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San Paolo |
02/03/1986 |
h.15.00 |
NAPOLI - TORINO 3-1 (2-1) Napoli: Garella, Bruscolotti, Carannante, Bagni, Ferrario, Renica, Bertoni D. (all'85' Penzo), Pecci, Caffarelli, Maradona, Filardi (al 71' Ferrara C.). A disposizione: Zazzaro, Marino R., Favo. All.: Bianchi. Torino: Copparoni, Corradini, Rossi E., Zaccarelli, Junior, Ferri I, Beruatto, Sabato, Mariani P., Dossena (al 77' Cravero), Comi (al 63' Schachner). A disposizione: Biasi, Osio, Pusceddu. All.: Radice. Arbitro: Magni di Bergamo. Reti: Mariani P. 14' (T), Aut.Ferri I 15' (T), Caffarelli 16' (N), Bagni 50' (N). Spettatori: 68.425 di cui 8.622 paganti e 59.803 abbonati. Cronaca [Tratto da La Stampa del 3 marzo 1986] Tempi duri per il Toro, scatenato contro il Milan, seduto con il Napoli, una trasformazione sgradita, ed è arrivata la sconfitta più pesante della stagione. Tempi duri perché la partita valeva come spareggio Uefa, e in questi casi non si dice forse, e giustamente, che i punti valgono doppio? Tre gol i granata li avevano già beccati, a San Siro con l'Inter, però ne segnarono altrettanti e fu pari, con esaltazioni assortite sul coraggio del vecchio Toro che fecero passare in secondo piano anche le sue ingenuità difensive. Ieri con il Napoli, invece, è restata solo la parte brutta della medaglia, i gol incassati intendiamo, e buon per i granata che Copparoni al 76' ha parato un rigore di Maradona, il quale finora, da quando gioca in Italia, non aveva mai fallito dal dischetto. Una grande soddisfazione per il bravo portiere granata, impresa da annali del calcio, peccato che il gesto atletico, scatto a destra e deviazione in angolo, sia stato inutile per quanto riguarda il risultato. Perdere per 4-1 sarebbe stato una disfatta che forse il Toro non avrebbe meritato, ma por la verità gol più gol meno non fa molta differenza sul piano critico. Raramente abbiamo visto i ragazzi di Radice cosi sperduti sul campo, cosi contratti e nervosi e imprecisi: merito del Napoli, certo, che sul piano del gioco ha fatto il bis dell'incontro di andata con la Juve proprio alla vigilia del ritorno, ma abbiamo il sospetto che le glorie dell'avversario siano state esaltate dalle carenze granata, specie a centrocampo dove il gioco nasce o muore, dipende dai punti di vista. Ci sono due discorsi, uno sugli uomini e l'altro sulle circostanze. E sarà bene capirci per evitare che le colpe siano tutte scaricate sulla sfortuna e sul fato, su quei tre minuti che hanno cambiato i destini della partita. Prima gli uomini, dunque, a cominciare da Junior e Dossena che in fondo sono quelli che devono far girare la ruota. Junior è stato superato in tutto, persino in velocità, dal vecchio bravissimo Pecci, e Dossena è stato spento dalla marcatura stretta di Filardi mentre Sabato, vivace ma poco assistito dai compagni, è stato sovrastato dalla prestanza atletica di Bagni, uno dei migliori. Padrone del centrocampo, il Napoli ha messo facilmente alle corde il Toro, sicché la difesa ha ballato e sofferto e l'attacco ha visto palla solo per caso. Crediamo che i voti in pagella diano un quadro sufficientemente chiaro della situazione anche se, come dicevamo poco fa, la sconfitta del Toro è maturata in circostanze alquanto strane. I granata sono andati in vantaggio al 14', raggiunti al 15' e sorpassati al 16', una sequenza incredibile, un ribaltamento di situazioni e emozioni che di certo ha lasciato un segno pesante sulla psicologia del ragazzi di Radice. Il resto della partita potrebbe essere spiegato alla luce di questi tre minuti di fuoco, così va il calcio, ma siamo dell'opinione che una simile analisi sarebbe troppo riduttiva per il Napoli, apparso grande e bello, e un poco in indulgente nei confronti del Torino, che in verità ha giocato al di sotto delle sue possibilità. Il gol del Torino è stato segnato da Mariani al 14': punizione di Junior da destra e ottima scelta di tempo del giovane attaccante. In realtà guardalinee ha alzato la bandierina, forse intendeva segnalare qualche irregolarità, ma l'arbitro Magni ha stabilito che doveva essere lui a decidere ed ha convalidato fra le proteste, peraltro la abbastanza blande, di quelli del Napoli. Manco il tempo di riprendere il gioco, di scrivere marcatore e minuto sul taccuino, che gli azzurri hanno pareggiato: Pecci ha lanciato Maradona e Ferri, per anticipare l'argentino, ci ha messo il piede e ha infilato la sua porta. Uno a uno e i granata si guardavano in volto allibiti, non riuscivano a riprendersi, e i napoletani attaccavano, Maradona sulla destra, cross tagliatissimo, la testa di Caffarelli che spuntava dietro tutti, Copparoni di nuovo battuto e partita finita, almeno questa era l'impressione nostra in tribuna. Impressione peraltro confortata dagli eventi, visto che il Torino si è reso pericoloso in due occasioni, 31' testa di Comi e 40' punizione di Junior, bravo Garella a deviare due volte in angolo, ma meglio ha fatto il Napoli, ben saldo in sella e vicinissimo al gol al 20', 30' e 35', belle parate di Copparoni su Maradona, Bertoni e Bagni. Lo stesso Bagni, in avvio di ripresa, ha segnato il terzo gol del Napoli chiudendo un discorso per la verità già chiuso. Bagni ha calciato di destro al volo, Zaccarelll ha deviato di testa in angolo, pericolo scampato, pareva, e invece dalla bandierina il pallone è finito ancora fra i piedi di Bagni che di sinistro, stavolta, ha tirato alla sperindio. C'era un sacco di gente, in area, ha tentato Pecci di deviare, hanno tentato i difensori del Toro di rinviare, ed il pallone ha ingannato tutti, anche Copparoni, ed è finito beffardo nell'angolo basso. A questo punto l'interesse si è spostato su Maradona: sarebbe riuscito il nostro eroe ad andare in gol al San Paolo dopo tre lunghissimi mesi di digiuno? C'è stato ancora un intervento in area di Bruscolotti e Renica su Mariani al 54', granata a terra, proteste, per noi non era rigore, poi, al 76', ecco l'occasione d'oro per Dieguito. Bagni ha scambiato con Caffarelli, è entrato in area, è stato messo giù da Zaccarelli e Magni ha indicato il dischetto. Maradona contro Copparoni. Maradona non aveva mai sbagliato. Maradona ha calciato di piatto e Copparoni ha deviato in angolo: ci pensate se tutto questo fosse accaduto con la partita ancora in gioco? |
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