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Comunale
22/02/1987
h.15.00
TORINO - NAPOLI 0-1 (0-0)
Torino
: Lorieri, Rossi E., Francini, Zaccarelli, Junior, Ferri, Beruatto, Cravero, Kieft, Dossena, Comi. A disposizione: Copparoni, Pileggi, Sabato, Lerda, Mariani. All.: Radice.
Napoli: Garella, Bruscolotti, Ferrara, Bagni, Ferrario, Renica, Caffarelli (all'81' Giordano), De Napoli, Carnevale (all'89' Volpecina), Maradona, Romano F. A disposizione: Di Fusco, Sola, Muro. All.: Bianchi.
Arbitro: Magni di Bergamo.
Reti: Giordano 84'.
Spettatori: 46.615 di cui 9.893 abbonati per una quota partita di 164.339.000 lire e 36.722 paganti per un incasso di 445.483.000 lire.
Note: Ammonito Giordano.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 23 febbraio 1987]
La curva Filadelfia, tempio del tifo Juventino, ieri gremita da 15 mila napoletani, è esplosa in un boato, colorandosi di azzurro, quando il sinistro di Bruno Giordano ha gonfiato la rete di Lorieri. Giordano è corso verso la folla e Magni lo ha ammonito senza scalfire la sua felicita. Erano le 16,40. l'ora in cui il Napoli ha probabilmente fissato l'appuntamento con il suo primo, storico scudetto, approfittando della sconfitta dell'Inter a Roma e del pareggio della Juventus a S.Siro con il Milan. In una giornata chiave, "'o ciuccio" ha raddoppiato il vantaggio sull'Inter (più 4), allungando il passo sulla Juventus (più 5) raggiunta dalla Roma, con un gol che freddava il generoso Torino, allontanandolo dalla "zona Uefa", e premiava la squadra più meritevole e più forte del campionato. Una squadra non grandissima, ma con tutti i connotati al posto giusto in ogni reparto, sorretta da un'invidiabile condizione psicofisica e dal superasso Maradona che fa la differenza anche quando viene marcato benissimo, e in modo corretto, da Giacomo Ferri. Mancavano 5' al termine di una gara interessante tatticamente, anche se a tratti noiosa, dura, ma leale: Maradona, servito di testa dall'irriducibile Bagni, il migliore dei Partenopei, si era scollato da Ferri e, da fondo campo, aveva girato un invitante cross sul limite dell'area di porta dove Giordano, lasciato libero da Francini, colpiva al volo in modo perfetto, scaraventando alle spalle dell'impotente Lorieri. Giordano è stato la mossa vincente di Ottavio Bianchi che voleva i due punti su un campo-tabù, dove il Napoli aveva regolarmente perso con i granata negli ultimi tre campionati, ed ha capito che il colpaccio era nell'aria se avesse osato di più. E così Giordano ha dato il cambio a Caffarelli al 77' nel momento in cui il Napoli, dopo aver subito le offensive del Torino per larga parte della ripresa, era in crescendo. Bianchi non aveva voluto rischiare Giordano, convalescente da un infortunio, all'inizio, ma l'ha fatto nel finale: è stato ampiamente ripagato. Come il Napoli; del resto, che era andato vicino al gol con Bagni, De Napoli (due volte) e Maradona-Carnevale, contro un paio di occasioni capitate a Francini (colpo di testa per Kieft anticipato da Ferrara che sfiorava l'autorete) e Cravero che, come Francini, arrivava un attimo in ritardo sul pallone. Il Torino, privo di Corradini e con Sabato fresco di infortunio in panchina, riproponeva Zaccarelli libero con Cravero a centrocampo, e Beruatto sulla fascia sinistra, a sostegno di Junior e Dossena. Promettente la partenza dei granata, poi il Napoli, con Maradona punta accanto a Carnevale, pigiava sull'acceleratore e il Torino si contraeva, temendo il contropiede, anziché aggredire gli avversari che, peraltro, si difendevano con ordine e senza affanno con un marcamento misto uomo-zona. Junior, stimolato dal derby sudamericano con l'amico Maradona, sciorinava tutto il suo repertorio tecnico (talvolta ha voluto anche strafare perdendo un paio di palloni). Cravero, che parla lo stesso linguaggio del brasiliano, aveva una carburazione lenta e cresceva solo alla distanza mentre Junior e Dossena, sui quali si alternavano Bruscolottl e Bagni, non trovavano efficace collaborazione nell'azione di rilancio. Beruatto lottava ma era impreciso nei passaggi, come Ezio Rossi. Kieft era in balia di Ferrara e Renica e Comi doveva arretrare per scrollarsi da Ferrarlo con notevole dispendio di energie. Il Napoli prevaleva a centrocampo grazie all'attività di Bagni e di De Napoli (ha sulla coscienza una ghiotta palla-gol, sprecata di destro, davanti a Lorieri che poi gli ha respinto un bel sinistro ravvicinato), alla lucidità di Romano e all'incredibile vitalità di Bruscolottl che, a quasi 36 anni e sulla soglia della pensione, è più rapido di quando era giovanissimo grazie alla vita certosina che conduce per approdare ad uno scudetto che ha inseguito per tutta la carriera. Carnevale, con Rossi, e Maradona con Ferri, avevano problemi. Maradona protestava per due contrasti in area con Ferri, persino dopo aver commesso un mani (un vizietto) per liberarsi dell'avversarlo. Solo nella ripresa, la squadra di Radice si faceva più coraggiosa, esponendosi però al gioco di rimessa. Zaccarelli, impeccabile nel primo tempo, soffriva terribilmente nei recuperi, e nulla ha potuto, insieme con Ferri, quando Maradona ha cambiato marcia, inventando l'assist-gol che Giordano ha dirottato a bersaglio.