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Comunale
21/10/1984
h.14.30
TORINO - LAZIO 1-0 (1-0)
Torino
: Martina, Danova, Francini, Galbiati, Junior, Ferri (al 71' Comi), Zaccarelli, Sclosa, Schachner, Dossena, Serena. A disposizione: Biasi, Beruatto, Pileggi, Caso. All.: Radice.
Lazio: Orsi, Calisti, Vianello, Filisetti, Podavini, Storgato, D'Amico (al 46' Fonte, al 78' Garlini), Manfredonia, Giordano B., Laudrup, Torrisi. A disposizione: Cacciatori, Spinozzi, Marini. All.: Lorenzo.
Arbitro: Pieri di Genova.
Reti: Junior 77' rig.
Spettatori: 26.706 di cui 11.549 abbonati e 15.157 paganti.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 22 ottobre 1984]
Il portiere Orsi, ripreso ufficialmente dall'arbitro perché perdeva tempo sulle rimesse, una volta incassato il gol si è esibito in un palo di scatti da centometrista per recuperare il pallone dietro la sua porta. Adesso aveva fretta, così va il calcio, ed il pubblico fischiava come cento locomotive. Intanto Pieri, piuttosto incerto, ripetiamo, applicava il regolamento in maniera del tutto personale e fermava un'azione granata per un fuorigioco (sic!) su rimessa laterale. Che il Torino abbia meritato la vittoria, nessun dubbio. Al contrarlo il punteggio avrebbe potuto essere ben più rotondo se i granata avessero avuto una mira migliore, o se preferite un pizzico di fortuna in più. Serena, senza esclusione di colpi. Lorenzo, dopo aver parlato di calcio offensivo e simili amenità, ha badato soprattutto a schierare i suol uomini in fitta barriera, primo non prenderle. E se la Lazio In avvio ha tentato qualcosa, poco ma almeno ci ha provato, nella ripresa abbiamo assistito ad un puro e continuo assalto granata. Non solo, ma via via che gli ospiti arretravano le loro linee, aumentavano In proporzione gli Interventi fallosi. Sul taccuino dell'arbitro finivano i nomi di Orsi, Manfredonia, Podavini e Torrisi, sicché al 66', quando Manfredonia atterrava Zaccarelll con uno sgambetto maligno, Pieri estraeva prima il cartellino giallo e poi quello rosso, somma di ammonizioni ed espulsione, Lazio in dieci a difendere il fortino sotto assedio. Sullo 0-0 a traversa di Serena bravo e pungente, ha colpite un palo e una traversa, al 18' su punizione di Junior e al 56' su centro di Schachner, sempre di testa, ed il numero delle ghiotte occasioni granata è cresciuto nella ripresa quando la squadra ha scelto senza troppi rischi, vista l'assoluta dedizione della Lazio alla difesa, la strada dell'assedio. Tanto per dare un'idea, offriamo ai lettori una sintesi delle azioni da gol del Torino. Al 7' Orsi ha parato una bella punizione di Junior, al 18' Serena ha colpito il palo, al 26' Dossena ha Impegnato il portiere della Lazio con un destro al volo su tocco di testa di Serena, al 41' Schachner servito da Junior è finito a terra In area a contatto con Podavini ed è stato punito per simulazione, aveva spinto lui l'avversario e non viceversa. La Lazio, nel frattempo, aveva offerto un solo brivido al 34', sinistro di Laudrup respinto col piedi da Martina dopo dribbling e rimpallo. Ripresa, proseguiamo col taccuino. Al 47' azione Franclnl- Dossena-Schachner e cross anziché tiro, al 48' centro di Gelosa e destro al volo di Schachner a lato, al 56' traversa di Serena, al 62' lancio di Junior, bel lavoro di Schachner e tiro-cross alzato pericolosamente In angolo da Filisettl, al 63' angolo di Sclosa, testa di Serena e deviazione In tuffo di Torrlsi, al 64' destro di Schachner deviato, al 71' ancora Schachner al tiro e bella parata di Orsi, al 78' rigore vincente di Junior. Una lunga serie di occasioni granata, due soli tentativi della Lazio, contropiede al 65' e destro a lato di Calisti su tocco di Laudrup, sinistro di Carlini sull'esterno della rete all'88'. L'espulsione di Manfredonia al 66' ha certamente splanato la strada al Torino, che al 71' ha cambiato Ferri con Comi trasformando l'assedio In assalto. C'è da dire, onestamente, che i granata in superiorità numerica hanno fatto un po' di confusione. Invece di preparare l'azione, di manovrare con calma, talora si sono buttati in avanti alla cicca. Ma bisognava capirli, i ragazzi di Radice. Volevano la vittoria a tutti i costi, dopo tanto attacco e sofferenza, volevano il secondo posto in classifica. Ed è difficile comandare al cuore di fermarsi, specie per quelli del Torino.