WWW.ARCHIVIOTORO.IT
info@archiviotoro.it
errori@archiviotoro.it
Comunale
28/05/1986
h.20.30
TORINO - LECCE 5-0 (1-0)
Torino
: Martina, Rossi E, Francini, Cravero, Pusceddu, Ferri, Beruatto (al 46' Corradini), Sabato, Schachner, Comi (al 46' Dossena), Mariani (al 71' Lerda). A disposizione: Copparoni, Zaccarelli. All.: Cazzaniga.
Lecce: Negretti, Colombo, Danova, Vanoli, Di Chiara (al 46' Lo Gatto), Garzya, Raise (al 46' Palese), Conte, Paciocco (al 68' Moriero), Luperto, Rizzo. A disposizione: Pionetti, Causio. All.: Fascetti.
Arbitro: Fabricatore di Roma.
Reti: Schachner 33', 51', 81', Dossena 65', Mariani 67'.
Spettatori: 656 paganti per un incasso di circa 4 milioni e mezzo di lire.
Note: Nel Torino siede in panchina il vice Cazzaniga in luogo di Radice, presente in tribuna accanto a Moggi. Serata umida, terreno soffice dopo l'acquazzone caduto nel pomeriggio. Calci d'angolo 8-2 per il Torino, la gara è iniziata con qualche minuto di ritardo perché gli inservienti dello stadio avevano dimenticato di piazzare le bandierine ai calci d'angolo.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 29 maggio 1986]
Schachner, ovvero un ordigno a scoppio.. Ritardato. Al termine della sua permanenza a Torino, dopo tre anni vissuti fra sprazzi di gloria e ondate di contestazione, l'austriaco granata ha conosciuto la sua giornata più positiva proprio ieri sera, nella partita d'addio al Comunale. Generoso cannoniere con tre gol all'attivo, due dei quali segnati con precise deviazioni di testa in seguito a precisi traversoni (mentre un quarto - quello realizzato da Dossena - ha pure portato impresso il suo marchio) nonché protagonista di una serie di azioni, generoso come se si trattasse di una gara decisiva per lo scudetto, Schachner ha dato in questo modo l'addio ai tifosi torinesi. Per la verità, ieri sera ad ammirare questa squadra che ha cominciato a trovare la vena del gol soltanto al 32', e cioè dopo un'abbondante mezz'ora di faticoso arrembaggio, si sono scomodati in pochi: soltanto 656 persone hanno infatti lasciato un contributo ai botteghini e gli spalti - considerato che la partita con il Lecce valida per il Torneo Estivo non costituiva davvero un appuntamento di cartello - apparivano malinconicamente vuoti. Ma Schachner, con il quale vanno peraltro elogiati, almeno per quanto concerne l'impegno, quasi tutti i suoi compagni, non si è fatto prendere dallo scoramento: scorrazzando come un forsennato lungo tutto il fronte d'attacco, ha preso a imperversare senza risparmio determinando buchi, preoccupanti nella difesa dei pugliesi e sino al termine non ha risparmiato una briciola d'energia. Con il risultato che s'è visto perchè il Lecce è tornato a casa sotto un fardello di cinque reti. In effetti, ci sarebbe poco da stupire perchè a questo esemplare attaccante, indubbiamente atipico, la volontà non ha mai fatto difetto. Anche nelle giornate più nere, ad onta dei fischi che piovevano dalle gradinate a riecheggiare beffardamente per certi suoi errori disarmanti, Schachner ha sempre dato il massimo: profondendo nella gara energie impensabili, quale che fosse la condizione del terreno. Purtroppo, alla generosità solo raramente ha fatto riscontro altrettanta concretezza e l'incompatibilità con i compagni, e di conseguenza con i tifosi, è emersa sempre più prepotentemente. La conclusione è nota: il bilancio torinese dell'ex giocatore dell'Austria Vienna, e che ha vissuto nel Cesena la sua prima esperienza italiana, non si chiude in attivo perchè le manchevolezze sono state sicuramente più numerose degli spunti positivi. Questo però non toglie che si debba dare atto all'attaccante austriaco di un comportamento, almeno per quanto concerne l'aspetto agonistico, certamente esemplare e che fa spicco in un'era nella quale troppi calciatori fanno conti da ragionieri prima di intraprendere uno sforzo.