Arena Garibaldi

03/09/1986

h.20.30

PISA - TORINO 0-2 (0-0) Pisa: Mannini, Colantuono, Cavallo, Progna, Dianda, Caneo, Mariani (al 52' Chiti), Sclosa (all'84' Fiorentini), Birigozzi, Giovannelli, Bernazzani. All.: Simoni. Torino: Lorieri, Corradini (al 75' Rossi), Francini, Cravero, Junior, Ferri, Beruatto, Sabato, Kieft, Dossena, Comi (all'82' Lerda). All.: Radice. Arbitro: Coppetelli di Tivoli. Reti: Comi 51' rig., Dossena 61'. Spettatori: 297 paganti. Note: Si è giocato in uno stadio completamente vuoto, davanti a soli 297 paganti, un centinaio dei quali del Torino, assiepati nel settore loro dedicato, più gli addetti ai lavori in tribuna. I sostenitori del Pisa, circa tremila assiepati fuori dai cancelli dell'Arena Garibaldi (assieme a loro pure il patron Anconetani), sono entrati dentro lo stadio solamente a pochi minuti dal termine. Dentro la curva del Pisa un'enorme bara bianca con la scritta "Avete ucciso il Calcio" e l'acronimo F.I.G.M. (Federazione Italiana Gioco Marcio) a canzonare quello della F.I.G.C. Com'è noto i sostenitori toscani protestano a causa della decisione del Coni che ha ritenuto inammissibile il ripescaggio in serie A. Cronaca [Tratto da La Stampa del 4 settembre 1986] Importantissima vittoria del Torino a Pisa. Comi su rigore e Dossena hanno garantito i due punti che ipotecano il passaggio del turno in Coppa Italia. E' stato, però, il discusso Wim Kieft ad incidere sul risultato con una ripresa all'altezza della fama che l'aveva accompagnato da queste parti. Decisive anche un paio di parate di Lorieri che sta ripagando la fiducia di Radice: il portiere ha ritrovato colpo d'occhio e prontezza di riflessi. Contro un Pisa rimaneggiato dalle assenze di Faccenda e Faccini, nonché ovviamente di Schachner, ed ancora sotto choc per la sentenza della Caf, il Torino è venuto fuori alla distanza, imponendosi meritatamente. Non è stata, né poteva esserlo, una bella partita, ma le due squadre si sono battute con impegno. Il Torino ha compiuto un sensibile passo avanti dopo i chiaroscuri delle precedenti esibizioni e questo è il dato più confortante per Radice. Si è giocato nello stadio deserto, tranne gli ultimi dieci minuti quando i cancelli sono stati aperti, ed, i Fighters sono entrati ad incitare il Pisa in svantaggio di due gol. Un centinaio, fra tifosi granata seduti in curva Sud e ''addetti ai lavori'', hanno assistito all'incontro. L'atmosfera era irreale ed anche un po' lugubre. In curva Nord c'era una grande bara bianca con una croce fatta di lumini da camposanto con una scritta: "Avete ucciso il calcio". Un'altra diceva: In A o in B saremo qui.. E ancora: ''Federazione Italiana Gioco Marcio'', ''Non ci vedrai mai disfatti cara Lega''. Romeo siamo grandi: risorgiamo.. Anconetani, da nove anni primo tifoso dei nerazzurri, stava fuori dai cancelli dell'Arena Garibaldi, in mezzo a tremila persone che, sotto il controllo di ingenti forze dell'ordine, seguivano la partita attraverso Radio Pisa International, ora lanciando slogare contro Lega, Figc e Lazio, ora incitando i nerazzurri In tribuna anche Walter Schachner, in attesa di sistemazione. Appariva indignato: ''Solo in Italia possono accadere queste cose.. Se il regolamento lo permettesse probabilmente accetterebbe la Serie B, ma dovrà cambiare squadra''. Poco più in là c'era Zaccarelli, fermo per una tendinite che gli impedirà di giocare anche domenica prossima in casa con l'Avellino. In campo, al posto del capitano, Cravero. Per il resto il Torino-tipo, con Dossena più decentrato sulla sinistra, con Junior regista, Francini stopper sull'unica punta, Birigozzi. Kieft, ex pisano, non si sarebbe mai aspettato di tornare nello stadio dov'è stato uno dei beniamini per tre, stagioni, in una situazione del genere. Controllato da Dianda, con Progna in seconda battuta, nel primo tempo l'olandese non riusciva a brillare, un po' per mancanza di rifornimenti, un po' perché l'intesa con Comi, mezza punta come lui, va perfezionata, in sintonia con i centrocampisti. Era difficile giocar bene senza pubblico, nel silenzio rotto solo dalle urla degli atleti. Poche le azioni di rilievo: una punizione di Sclosa respinta da Lorieri (23') e un bel diagonale di Corradini a fil di palo (36'). Nella ripresa Kieft cresceva di tono e diventava protagonista. Prima propiziava con un calibrato cross un'occasione per Junior il cui colpo di testa era intercettato sulla linea da Progna (47'). Poi, su assist di Dossena, superava Mannini che gli toccava il piede d'appoggio con una mano atterrandolo. Coppetelli, molto fiscale, decretava la massima punizione che Comi trasformava (52'). Ancora Kieft armava il destro di Dossena che, al 62', raddoppiava.