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Marassi |
28/10/1984 |
h.14.30 |
SAMPDORIA - TORINO 2-2 (1-2) Sampdoria: Bordon, Mannini, Galia (al 51' Vialli), Pari F., Vierchowood, Renica, Scanziani, Souness, Francis, Beccalossi (al 46' Salsano), Mancini. A disposizione: Bocchino, Pellegrini, Casagrande. All.: Bersellini. Torino: Martina, Danova, Francini, Galbiati, Junior, Ferri, Zaccarelli, Sclosa, Schachner (al 60' Corradini), Dossena, Serena (all'85' Comi). A disposizione: Biasi, Beruatto, Pileggi. All.: Radice. Arbitro: Paparesta di Bari. Reti: Galbiati 13' (T), Souness 20' (S), Junior 28' (T), Francis 89' (S). Spettatori: 36.231 di cui 10.314 abbonati e 25.917 paganti. Note: Al 53' Martina para un calcio di rigore a Souness. Ammoniti Sclosa, Ferri e Renica. Cronaca [Tratto da La Stampa del 29 ottobre 1984] Il Torino alla fine sciupa tutto. Ispirato da Junior, migliore in campo e vincitore del duello con Souness e trascinato da un Dossena impeccabile, da Zaccarelli e Sclosa volitivi e precisi a presidio delle fasce laterali, da un Ferri pugnace che annullava Beccalossi, con la difesa puntellata (Danova su Mancini e Francini su Francis) e da un Galbiati sempre pronto a sostenere l'attacco. Proprio da un raid di Galbiati, il Torino si portava in vantaggio dopo che il montante aveva salvato l'emozionato Martina (4') su Incornata di Mancini e l'Incrocio del pali (10') aveva respinto al posto di Bordon una folgore di destro di Sclosa. Al 13' il primo gol. Dossena impostava per Junior, velo di Schachner, palla a Zaccarelli e assist per Galbiati che, pur avendo percorso sessanta metri, trovava la forza e la freddezza di piazzare di interno destro, alle spalle di Bordon. Bel gol, magnifica azione, la Sampdoria appariva tramortita. Non Souness il guerriero, che al ventesimo, complice Martina, rimetteva tutto in discussione. Un suo destro, non fortissimo, dal limite, con pallone che rimbalzava sulla linea dell'area di porta ingannava Martina. La partita, vibrante, non poteva esaurirsi sull'1-1 fra due compagini che volevano vincere sviluppando un ritmo elevatissimo e giocate veloci e ficcanti. Francis peccava di egoismo al 22' non servendo lo smarcato Renica ed era il Torino a segnare. Junior, dal vertice sinistro dell'area, pennellava una parabola che si insaccava poco sotto la confluenza del pali, assolutamente imprendibile per Bordon. Un capolavoro balistico, quello del brasiliano, degno di Zico. Il Torino diventava padrone del gioco e al 38' costruiva una grossa occasione: Schachner, ad un metro dal palo, sciupava, incredibilmente, il ''matchball''. Poi al 43' andava al bersaglio, deviando di pugno alla Piola, un cross di Galbiati: Paparesta non se ne accorgeva e indicava il centrocampo ma poi su segnalazione del guardalinee annullava, giustamente. Nella ripresa, Bersellini presentava il ''peperino'' Saisano al posto dell'evanescente Beccalossi (che non riesce a disputare una partita Intera), poi al 51' inseriva Vialli per Galia tentando il tutto per tutto con tre punte. Il Torino, che aveva speso molto, subiva e al 52' Zaccarelli intercettava, cadendo, con il braccio un cross di Vialli. Per l'arbitro non era penalty. Lo assegnava invece un minuto dopo per un ''tackle'' di Junior che incocciava la gamba del furbissimo Francis. E Martina riscattava ampiamente l'errore su Souness negandogli con una gran parata il 2-2 dal dischetto come il fiorentino Galli. Radice allora toglieva Schachner inserendo Corradini (su Vialli) e Martina salvava momentaneamente il risultato prima su Salsano e poi su Francis. L'atmosfera si surriscaldava un po' e venivano ammoniti Sclosa, Ferri e Renica (che rischia la squalifica). Su ennesimo suggerimento di Junior, di rimessa Serena per poco non beffava Bordon che, tradito da un rlmbalzo deviava sul palo (77'). C'era un brivido anche per Martina che per un soffio non favoriva l'autorete di Corradini. Il portiere deviava miracolosamente una punizione di Francis, ma capitolava, incolpevole, all'89'. Ma se una squadra deve recriminare sul mancato successo, questa è il Torino che meritava qualcosa di più. Ma per essere squadrone vero, come giustamente diceva Radice alla viglila, bisogna saper anche diventare calcolatori. Il Torino ha tante altre qualità, non questa. Non ancora, Proprio da un disimpegno errato nella trequarti di campo sampdoriana di Zaccarelli, che non manca certo d'esperienza, destinato a Ferri che gli dava di spalle, il passaggio veniva intercettato e scattava il contropiede del pareggio. Francis serviva Mancini che smistava su Renica. Con il petto (i granata dicono con il braccio), Renica forniva l'assist per Francis che scaricava di destro tutta la sua rabbia nell'angolo, lontano dalla portata di Martina. Bersellini correva verso l'asso inglese per abbracciarlo: l'ex trainer granata ne aveva ben donde dopo la grande paura. Il gol lo liberava dall'incubo della prima sconfitta casalinga, la seconda consecutiva dopo il capitombolo di Udine, che avrebbe ridimensionato le ambizioni di una Sampdoria che, viceversa, ha i mezzi per aspirare alla zona Uefa. Mezzi che possiede anche il Torino, sebbene ieri abbia fatto una sorta di ''harakiri'', dopo un grande primo tempo, in cui per 7' aveva toccato, in condominio con il Verona, il lussuoso attico della prima in classifica. Ma restano quei 45' favolosiche hanno fatto sognare i tifosi assiepati in gradinata Nord, che si spellavano le mani di fronte al gioco spumeggiante del loro Torino. |
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