetta di Serena, che si aggiunge a quella di Udine ed ai due gol con il Napoli a conferma che è un acquisto indovinato, liberava il Torino dall'incubo della prima sconfitta casalinga. Le notizie provenienti da Verona caricavano la folla che incitava i granata, ma il Torino subiva la reazione dell'Inter. Ammonizioni per Mandorlini, Serena e Galbiati e prima conclusione (67') di Rummenigge: Martina bloccava accanto al palo. Il fuoriclasse tedesco, malgrado le briglie di Danova riusciva ancora a rendersi pericoloso al 71', girando di testa di un soffio a lato, sull'esterno rete. Poi Serena lo imitava al 78'. Erano gli ultimi brividi (a parte un fallo in area di Sabato su Dossena al 72' che compensava un intervento poco ortodosso di Galbiati su Altobelli al 37') di un incontro senza grosse emozioni e dal risultato equo. |
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