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Comunale
29/09/1985
h.15.00
TORINO - SAMPDORIA 1-0 (0-0)
Torino
: Martina, Corradini, Rossi E., Zaccarelli, Junior, Ferri I, Pileggi, Sabato, Schachner (all'81' Beruatto), Dossena, Comi. A disposizione: Copparoni, Cravero, Osio, Pusceddu. All.: Radice.
Sampdoria: Bordon, Mannini, Galia, Pari, Paganin I (al 68' Lorenzo), Pellegrini I, Scanziani, Souness, Mancini (al 57' Francis), Matteoli, Vialli. A disposizione: Bocchino, Aselli, Salsano. All.: Bersellini.
Arbitro: Bergamo di Livorno.
Reti: Junior 64' rig.
Spettatori: 32.459 di cui 21.534 paganti e 10.925 abbonati (dato non definitivo).
Note: Espulso il tecnico della Sampdoria Bersellini al 71' per proteste, ammoniti Mannini, Ferri e Comi.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 30 settembre 1985]
Un rigore discusso, trasformato da Junior al 64', ha dato al Torino la vittoria più sofferta, anche se meritata ai punti, sulla Sampdoria che ha incassato la terza sconfitta consecutiva esterna ed è penultima a quota 2 in compagnia di Avellino, Lecce e Atalanta: Per i granata, secondi alla pari con Napoli, Milan e Fiorentina, una grossa carica in vista di mercoledì ad Atene dove li attende un'altra durissima battaglia e ci vorranno nervi saldi per non cadere nelle provocazioni e un arbitro di polso per frenare l'agonismo del greci del Panathinalkos. L'avrà monsieur Vautrot? Anche quella di ieri era una gara molto difficile da dirigere e l'esperto Bergamo ha avuto le sue gatte da pelare per evitare che degenerasse. Dopo aver ammonito Mannini, Ferri e Comi, ha espulso Bersellini che aveva proter stato platealmente per un gran gol di Galla annullato per un precedente fallo di Lorenzo su Rossi (71'). Bersellini si era già arrabbiato per il rigore decisivo apparso meno netto di altri precedenti episodi sospetti. Bergamo aveva ravvisato nel tackle di Pari su Corradlni, che probabilmente non avrebbe più raggiunto il pallone, gli estremi della massima punizione, applicando la legge della compensazione, dopo aver sorvolato su due trattenute, di Mannini prima e Galia poi, al danni di Comi (34' e 37') e su una spinta di Pellegrini su Schachner che, caricando troppo la scena, induceva l'arbitro a tradurla in simulazione. Anche la Sampdoria ha Invocato il penalty all'84' quando un tiro-gol di Matteoli ha centrato in pieno il braccio di Zaccarelli. Bergamo ha optato per il mani involontario, accordando una punizione in favore del Torino. Una partita alla ''moviola'', dunque, che non mancherà di suscitare polemiche. Una partita brutta nel primo tempo, caratterizzato da un esasperato tatticismo e da ''non gioco''. Soltanto alla mezz'ora, su una respinta.centrale di Bordon disturbato dalla presenza di Schachner, Zaccarelli tirava a colpo sicuro nella porta sguarnita ma Pellegrini, sulla linea, respingeva di testa. Il Torino non riusciva a distendersi. Junior, fronteggiato da Souness, aveva problemi a distribuire palloni a compagni marcati strettamente e impigliati nella zona mista di Bersellini. Dossena, contrastato da Pari, non trovava la giusta cadenza, come Sabato con Paganin e Ferri con Matteoli. Solo Pileggi, alle prese con Scanziani, sfruttava bene la corsia destra ma era servito in ritardo. Comi non trovava spazi e Schachner, di tanto in tanto, produceva strappi, ma gli mancava sempre un pizzico di calma e di freddezza per finalizzare, come al 36' quando si allungava troppo il pallone e consentiva a Bordon di anticiparlo. La difesa era concentratissima a proteggere Martina dalle incursioni di Mancini e Vialli. Corradini, che ha compiuto progressi notevoli sul plano tecnico, spegneva Vialli, il gioiello della Sampdoria e Rossi metteva la museruola a Mancini. Bravissimo Zaccarelli. Le uniche conclusióni, non pericolose, erano di Matteoli che, di tanto in tanto, vivacizzava il contropiede del genovesi. Una clamorosa traversa, a portiere battuto, di Sabato, su bel cross di Schachner con finta di Comi, in apertura di ripresa, elettrizzava il Torino. E' diventata un po' una costante la crescita dei granata nel secondo tempo: evidentemente la squadra di Radice deve prendere le misure agli avversari, lavorandoli al fianchi, prima di esprimersi al meglio. Finalmente il pubblico, che s'era annoniato, assisteva a calcio vero. Junior saliva in cattedra e al 48' armava il destro di Comi che, dalla lunetta, impegnava Bordon in una plastica parata. Con Junior si metteva in evidenza Dossena e per la Sampdoria erano dolori. Al 58' Bersellini inseriva Francis al posto di Mancini, ma era il Torino a sfiorare il gol con Schachner che, di testa, dirottava sopra la traversa un perfetto cross di Pileggi. La Sampdoria minacciava Martina con un pallonetto di Matteoli di poco alto e, su capovolgimento di fronte, il rigore che sbloccava il risultato. Bersellini tentava il tutto per tutto con il ''panzer'' Lorenzo in luogo di Paganin. Con tre punte, la Sampdoria andava a bersaglio al 70' con Galia ma l'arbitro, come s'è detto, annullava avendo già fischiato il fallo di Lorenzo su Rossi prima della prodezza del terzino. Esplodeva l'ira di Bersellini che veniva cacciato e si piazzava all'imbocco del sottopassaggio per assistere, da lontano, allo sterile arrembaggio della Sampdoria, ad una parata di Martina su incornata di Lorenzo, con il Torino arroccato (coti Beruatto per Schachner all'81', c'erano Dossena e Junior in avanti e Comi in retrovia), e rodersi li fegato per il mani di Zaccarelli. Per la Sampdoria è ora di rimboccarsi le maniche, di ritrovare l'umiltà e la voglia di soffrire senza le quali non si va lontano neanche con uno squadrone.