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Gyõri stadion |
05/11/1986 |
h.18.00 |
RABA ETO - TORINO 1-1 (1-1) Raba Eto: Ulbert, Csonka, Hlagyvik, Preszeller, Somogyi, Turbek, Szabo, Rubold, Szentes, Poczik (al 60' Rezi), Hajszan (al 70' Handel). A disposizione: Szaloky, Bordas, Melis. All.: Gellei. Torino: Lorieri, Corradini, Francini, Cravero, Junior, Rossi, Beruatto, Sabato, Kieft (al 25' Lerda), Dossena, Comi (al 74' Ferri I). A disposizione: Copparoni, Bellatorre, Lentini. All.: Radice. Arbitro: Keizer (Olanda). Reti: Somogji 15' (R), Comi 19' (T). Spettatori: 8.500 circa. Note: Ammoniti Szentes, Hajszan, e Sabato. Serata fredda, temperatura sui 3-4 gradi. Cronaca [Tratto da La Stampa del 6 novembre 1986] ?Il Torino avanza in Europa, tutto facile e scontato, però gli episodi più importanti della partita non sono, stati quelli dei due gol, segnati al 15' da Somogyi e al 18' da Comi. Altri sono i momenti che il Torino ricorderà con bui pensieri, di questo incontro contro i modestissimi ungheresi del Raba Eto. Wim Kieft, cannoniere in Uefa e in campionato, si è infortunato al 25' ed è stato costretto a lasciare il campo. Distorsione al ginocchio sinistro, questa la prima diagnosi del dott. Campini. L'attaccante oggi a Torino sarà sottoposto a visite radiografiche ma è escluso che domenica potrà essere in campo a San Siro con l'Inter. Salta la sfida con Altobelli, che gli sta alla pari con 5 gol nella classifica dei marcatori, ne avrà almeno per una ventina di giorni. Perdita grave per il Torino che ha pagato a caro presso la sua facile trasferta in terra d'Ungheria: All'infortunio di Kieft, inoltre, bisogna aggiungere l'ammonizione di Sabato al 52', fallo abbastanza inutile che tuttavia farà scattare la squalifica in Coppa visto che il centrocampista era già stato ammonito a Nantes. Due episodi che rendono piuttosto amaro il meritatissimo pareggio ottenuto sul campo dai granata, apparsi in buona forma collettiva e ancora imbattuti in Coppa. Il Torino ha giocato, una buona partita. Scaltri sul piano tattico, mobili e svelti, attenti e puntuali nel portare il contropiede, i granata non hanno mai avuto problemi, neppure dopo il gol del Raba Eto. Hanno pareggiato quasi subito con Comi, e così il discorso sulla qualificazione, peraltro mai messo in dubbio, si è chiuso dopo 18 minuti. Avrebbe potuto essere puro allenamento, il resto, se non si fosse infortunato Kieft in quello scontro con Turbek e Sabato non avesse allungato il piede per fermare Hajzan lanciato sull'ala. I migliori ci sono parsi Lorieri, partendo dalla difesa. Rossi, Francini, Cravero, Junior e Dossena, ma ancora una volta, come capita di questi tempi al Torino, ci è piaciuto l'atteggiamento della squadra tutta, capace di trasformare con grande disinvoltura e precisione la difesa in offesa. E non solo per l'attitudine al contropiede ovviamente esaltata dalla necessità del Raba Eto di gettarsi in massa in avanti: il Torino ha trovato lo schema e gli uomini che sanno interpretarlo, peccato solo che a San Siro, domenica, Radice non potrà schierare il suo olandese volante. Il Torino non ha molto sudato e sofferto per dare, diciamo così, ufficialità ad una qualificazione che non è mai stata in dubbio, dopo i quattro gol dell'andata. Il Raba Eto ha tentato le sue povere carte, c'erano pochi spettatori ad incitarlo, circa 6 mila, faceva un freddo cane e non si capisce, davvero perché gli ungheresi avrebbero dovuto scomodarsi per assistere ad una partita dall'esito scontato e dallo spettacolo incerto. Un quarto d'ora di attacchi, fra un contropiede e l'altro [dei granata che affondavano nel burro di una difesa aperta, non c'erano alternative per il Raba Eto, lo aveva confessato pure l'allenatore alla vigilia cullando il suo impossibile sogno. Poi, al 15', improvvisamente, dato l'andamento della gara dominata dal Torino, i magiari sono andati in vantaggio. Bel dribbling di Rubold al limite, su Junior, tocco a Somogyi e gran sinistro da fuori nell'angolo basso, di esterno, all'ungherese. 1-0, e pensare che il Torino era andato vicinissimo al gol in almeno un paio di occasioni: con Junior al 10', contropiede di Dossena e passaggio indietro per il destro del brasiliano contro un difensore, e all'11' con Comi che ha calciato addosso al portiere in uscita su tocco nel vivo di Dossena. N sogno del Raba Eto è però durato soltanto tre minuti. Il Torino non si è smarrito, tutt'altro e ha pareggiato al 18'. Solito contropiede, solita difesa incerta degli ungheresi, che si sono fidati troppo del giochetto del fuorigioco, e Junior ha lanciato in area Comi, scattato con prontezza e tempismo mentre quelli del Raba Eto aspettavano forse il fischio dell'arbitro: Comi In scartato anche il portiere e con tutto comodo ha messo in rete di sinistro il pallone dell'1-1 fra le proteste, invero blande assai, degli avversari in ginocchio. Al 24', purtroppo per il Torino, si è infortunato Kieft in uno scontro con Turbek ed è entrato il giovane Lerda, che ha peccato qualche volta di inesperienza cadendo come un pulcino nella trappola del fuorigioco. Lorieri ha parato alla grande al 25' su sinistro improvviso dal limite di Preseeller e poi Keizer, molto attento e severo, ha ammonito Szentes e Hajzan mentre il Torino con la tranquillità del giusto continuava a controllare con sicurezza la gara e a pungere con bella continuità in contropiede. Nella ripresa i granata, evidentemente paghi, hanno un poco rallentato l'azione. Logico, anche perché Comi zoppicava leggermente per un colpo alla coscia; tanto da essere sostituito al 75' da Ferri. Al 52' veniva ammonito Sabato per un inutile fallo su Hajzan, ahimè, squalifica sicura, e poi la parte del leone è toccata a Lorieri, bravissimo a salvare la porta granata in tre occasioni: deviazione al 56' su tiro da fuori di Preszeller, parata di piede al 59' su tentativo di Szabo e salvataggio al 65' su sinistro di Hdjzan. Il Torino però non ha lasciato tutta la gloria al portiere e al 73' ecco scattare il contropiede granata, come sempre profondo e veloce: Dossena ha scambiato con Comi, ha ricevuto il passaggio di ritorno, ha scartato il portiere ma il suo sinistro da posizione angolata è stato cacciato via dalla porta dal libero Hlagyvik. |
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