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Comunale |
16/12/1984 |
h.14.30 |
TORINO - COMO 3-1 (1-1) Torino: Martina, Danova, Francini, Galbiati, Junior, Ferri (al 60' Beruatto), Zaccarelli, Sclosa, Schachner, Dossena, Serena. A disposizione: Copparoni, Pileggi, Caso, Comi. All.: Radice. Como: Giuliani, Tempestilli, Ottoni, Centi, Guerrini, Bruno P., Müller, Notaristefano (al 57' Todesco), Morbiducci (al 73' Butti), Matteoli, Fusi. A disposizione: Della Corna, Favaro A., De Marchi. All.: Bianchi. Arbitro: Lombardo di Marsala. Reti: Serena 16' (T), Aut.Junior 26' (C), Dossena 46' (T), Zaccarelli 57' (T). Spettatori: 25.913 di cui 11.549 abbonati e 14.364 paganti. Note: Ammoniti Zaccarelli per proteste, Ferri e Bruno per reciproche scorrettezze. Cronaca [Tratto da La Stampa del 17 dicembre 1984] Il Torino in grigio, come il cielo plumbeo die gravava sul Comunale, ha sofferto e vinto sul Como con un punteggio (3-1) che forse va al di la dei suoi meriti anche se il risultato è legittimo. Come Radice temeva, la sosta ha tolto un po' di smalto ai granata, determinando una caduta di tensione agonistica e di ritmo contro una delle squadre più ostiche sia sul piano tattico che per determinazione e grinta. Con un pizzico di fortuna, che non guasta mai, dopo aver chiuso in parità il primo tempo (botta di Serena e risposta di.. Junior che ha deviato la punizione di Matteoli, trasformandola in autorete), il Torino ha piazzato l'uno-due decisivo prima con Dossena in apertura di ripresa e poi con Zaccarelli che ha visto tradurre in gol un suo innocuo cross da un'incredibile papera di Giuliani. E' stata una partita a colpi di pressing, molto equilibrata che ha visto il Como arrendersi soltanto al fischio finale del mediocre arbitro siciliano Lombardo (che ha negato almeno un rigore ai granata per due interventi sospetti di Guerrini ai danni di Serena e uno di Tempestilli su Dossena), anche se i due gol di scarto rendevano ormai impossibile una rimonta. Bianchi, come Radice, ha inculcato liei suoi uomini il senso del gioco collettivo e della lotta. Dopo essersi rifugiato nella pretattica alla vigilia, l'allenatore comasco, ha scoperto due carte a sorpresa: Morbiducci anziché Todesco e Notaristefano, per la prima volta titolare di partenza dopo due spezzoni, in luogo di Butti. Una sola punta. Morbiducci, sostenuta da Hansi Muller, che rientrava in campionato dopo 84 giorni, animato da feroce volontà di dimostrare che non è giocatore da Croce Rossa, come l'hanno definito i maligni per la serie di guai fisici che hanno accompagnato le sue due stagioni e mezza in Italia. Inizialmente il tedesco era controllato da Ferri, poi è stato preso definitivamente in consegna da Francini. A Ferri, un po' arrugginito dopo lo stop per lo stiramento, è toccato Matteoli. Regista e capitano del Como, un cliente scomodo. Muller e Matteoli creavano qualche problema al centrocampo granata, meno brillante che nelle precedenti partite. Come Ferri, anche Sclosa, alle prese con il litigioso Bruno, non appariva lucidissimo e. commetteva qualche errore. Junior, talvolta obbligato a strafare di contraggenio per sbrogliare situazioni complicate, lui che è un esempio di semplicità ed altruismo, ha puntellato il reparto mediano con la collaborazione del bravo Dossena (ancora una volta autore di un gol determinante dopo la doppietta di Avellino) e di Zaccarelli. Non sempre, però, c'e stato filtro adeguato ed il pacchetto difensivo ha fatto qualche concessione di troppo al contropiede del Como che, viceversa, non offriva quasi mai il fianco al gioco di rimessa del Torino, vuoi per la rapidità di rinserrare le fila, vuol per la giornata poco ispirata di Schachner e per la mossa attuata da Bianchi di spostare, sull'1-0, Guerrini da libero a stopper su Serena, contro il quale Ottoni era in difficoltà sui palloni alti, arretrando Fusi alle spalle della retroguardia. Proprio di testa, Serena era andato a bersaglio al 16'. Dossena batteva una punizione laterale per Junior che indirizzava sotto porta un lungo e preciso lancio: Serena incornava piegando le mani a Giuliani. Era il sesto gol per il bomber granata. Neppure il tempo di gioire e Danova procurava un brivido con un passaggio indietro per Martina che non se l'aspettava: lo stopper rimediava in angolo. Il pareggio arrivava al 27'. Punizione per il Como per un discutibile fallo di Danova su Morbiducci: la fucilata di Matteoli incocciava il fianco di Junior, in barriera, e spiazzava l'incolpevole Martina. Tutto da rifare. Al 29' Serena, chiuso In sandwich, da Guerrini e Tempestilli, reclamava il penalty. Lombardo ammoniva Zaccarelli per proteste. Poi Junior dava lezione di fair play soccorrendo l'infortunato Bruno, un episodio da libro cuore nel contesto di una gara piuttosto aspra. Il tempo si chiudeva con un altro rigore invocato da Dossena, per una trattenuta di Tempestilli. Dossena si rifaceva dopo appena 12" dall'inizio della ripresa con il raddoppio. Serena, da fondo campo, crossava, velo di Schachner e botta vincente, ravvicinata, di Dossena. Era la svolta. Il Como, però, non ci stava a perdere. Ferri e Bruno altercavano e venivano ammoniti. Poi Bianchi inseriva Todesco, seconda punta, al posto di Notaristefano. Ma Giuliani faceva la frittata al 58' propiziando il terzo gol, quello della sicurezza, di Zaccarelli. Il resto non contava più. |
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