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Bentegodi
20/03/1988
h.15.30
HELLAS VERONA - TORINO 0-2 (0-1)
Hellas Verona
: Giuliani, Bonetti, Volpecina, Berthold, Fontolan, Soldà, Iachini, Galia, Pacione, Di Gennaro, Elkjiaer. A disposizione: Copparoni, Volpati, Sacchetti, Verza, Gasperini. All.: Bagnoli.
Torino: Lorieri, Corradini, Ferri, Crippa, Benedetti, Cravero, Rossi, Sabato, Gritti (all'87' Bresciani), Comi (al 54' Fuser), Berggreen. A disposizione: Zaninelli, Lentini, Di Bin. All.: Radice.
Arbitro: Magni di Bergamo.
Reti: Rossi 8', Gritti 47'.
Spettatori: 25.749 di cui 14.134 abbonati per una quota partita di 276.385.000 lire e 11.615 paganti per un incasso di 167.010.000 lire.
Note: Ammonito Cravero.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 21 marzo 1988]
Toro come ai vecchi tempi: Radice ha ricreato il Gruppo, la Squadra che sa vincere anche in trasferta. Giocasse sempre come ieri, il Torino potrebbe autorevolmente puntare in alto. Si potrà dire che il Verona ha risentito della gara di Coppa, ma il discorso è valido sino a un certo punto: Elkjaer c'era, eppure anche lui è stato schiacciato dal Torino, a riprova della gran vena palesata dal collettivo granata. Radice ha vinto la partita prima ancora che Magni desse il fischio d'inizio: rinunciando a Bresciani, che doveva essere uno degli attesi protagonisti, rinforzando la difesa con Benedetti, utilizzando Rossi in appoggio al centrocampo, il tecnico (ben sostituito in panchina dal solito Cazzaniga) ha creato le premesse per mettere in difficoltà il Verona. Elkjaer e soci si sono trovati davanti una muraglia, più che una barriera: a differenza di altre squadre votate a questa tattica, il Torino noti ha soltanto spezzato il gioco avversarlo, ha anche costruito utilizzando il contropiede come, raramente aveva fatto. Ha creato sei-sette palle gol e un Gritti meno solo sicuramente avrebbe sfruttato meglio le occasioni: Rossi ha dato il via alle marcature, Gritti ha offerto il bis con altri palloni sprecati da Berggreen il cui rendimento, peraltro, è stato notevole. Un Torino, ripetiamo, da piani alti: una squadra che sapeva quello che voleva e l'ha ottenuto, ottimo Lorieri fra i pali, preciso nelle numerose uscite: al suo attivo una gran deviazione in angolo dopo appena 4'. Bene Ferri, in crescendo: molto più concreto del solito. Crippa sembra avere ritrovato quegli stimoli che erano sembrati attenuati nelle ultime prestazioni: quello di ieri è il Crippa che piace sia per la determinazione che per gli inserimenti nel gioco. Grandi Benedetti e Cravero, coppia centrale afflatatissima: com'è possibile dividere quel due? Il Torino ha trovato un tandem che molte società invidieranno. Ottimo Rossi sia per il gol che per la collaborazione fornita a tutti i reparti. Eccezionale Sabato, ma non è una novità: siamo abituati da anni alle sue prestazioni anche se i tecnici azzurri lo ignorano. Avendo già detto di Gritti e Berggreen (il danese negli spogliatoi ha ricevuto i complimenti del suo CT, Piontek) resta Comi, sfortunato per la botta che l'ha costretto ad abbandonare il campo ma valoroso nei 54' giocati: ora regista, ora difensore, ora suggeritore a tutto campo. Un ragazzo d'oro che cresce a vista d'occhio, soprattutto adesso che comincia a credere nel proprio ruolo e che i tifosi credono in lui. Questo è un Torino da proteggere, da conservare, da migliorare: qualche ritocco e l'anno prossimo potrà prendersi grosse soddisfazioni. Intanto ha fatto un grosso balzo verso la zona Uefa in attesa di misurarsi domenica prossima con il Napoli. Radice ha schierato Rossi su Di Gennaro, Benedetti su Pacione, Corradini su Elkjaer mentre Crippa metteva le briglie a Iachini: mosse indovinatissime sulla scacchiera della gara. Dopo il gol di Rossi (8': angolo di Sabato, testa dell'ala in una gran mischia) prima Crippa e poi Ferri hanno salvato la porta di Lorieri su corner di Bonetti, diretto in rete, e poi su conclusione di Di Gennaro. Il raddoppio nella ripresa dopo appena 2': Sabato fugge sulla destra portando via la sfera a Berggreen quindi crossa in area dove Gritti di testa anticipa Fontolan e Giuliani. Ferri (570 respinge col corpo un bolide di Di Gennaro diretto in rete, poi è Berggreen (59') a mancare il terzo gol di testa.