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Comunale
10/05/1987
h.15.00
TORINO - UDINESE 3-1 (0-1)
Torino
: Lorieri, Corradini, Francini, Cravero, Junior (all'87' Pileggi), Ferri, Lentini (al 61' Fuser), Sabato, Kieft, Dossena, Comi. A disposizione: Boccafogli, Rossi E., Mariani. All.: Radice.
Udinese: Abate, Galparoli, Storgato, Colombo A., Caverzan, Rossi F., Bertoni (al 58' Miano), Pasa, Branca, Criscimanni, Chierico (al 63' Zanone). A disposizione: Brini, Tagliaferri, Caverzan A. All.: De Sisti.
Arbitro: Di Cola di Avezzano.
Reti: Pasa 28' (U), Kieft 51', 58', 86' (T).
Spettatori: 19.117 di cui 9.893 abbonati per una quota partita di 154.339.000 lire e 9.224 paganti per un incasso di 76.192.000 lire.
Note: Ammonito Chierico.
Cronaca
[Tratto da La Stampa dell' 11 maggio 1987]
Dal fischi alla festa, il Torino dai due volti, prima brutto, anzi bruttissimo, e accolto nell'intervallo al grido "buffoni, buffoni" dall'inferoclta curva Maratona, poi pimpante, orgoglioso e determinato, ha ribaltato con l'Udinese una partita storta ed è riuscito a vincere, dopo undici giornate di astinenza, con una tripletta del redivivo Wim Kieft. L'olandese ricomincia da tre, come nel film del napoletano Troisi. Erano più di sei mesi, dal 2 novembre scorso, che l'ex "scarpa d'oro" dell'Ajax non segnava: anche l'ultima volta, in casa con l'Avellino, aveva centrato tre volte il bersaglio nella stessa porta sotto la curva Filadelfia. Poi, a Gyoer in Coppa Uefa, s'era gravemente infortunato al ginocchio e, l'inevitabile operazione, l'aveva tenuto tre mesi lontano dal campionato. Al rientro, la squadra, già in fase calante, dovette "rimorchiarlo" ed è stato durissimo per Kieft ritrovare la forma che gli aveva consentito, sino al momento dello "stop", di trovarsi in vetta alla classifica dei cannonieri con cinque reti, a pari merito con Altobelli. Ieri, prima dell'exploit, aveva già tentato la via del gol in due occasioni trovando Abate pronto a respingere un suo colpo di testa e un violento diagonale. Kieft era stato tra i pochi a salvarsi nel primo tempo, durante il quale la rimaneggiatissima Udinese, già retrocessa in B, si era meritatamente portata in vantaggio dopo aver già sfiorato il gol con Branca (11') e con Colombo, la cui "volee" trovava Lorieri pronto alla respinta. Al 28', dopo che l'arbitro, l'esordiente Di Cola, aveva ritenuto fuori area un fallo di Corradini su Daniel Bertoni, trasformando il possibile rigore in punizione dal limite, i friulani segnavano. Caverzan, dalla destra, effettuava un lungo traversone che scavalcava tutta la difesa e ricadeva sul destro dello smarcatissimo Pasa che bruciava Lorieri. Sugli spalti compariva lo striscione con su scritto "Rossi non ci meriti" e, quasi contemporaneamente, una bandiera azzurra di un tifoso napoletano sventolava per il gol di Carnevale al San Paolo. Un pizzico di felicità tra tanta rabbia. I granata apparivano fermi nella mente e nelle gambe, commettevano errori incredibili e s'innervosivano, rendendo più difficili le già macchinose azioni. L'Udinese, disinvolta e disinibita, giocava sul velluto, con contropiede ficcanti, pilotati da Criscimanni ed esaitati da Chierico e dai promettentissiml Pasa e Branca. Il Torino, che adottava la formula a tridente, con Kieft, Comi e Lentini, appariva in difficoltà a centrocampo dove Junior, pur lottando con impegno, soffriva con Crlscimanni, Dossena si liberava raramente di Colombo, Sabato reggeva a stento la velocità di Pasa e Ferri non riusciva a prendere le misure a Chierico prima e poi a Bertoni: il cambio di marcatura avveniva al 20' e determinava lo spostamento di Corradini su Bertoni e di Francini su Branca. In avanti Comi non riusciva a liberarsi di Rossi e Lentini, in giornata poco felice, trovava in Galparoli un ostacolo insormontabile. Scosso dal suo pubblico e strigliato da Radice, il Torino si ripresentava nella ripresa deciso a riscattare la figuraccia. E ci riusciva al 51'. Da Sabato a Dossena che si portava sul fondo e scodellava un bel pallone per Kieft che insaccava di destro nella porta vuota. La fine di un incubo. L'Udinese restava come tramortita e al 57' il raddoppio. Corradini si scrollava di dosso Bertoni, claudicante dal 49', e traversava sotto porta, con un cross a rientrare che Kieft incornava di testa, imparabilmente. Il pubblico s'infiammava e, sportivamente, accompagnava con uno scrosciante applauso l'uscita di Chierico, il migliore tra i friulani, sostituito con Zanone (63'). Poco prima (60') anche Radice aveva effettuato il primo cambio, togliendo Lentini e inserendo il potente Fuser che si faceva notare per due bordate fuori di poco e per un bell'asslst-gol a Ferri non sfruttato. L'Udinese sfiorava il pareggio con Branca, la cui debole rovesciata era bloccata senza problemi da Lorieri e poi Kieft completava il suo festival personale all'87'. Fuser vinceva un tackle e allungava su Comi che s'involava sulla sinistra e, dalla linea di fondo, serviva sotto porta Kieft che controllava e con calma, di sinistro, siglava il 3-1.