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Sinigaglia |
01/12/1985 |
h.14.30 |
COMO - TORINO 1-1 (1-0) Como: Paradisi, Tempestilli, Bruno, Casagrande, Maccoppi, Fusi, Mattei, Centi, Borgonovo, Dirceu, Corneliusson (al 78' Todesco). A disposizione: Aiani, Moz, Invernizzi, Notaristefano. All.: Marchesi. Torino: Copparoni, Rossi E., Francini, Zaccarelli, Junior, Ferri I, Corradini, Sabato, Schachner, Beruatto, Comi. A disposizione: Biasi, Lerda, Cravero, Osio, Pusceddu. All.: Radice. Arbitro: Redini di Pisa. Reti: Borgonovo 31' (P), Comi 81' (T). Spettatori: 12.008 di cui 7.567 paganti e 4.441 abbonati. Cronaca [Tratto da La Stampa del 2 dicembre 1985] Per rispettare la; tradizione che lo vede lmbattuto a Como ormai da 26 anni (cioè dalla stagione che giocò in serie B), il Torino ha dovuto dar fondo alle sue risorse di temperamento fino a guadagnarsi idealmente un "8" per impegno e determinazione, che fatalmente non rimane tale quando si va a valutare i singoli, con le loro deficienze e le loro imprecisioni per cercare di dare un voto a ciascuno. E' accaduto infatti che i granata, dopo aver colpito una traversa con Francini, dimostrando come intenzionalmente la divisione dei punti non stesse loro bene, si sono ritrovati poco dopo la mezz'ora in svantaggio di un gol, complice una disattenzione difensiva. E rimontare a questo punto è diventato per gli uomini di Radice davvero un'impresa non facile in quanto dall'altra parte Paradisi ha interpretato nella miglior maniera in proprio ruolo di portiere, annullando quattro palle-gol (e una quinta è stata sciupata dopo il pareggio), prima che Comi riuscisse a nove minuti dal termine a riequilibrare il punteggio. Come otto giorni prima contro il Pisa, quando era stato espulso Dossena, il Torino si è ritrovato dopo 39' in dieci in quanto l'arbitro Redini ha cercato di placare una latente tensione estraendo il cartellino rosso per Ferri e Bruno, che stavano battibeccando a vari metri di distanza l'uno dall'altro. Conti pari, dunque, anche se più logico sarebbe stato che a finire anzitempo la partita, tra i comaschi, fosse Casagrande, la cui metodicità nel cercare le caviglie di Junior anzichè la palla è stata punita dall'arbitro con l'ammonizione solo al 67' ed ha finito per rientrare nella routine, visto che Redini è stato prodigo di cartellini gialli richiamando anche Schachner per proteste, Borgonovo, Centi e Fusi tutti per gioco falloso. Assente lo squalificato Dossena, Radice ha disposto il Torino avanzando Corredini sulla fascia destra (con Beruatto dalla parte opposta), Ferri e Sabato a far cerniera in mezzo (il primo con il compito di seguire Dirceu nel suo svariare per il campo) e Junior in posizione più avanzata del solito, a cercare di dettare l'ultimo passaggio, mentre davanti a Zaccarelli, Francini prendeva in consegna Borgonovo e il rientrante Rossi Corneliusson. Contro un Como che, nonostante la maggior determinazione intasagli da Marchesi rispetto alla gestione Clagluna, rimane tutto sommato poca cosa, il Torino ha il merito di aver cercato caparbiamente il risultato, conscio che l'avversario era superabile. Ma la traversa ha salvato Paradisi al 25' quando dopo un angolo di Junior Comi e Francini si avventano sulla palla, ostacolandosi ancor prima che il difensore da pochi passi indirizzi a rete. Mancata l'occasione, il Torino sembra aspettare il momento propizio ma ecco come, nel giro di pochi secondi, rischia di prendere un gol e quindi lo subisce. E' il 31' ed un retropassaggio di Sabato diventa pallone d'oro per Corneliusson. Rossi salva il tiro dello svedese sulla linea ribattendo in fallo laterale. Rimessa In gioco, Beruatto non riesce a rinviare e lo stesso Corneliusson (forse aiutandosi con una mano, come sosterranno i giocatori granata anche con l'arbitro) controlla e crossa dove, appostati a due passi dalla porta, ci sono Francini e Borgonovo. I due si spingono, la palla viene toccata da entrambi con delicatezza, ma è il comasco a dare la spinta decisiva che permette alla sua squadra di andare in vantaggio. Il gol scatena il Torino i cui attacchi diventano martellanti con un paio di spinte in area sulle quali Redini sorvola. Al 39' la duplice espulsione di Ferri e Bruno, poi il forcing granata che in sei minuti permette a Paradisi di diventare l'eroe della partita. Il portiere salva infatti conclusioni ravvicinate di Corradini (41'), Sabato (44') e Schachner (47', in pieno recupero). E, specie la seconda, merita incondizionati applausi. Nel secondo tempo la partita non cambia più fisionomia: la pressione granata viene alleggerita da un paio di conclusioni di Centi (62) e Dirceu (70'), ma è ancora Paradisi protagonista al 75' quando ribatte una palla-gol offerta da Schachner a Francini. Il Torino sembra non farcela ed invece, su una punizione (81') per l'ennesimo fallo a metà campo di Casagrande su Junior, il brasiliano apre per l'avanzante Zaccarelll il cui traversone scavalca Paradisi e trova Comi pronto all'incornata vincente. Palla che picchia sotto la traversa e ricade nettamente oltre la linea bianca, prima di ritornare in campo. Rinfrancato dal pareggio il Torino cerca i due punti: e sfiora il successo pieno quattro minuti più tardi quando Todesco, appena entrato, perde palla. Ne approfitta Schachner con un lungo traversone che vede Comi, dal limite dell'area, cercare il pallonetto di testa su Paradisi fuori dei pali. L'intenzione è giusta ma la mira no. |
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