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Del Duca
20/01/1985
h.14.30
ASCOLI - TORINO 2-2 (1-0)
Ascoli
: Corti, Schiavi (al 31' Citterio), Dell'Oglio, Perrone, Bogoni (al 47' Menichini), Nicolini, Vincenzi, Iachini, Cantarutti, Dirceu, Agostini D. A disposizione: Muraro, Marchetti, Alesi. All.: Colautti e Boskov.
Torino: Martina, Danova, Corradini, Galbiati, Junior, Ferri, Zaccarelli (al 54' Schachner), Sclosa, Comi, Dossena, Pileggi. A disposizione: Copparoni, Beruatto, Caso, Mariani P. All.: Radice.
Arbitro: Lanese di Messina.
Reti: Cantarutti 35' (A), Schachner 62' (T), Dirceu 67' (A), Sclosa 75' (T).
Spettatori: 16.184 di cui 7.668 abbonati e 8.516 paganti.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 21 gennaio 1985]
Costretto sempre ad inseguire, sovente con affanno e raramente con lucidità, almeno in paragone ad un recente passato, il Torino è riuscito a salvare la pelle in quel di Ascoli e ad iniziare con un bel punto prezioso il girone di ritorno di un campionato che si fa sempre più complicato e difficile. Cosi voleva Radice e cosi è stato, in fondo la trasferta marchigiana della squadra granata si è risolta con un po' di paura ma con il conforto del risultato, condizione prima per muovere la classifica e riprendere seppur faticosamente la scalata al vertice. Ci sono ovviamente delle attenuanti, per questo Torino non proprio esaltante. Mancavano Serena e Francini, fermi per infortunio, e la scelta di giocare con una sola punta ha di fatto un poco sconvolto lo schema tattico granata, che si sa è bello e pungente quando è votato all'attacco. Ma Radice voleva il pari e va capito, specie se si considera che l'assenza di Serena, in area avversaria, toglieva a priori alla squadra gran parte delle sue potenzialità offensive. Il tecnico granata, alla vigilia, aveva lasciato capire le sue intenzioni, tuttavia c'è stata una sorpresa, quando l'altoparlante ha annunciato le formazioni: in campo Comi e non Schachner, colpevole certo di una lunga serie di gol falliti ma sacrificato al giovane compagno soprattutto per la sua minor attitudine alla stretta manovra corale. Lo schema granata, infatti, prevedeva l'attacco collettivo piuttosto che il contropiede, anche se la bella prova dell'Ascoli ha impedito agli avversari di imporre il loro gioco. L'Ascoli ha impostato la sua partita sulla rapidità e per larghi tratti ha dominato. Ma evidentemente la fortuna, di questi tempi, non è amica dei marchigiani, che hanno segnato due gol. Colpito due traverse ed un palo e malgrado tutto non sono riusciti ad ottenere la prima vittoria di questo soffertissimo campionato. L'Ascoli ha colpito tre volte i pali della porta del Torino, al 7' con un destro da fuori di Agostini deviato d'istinto da Martina, al 64' con un gran sinistro di Dirceu dal limite e al 68' con una mezza rovesciata di Vincenzi. Non solo, l'Ascoli ha dovuto cambiare due uomini per infortunio. Schiavi e Bogoni. Pensiamo che questo possa bastare per spiegare a sufficienza le sfortune dei marchigiani. E il Torino? Non crediamo di scoprire la luna se affermiamo che la squadra granata sta vivendo momenti di appannamento e problemi, non tutti giustificabili con le assenze di Serena e Francini. I granata appaiono a tratti ingenui in difesa, lenti a centrocampo e pesanti in attacco, questione di uomini in non perfette condizioni di forma, a cominciare da Martina, molto alterno, per finire a Junior e Dossena, i due fari, ieri per la verità incapaci di regalare luce vera. Questo per quanto riguarda l'aspetto tecnico di una partita più emozionante che bella, più ricca di tensione che non di gioco. Va comunque sottolineato ancora una volta lo spirito di reazione del Torino, caparbio nell'inseguire il risultato e disposto a usar la spada Invece del fioretto, tutte qualità che garantiscono la pronta riscossa. Nel primo tempo, dopo il tiro di Agostini deviato contro la traversa da Martina, il Torino ha avuto la sua occasione al 26' ma è stato molto bravo Corti ad opporsi al destro di Pileggi liberato in area da un tocco di Galbiati fintato da Comi. Quando sembrava che il Torino avesse preso le misure all'avversario partito di slancio, ecco il primo gol dell'Ascoli al 35'. La difesa granata ha liberato l'area, Junior ha avuto un indugio, Vincenzi ha servito Dirceu ed il brasiliano, miglior uomo in campo, ha sparato di destro sullo spigolo della traversa: sul pallone si è avventato Cantarutti che di testa, in tuffo, ha messo in rete anticipando Corradini. Bravissimo nell'occasione Dirceu, cresciuto ancora di più nella ripresa quando il Torino (grave errore, secondo no incorreggibili noi) lo ha lasciato In pratica libero da marcatura. Nella ripresa, dopo aver mandato in campo Schachner al posto di Zaccarelli, il Torino è arrivato al pareggio al 61'. Angolo di Junior, battuto di sinistro, stacco in area di Corradini e deviazione volante di testa di Schachner, tornato cosi all'antico e quasi dimenticato mestiere del gol. In precedenza (50' e 51') i granata avevano mostrato di voler stringere i tempi. Prima Zaccarelli, poi Comi avevano chiamato Corti a due splendide parate. Pareva tutto finito, e invece la partita doveva ancora offrire le sue emozioni più grosse. Traversa di Dirceu al 64', favoloso bis vincente del brasiliano al 67', destro da fuori che si è infilato dopo aver toccato la parte Inferiore della traversa: il tiro era forte ma centrale, Martina forse coperto non ha neppure accennato alla parata. Due a uno, ancora un palo per l'Ascoli al 68' (Vincenzi), secondo e definitivo pareggio del Torino, autore al 75' Sclosa, a nostro avviso il migliore del Torino. Corradini ha toccato per Ferri, il quale ha pescato Sclosa liberissimo sulla destra: stop e sinistro nell'angolo basso, e il Torino tutto ha tirato un lungo sospiro di sollievo.