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Comunale
25/10/1987
h.14.30
TORINO - FIORENTINA 2-1 (1-0)
Torino
: Lorieri, Corradini, Ferri, Crippa, Rossi, Cravero, Berggreen, Sabato, Polster (all'83' Bresciani), Comi, Gritti (all'87' Fuser). A disposizione: Zaninelli, Benedetti, Di Bin. All.: Radice.
Fiorentina: Landucci, Contratto (al 76' Bosco), Carobbi, Berti, Pin, Hysen, Pellegrini, Onorati, Diaz, Baggio, Di Chiara (al 59' Rebonato). A disposizione: Conti, Vignini, Gelsi. All.: Santarini e Eriksson.
Arbitro: Lombardo di Marsala.
Reti: Polster 21', 67' (T), Baggio 72' rig. (F).
Spettatori: 27.444 di cui 18.747 paganti per un incasso di 275.596.000 lire e 8.697 abbonati per una quota partita di 183.770.000 lire.
Note: Ammoniti Contratto, Berti e Cravero.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 26 ottobre 1987]
La regia di Comi, gli assist di Gritti, i gol di Polster. Un bel Toro, agile e tosto, vittoria meritata. Davanti c'era una Fiorentina moscia, un giglio appassito, ed è stato facile per i grnaata cogliere il fiore e infliggere ai viola la prima sconfitta di stagione. Tony Polster, il lungagnone austriaco del Toro, ha sengato due reti ed è passato in testa alla classifica dei marcatori. Sei gol, viva Polster. Ma per la verità i meriti maggiori sono stati di Gritti che ha porto al compagno due palloni sul piatto, bastava allungare il piede e chiudere gli occhi: cosa che Polster ha fatto senza pensarci sopra, dimostrando di sapersi trovare al posto giusto nel momento giusto, che poi è la dote dei cannonieri di razza. Forse l'austriaco può suscitare qualche dubbio, per via di certi tocchi, diciamo così un po' naif, però è indubbio che possiede forza fisica e coraggio e persino gomiti appuntiti, particolare che non guasta visti i comportamenti delle difese nostre. Quella della Fiorentina, poi, ci è sembrata particolarmente rude e nervosa, piuttosto distratta in occasione dei gol granata. E così la squadra tutta che non ha destato belle impressioni, almeno rispetto alle precedenti prove, ed è apparsa molle di gambe e confusa di mente. A ben vedere non c'è mai stata partita, anche se il risultato potrebbe far pensare ad una gara tesa e combattuta e giocata sul filo. La Fiorentina ha segnato su rigore, molto dubbio peraltro, quando il Torino era in vantaggio di due gol e mancava poco più di un quarto d'ora alla fine: emozioni scarse, dunque, ed un solo tiro in porta da parte dei viola, sinistro improvviso di Diaz al 69' alzato in angolo da Lorieri. La reazione finale della Fiorentina, dopo il gol dal dischetto di Baggio, è riassumibile in un centro di Berti parato in tre tempi dal portiere granata, poco davvero per parlare di ansia o paura da parte di una squadra, il Torino, che ha dominato gli avversari su tutti i piani, tecnico, fisico e persino tattico; chi ha mai detto che la zona sia l'arma vincente? La Fiorentina è scesa in campo chiusa a riccio, evidente il disegno di pungere in contropiede, ma il Torino non si è lasciato attirare nella trappola ed ha attaccato con molta accortezza, ispirato da Comi che anche ieri, a differenza di quanto sembrano credere certi i tifosi, è stato utile e bravo. La novità, semmai, era costituita da Berggreen su Baggio, una mossa che ha dato ragione a Radice. Il gioiello viola ieri non ha brillato, ci è parso abulico e stanco, incapace di entrare nel vivo del gioco, distratto quasi, il simbolo della Fiorentina battuta. Il Torino ha aperto il forziere viola, se così possiamo esprimerci, dopo poco più di venti minuti. Fino a quel momento partita molto tattica, chiusa, difficile da giocare per chi aveva il compito di attaccare, cioè per il Torino. Crippa ha centrato, Cravero ha deviato in acrobazia di testa per Gritti, dopo aver controllato il pallone ha deciso di passarlo al centro dove c'era Polster libero come un fringuello. Tocco di sinistro e gol numero cinque in campionato per l'austriaco che ha fatto sei al 67' al termine di un'azione quasi identica, almeno per quanto riguarda i protagonisti. Gritti è stato messo in azione da Comi, è entrato in area e si è bevuto due avversari, portiere compreso. Bravo l'attaccante granata, e pure altruista dato che ancora una volta, invece di cercare il primo gol, ha cercato il piede di Polster meglio piazzato; destro basso stavolta, e bisogna riconoscere che l'austriaco sa vedere bene gli angoli. Sul 2-0 in verità non c'era motivo di credere che la partita potesse avere qualche sussulto finale. Anche perchè la Fiorentina, una volta in svantaggio, anzi in doppio svantaggio, non è riuscita a cambiare di molto la sua tattica e si è portata avanti più per necessità di copione che per vera convinzione. A dare un po' di pepe ad un finale scontato ci ha pensato l'arbitro Lombardo, anche lui come la Fiorentina in giornata di scarsa vena. Al 72' Cravero ha sfiorato Pellegrini lanciato in area ed il viola è finito lungo a terra: rigore, destro di Baggio e gol.