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Friuli
08/09/1985
h.16.00
UDINESE - TORINO 0-0
Udinese
: Brini, Galparoli, Baroni, Storgato, Edinho, De Agostini, Chierico, Colombo A., Carnevale I, Miano, Criscimanni. A disposizione: Abate, Corino, Susic, Pasa, Gregoric. All.: Vinicio.
Torino: Martina, Corradini, Francini, Zaccarelli, Junior, Beruatto, Pileggi, Sabato, Schachner, Dossena, Comi. A disposizione: Copparoni, Ferri I, Cravero, Pusceddu, Rossi E. All.: Radice.
Arbitro: D'Elia di Salerno.
Reti: -
Spettatori: 31.696 di cui 12.629 paganti e 19.067 abbonati.
Note: Ammoniti Beruatto e Chierico.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 9 settembre 1985]
Si rivede in tv e non sa darsi pace. Nella sala stampa dello stadio friulano mandano in onda impietosamente a più riprese la registrazione dell'azione incriminata: il passaggio di Junior a Dossena, la splendida azione del centrocampista, il passaggio a Schachner ed il clamoroso errore dell'austriaco che, a 12' dalla fine, ha gettato al vento una clamorosa occasione da gol, la più clamorosa di tutta la partita, che avrebbe potuto regalare al Torino un successo meritato. L'Austria è solo ad un passo da Udine. Qui dicono che tra austriaci e friulani c'è stata sempre grande solidarietà, anche nella tragica occasione del terremoto. Schachner quindi non ha voluto dare un dispiacere all'Udinese? Ipotesi suggestiva ma ovviamente improbabile. Purtroppo il centravanti non è nuovo ad errori cosi clamorosi ed anche questa volta diventa difficile assolverlo. Diciamo che anche lui è ancora in fase di rodaggio. I compagni subito e dopo che aveva sbagliato il gol partita l'hanno rincuorato. Lo racconta Schachner: ''Mi hanno detto di non demoralizzarmi, di farmi coraggio perché domenica prossima mi rifarò di sicuro. Io li ringrazio, ma resta la rabbia per aver gettato al vento due punti sacrosanti. Certo Brini è stato molto bravo, perché ha capito che Dossena non avrebbe tirato, ma avrebbe passato a me e si è spostato dalla mia parte, uscendomi incontro e chiudendomi In parte lo specchio della porta. Io ho colpito il pallone di piatto, sicuro di non poter sbagliare, ed è stata proprio questa mia eccessiva sicurezza a giocarmi un brutto scherzo. Non voglio cercare troppe attenuanti, ma rivedendo l'azione mi rendo conto che non era poi un gol facilissimo da fare''. Esattamente 7' prima sempre Schachner non era riuscito a deviare in rete da due passi. Ma in questo caso l'austriaco ha un'attenuante: ''Io sul pallone sono arrivato in ritardo e per giunta sono pure scivolato, ma l'arbitro aveva già fischiato un fuorigioco di Pileggi, quindi il mio gol sarebbe stato Inutile. In ogni caso sia nella prima che nella seconda occasione, c'è ia conferma che devo migliorare ancora''. Già al 71' Schachner, su tiro-cross radente di Pileggi, aveva dirottato fuori di sinistro, da due passi, una ghiotta occasione, con l'attenuante di essere arrivato in spaccata su un pallone non facilmente domabile. Comunque l'arbitro gli avrebbe annullato il punto per fuorigioco, rilevato dal guardalinee. Il Torino ha anche all'attivo un palo, colpito su punizione da Junior, con la complicità di una deviazione di Colombo in barriera (60'), una bomba del brasiliano (il migliore in campo malgrado la caviglia destra convalescente da leggera distorsione) parata da Brini che aveva già negato il gol a Dossena (28'). Tutto sommato il pareggio è giusto. Se Schachner avesse segnato, sarebbe stata una punizione troppo severa nel riguardi dell'Udinese che, pur senza strafare, aveva creato, specie nel primo tempo, alcuni pericoli per il bravo Martina, con Colombo (due volte), Miano e De Agostini. Soprattutto al 39' il portiere aveva rischiato di capitolare. Beruatto e Corradini si erano scontrati nella trequarti di campo friulana. Chierico ne approfittava per lanciare Criscimanni che, in dribbling, saltava due avversari poi, grazie a un rimpallo, apriva sul destro di Colombo, smarcato appena dentro l'area. Colombo tardava un attimo poi tirava, ma sulla traiettoria si portava Sabato che provvidenzialmente deviava in corner. E' stata la più grossa opportunità per l'Udinese di sbloccare il risultato di una partita sostanzialmente equilibrata che, per lunghi tratti, ha un po' tradito le aspettative del pubblico. L'Udinese era reduce dalla cinquina-record di vittorie in Coppa Italia e il Torino aveva l'etichetta di vicecamplone d'Italia. Una forma ancora imperfetta e una certa paura di iniziare il campionato con una sconfitta inducevano Udinese e Torino a badare soprattutto a neutralizzare il gioco e a cercare di colpire di rimessa più che ad attaccare In massa. Il gioco a volte ristagnava, con Improvvise, rabbiose folate. Le marcature erano molto attente e numerosi i falli. L'ottimo D'Ella aveva spesso il fischietto In bocca anche se non c'è stata cattiveria e solo due volte ha dovuto estrarre il cartellino giallo per ammonire Beruatto (36') e Chierico (51'). Sia l'Udinese che il Torino hanno reclamato per interventi sospetti di Baroni su Comi (66') e di Sabato su De Agostini (69'), ma D'Elia ha visto giusto negando la massima punizione anche se il pubblico gli ha addirittura gridato ''Venduto, venduto''. Ma a chi? Non era facile dirigere questa partita e l'arbitro salernitano è apparso più in forma di qualche giocatore: anche i suol guardalinee Pezzella e Tarullo meritano una citazione. Il Torino era partito abbottonato, ma non ha mai rinunciato a vincere pur aspettando il momento propizio per colpire di rimessa. Francini ha neutralizzato Carnevale, mentre Corradinl ha dato il meglio di se stesso quando è passato su Chierico cedendo Miano a Sabato. L'ex interista, un po' in ritardo di preparazione, è cresciuto alla distanza, come Dossena che, nel primo tempo, aveva francamente deluso sotto gli occhi di Bearzot,' ma che, fornendo la splendida palla-gol a Schachner e altri spunti di rilievo, s'è poi riscattato. In avanti avevano vita difficile sia Comi che Schachner. L'erede di Serena era braccato dall'esordiente Baroni (un ventiduenne promosso titolare da Vinicio per la sua grinta) e Schachner scavallava in lungo e in largo, mettendo alla frusta tanto Galparoli che Edinho. A centrocampo, dove lavoravano con profitto Junior e Pileggi, grande ammucchiata ed azioni continuamente spezzettate. L'Udinese, con Storgato al posto del regista Tagliaferri, infortunato, e senza Barbadillo che sarà pronto probabilmente domenica prossima all'Olimpico I con la Roma, mancava d'inventiva.