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Friuli
04/01/1987
h.14.30
UDINESE - TORINO 1-1 (0-0)
Udinese
: Abate, Galparoli, Storgato, Colombo A., Edinho, Collovati, Chierico, Miano (all'85' Zanone), Graziani, Criscimanni, Bertoni D. (all'80' Rossi F.). A disposizione: Spuri, Dal Fiume, Tagliaferri. All.: De Sisti.
Torino: Lorieri, Corradini, Francini, Zaccarelli, Junior (al 66' Ferri), Rossi E., Beruatto (al 71' Pileggi), Sabato, Cravero, Dossena, Comi. A disposizione: Copparoni, Lerda, Lentini. All.: Radice.
Arbitro: Coppetelli di Tivoli.
Reti: Collovati 79' (U), Cravero 84' (T).
Spettatori: 26.236 di cui 11.793 abbonati e 14.443 paganti.
Note: Ammoniti Storgato, Cravero e Comi.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del5 gennaio 1987]
La squadra di De Sisti ha paura di vincere, iì Torino ringrazia e pareggia. E cadono in errore quei tifosi friulani che, a partita ultimata, salutano gli avversari con un coro antipatico: ''ladri, ladri''. Pochi capiscono infatti che i veri ed esclusivi responsabili del pareggio subito a cinque minuti dalla conclusione sono i loro beniamini, entrati in uno stato d'animo indefinibile già dal 78', quando Collovati procura la gioia molto passeggera del gol e l'illusione altrettanto ingannevole di un successo sicuro. Il Torino dunque ottiene l'obiettivo che accarezzava nei piani della vigilia. E, dopo aver ringraziato l'Udinese per quello strano torpore in cui è caduta dal '78 in poi, rivolge le maggiori premure a Lorieri e accende i ceri in onore di Cravero. Il portiere cede all'insistente pressione dell'avversario solo dopo aver salvato la propria porta in almeno tre circostanze, in una (è il 42' e Bertoni batte un insidiosissimo calcio di punizione) si supera, mette le ali e soffoca l'urlo di gioia dei friulani. Cravero ha il merito di non aver perduto lucidità, che di solito-non è patrimonio dei giovani e che all'85' gli permette di essere il più lesto nel fruire di un astuto ''velo'' di Ezio Rossi sull'omonimo friulano. Il giovanotto è spavaldo nel battere con destro forte e preciso Abate, vinto fino a quel momento da una noia quasi assoluta. Il Torino visto a Udine è strano, lontano dalla squadra brillante e coraggiosa nelle iniziative, come aveva dimostrato con un comportamento quasi sempre coerente in Coppa Uefa. Dimostra nella circostanza timidezza, quasi paura e sale di nuovo su quell'altalena di atteggiamenti che disorienta. Né l'occasione creata da Dossena, in seguito ad errore di Miano al 1' e non sfruttata da Junior che non cerca la conclusione e preferisce il passaggio di ritorno al collega, serve a dare animo ai granata. Forse è un Torino che aspetta l'aggressività dell'Udinese per organizzare quel contropiede che in Europa ha dato tanti dispiaceri alle sue antagoniste di turno. E aspetta con Sabato, con Junior, con Beruatto e con Cravero, in zona troppo arretrata però. L'iniziativa è perciò nei piedi dell'Udinese, che gioca la migliore partita della stagione. L'impegno non impoverisce la sua lucidità, almeno sul piano dell'architettura degli schemi, poiché molte volte Oraziani, Bertoni e Criscimanni resteranno vittime della frenesia oltre che della bravura di Lorieri, sempre pronto dove c'è un pericoloso pallone da agguantare. Dossena è l'altra colonna della squadra, non è una novità, prepara e scatta, tampona e riparte. E' anche particolarmente riflessivo. Pagherà quell'impegno nel secondo tempo. Ma Dossena non basta, il centrocampo resta infatti zona operativa dei friulani, che deliziano la domenica al pubblico. E' davvero una bella partita, anche se di gol non si parla. n Torino, purtroppo per i tifosi al seguito, sta a guardare. Se si eccettua (è il 23') un contropiede articolato da Cravero ed Ezio Rossi (palla fuori) non c'è altro da registrare in suo favore. L'Udinese si ispira al ''pressing'' di Radice, lo realizza però molto meglio e comprime i granata. E' quasi un tiro al bersaglio: al 2' Lorieri si scalda su colpo di testa di Oraziani, prima di opporsi, di piede, su tentativo ravvicinato di Bertoni, e con le mani, su conclusione forte di Oraziani (5'). L'opportunità più nitida è sciupata da Criscimanni, il quale con stop a seguire rende vano l'intervento di Zaccarelli. E' il 23', il friulano colpisce debole e sul primo palo, dove c'è, naturalmente, Lorieri. Lorieri non ha però finito: prima (37') vola su colpo di testa di Bertoni, poi (42') si fa applaudire da tutti per IL miracolo compiuto sul ''piazzato'' di Bertoni. Bel gioco. dell'Udinese, occasioni moltissime, timide repliche dei granata, ma zero gol. L'Udinese recrimina già, e non sa quel che l'aspetta nella ripresa. Al 62', al 65' e al 66', Oraziani (di testa fuori), Chierico (destro debole parato da Lorieri) e Bertoni (altra acrobazia del portiere con palla in corner) creano l'atmosfera, tanto che il gol sembra nell'aria. E' il 68', Junior è stato rilevato da poco da Ferri, Chierico rimette al centro un pallone che è toccato dalla testa di Edihno: ennesimo balzo di Lorieri, sulla respinta si avventa Collovati che con il sinistro appoggia in rete. La partita sembra decisa, ma i malesseri del Torino ora si trasferiscono in mèzzo ai friulani, i quali sulla maglia hanno la scritta ''Freud'', forse non tanto per pubblicizzare le frese dello sponsor quanto per consultare un testo di psicanalisi. E accade l'incredibile. Passaggi sbagliati con costanza sbalorditiva e un calo di tensione offrono al Torino la possibilità di mettere il naso fuori dalla propria metà campo. Dopo un intervento di testa di Bertoni (è il 73' e Lorieri è sempre bravissimo), Sabato all'85' rimette al centro un pallone che viene controllato con furbizia da Ezio Rossi, un ''velo'' mette a disagio Federico Rossi, arriva Cravero e il destro è imprendibile. Chi è causa del proprio mal, pianga se stesso. Non c'è altra morale da ricavare da questo 1 a 1.