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Comunale
05/01/1986
h.14.30
TORINO - UDINESE 2-0 (1-0)
Torino
: Copparoni (al 90' Biasi), Corradini, Francini, Zaccarelli, Junior, Ferri I, Beruatto, Sabato, Schachner, Dossena, Comi. A disposizione: Lerda, Cravero, Rossi E., Osio. All.: Radice.
Udinese: Brini, Galparoli, Baroni, Storgato, Edinho, De Agostini, Barbadillo, Colombo A. (al 58' Miano), Carnevale I, Pasa (al 58' Chierico), Criscimanni. A disposizione: Abate, Susic, Dal Fiume. All.: Vinicio.
Arbitro: Bianciardi di Siena.
Reti: Comi 15', Junior 58'.
Spettatori: 21.974 di cui 10.952 paganti e 11.022 abbonati.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 5 gennaio 1986]
Se quella fra Radice e Dossena è stata una lite, se fra l'allenatore e Junior era scoppiato un caso, bisogna dire che sul clan granata le nuvole passano in fretta. Con la involontaria complicità di una Udinese che gioca molto la palla ma con scarsa Incisività, il Torino ieri ha dato spettacolo aprendo nel modo migliore, anche per i riflessi del risultato sulla classifica, il suo 1986. Due gol stupendi (Comi di testa con uno stacco eccezionale al 16', Junior al 58' con una fiondata trasversale imprendibile) hanno siglato un match sofferto solo un quarto d'ora, per la coraggiosa reazione friulana al primo svantaggio, ma nei restanti minuti chiaramente dominato, con l'accompagnamento di momenti di calcio verticale davvero godibile. Junior e Dossena, i due scesi in campo con tutti gli occhi addosso, ben oltre la sufficienza, anche se altri ''ragazzi'' nella giornata hanno costituito l'ossatura della squadra, Il brasiliano ha avallato in pieno i dubbi del tecnico con un primo tempo in tono minore, nel quale ha patito chiaramente la differenza di clima e qualche allenamento di meno nelle gambe. Ma come tutti i calciatori meno giovani, Leo è salito di tono alla distanza - i 45 minuti iniziali gli erano serviti da rodaggio - arrivando al gol e allargando il raggio della sua azione, in precedenza limitata (sbagliando clamorosamente una conclusione) alle fasi offensive. Dossena ha fatto il regista (all'inizio) e la mezza punta (dopo) a seconda delle necessita, sempre con buona ispirazione, ed andando al tiro con una determinazione che pareva avere smarrito, confermando - se era necessario - quanto sia importante il suo apporta i due ''big'' hanno avuto ieri supporti determinanti in Sabato, sacrifocatosi a lungo sulla fascia destra per fronteggiare l'ottimo De Agostini (molta spinta, ed un ''legno'' colpito sull'1-0) ma in grande evidenza nelle fasi in cui si è potuto accentrare, nell'ottimo Corradini avanzato nella zona della stella nascente Pasa per annullare l'avversario e puntare avanti con decisione, in Francini che ha imbavagliato Carnevale. Qualche errore in appoggio (colpa anche del terreno gelato?) del sempre valido Zaccarelli, bravo Ferri alle prese con il mobile Barbadillo, in crescendo Beruatto dopo un primo tempo opaco, sicuro Copparoni tanto da uscire due volte fuori area (testa e piede), splendido Schachner per il lavoro di sfondamento anche se ancora una volta gli è mancata la freddezza sotto porta. Su tutti, comunque, Comi e non solo per la rete che ha sbloccato la partita: ha lavorato anche da difensore, da incontrata a centrocampo, senza sbagliare una giocata. Le buone intenzioni dell'Udinese sono rimaste tali di fronte ad un Torino deciso a cancellare ogni dubbio sulla sua compattezza (di squadra e di spogliatoio). Gli uomini di Vinicio hanno pagato la presunzione che li ha portati a giocare a viso aperto sin dall'inizio. Buone alcune individualità, debole la manovra d'assieme. Congelato il piede magico di Edinho sulle punizioni concesse spesso con estrema facilità dall'arbitro Bianciardi, il quale diventava cieco quando la palla finiva in area (dove il Torino, pur protestando troppo, almeno una ''buona ragione'' per invocare il rigore l'ha avuta). La partenza disinvolta dell'Udinese ha preoccupato sin troppo i granata, che hanno impiegato qualche minuto per trovare risposte valide. Ma sia al 9' Dossena, pescava , Junior, smarcato, nulla sinistra, con un lancio profondo: il brasiliano controllava la sfera, prendeva la mira, quindi ''centrava'' l'ottimo Brini uscito a chiudergli lo specchio della porta. Storgato al 14' anticipava Schachner ben lanciato da Corradini, e dopo due minuti arrivava il gol. Bell'affondo di Beruatto sulla sinistra e cross alto, e più alto di tutti saltava Comi deviando in rete di forza. L'Udinese aveva un quarto ; d'ora di dominio a centrocampo, i granata non sfruttavano in contropiede alcuni centri di Schachner (quando si allarga a destra, la sua zona preferita, si ricorda del trascorsi nella nazionale austriaca come spalla di Krankl). I friulani erano sfortunati alla mezz'ora quando a conclusione di un momento di pressing De ! Agostini dalla sinistra piazzava una botta secca che mandava il pallone a rimbalzare contro il montante alla destra di Copparoni. Con ancora Schachner a far da ariete, il Torino riprendeva in pugno il match e per l'Udinese ogni illusione svaniva. Già nel finale del 1° tempo i rischi per Brini erano molti (Comi in ritardo su un cross di Schachner, il portiere che bloccava l'austriaco lanciato da un maldestro passaggio di Storgato), ed aumentavano nella ripresa. Le sostituzioni di Pasa con Chierico e di Colombo con Miano non miglioravano, anzi peggioravano, la situazione del friulani che al 13' incassavano la seconda rete. Angolo dalla destra granata, Dossena che tenta di filtrare in dribbling ed una volta bloccato tocca indietro per Junior il quale di esterno destro fa partire una botta trasversale che manda la palla nell'angolo alto alla destra di Brini: il finale era un festival granata con ottime risposte del portiere friulano a due conclusloni di Sabato ed i soliti regali di Schachner (e Comi) nelle conclusioni. Ma, stavolta, gli errori di tiro venivano più facilmente perdonati.