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Grezar |
21/08/1988 |
h.20.30 |
TRIESTINA - TORINO 1-2 (1-1) Triestina: Cortiula, Polonia, Costantini, Papais, Poletto, Danelutti, De Falco, Schiraldi (al 79' Dussoni), Simonetta, Casaroli, Pasqualini (all'87' Luce). All.: Lombardo. Torino: Lorieri, Rossi, Ferri, Comi, Brambati, Cravero, Fuser, Landonio, Gritti (all'89' Zago), Edu, Skoro (all'85' Bresciani). All.: Radice. Arbitro: Beschin di Legnago. Reti: Simonetta 30' (Tr), Comi 34' (To), Edu 51' (To). Spettatori: 7 mila circa di cui 6.333 paganti per un incasso di 69.089.000 lire. Note: Campo in ottime condizioni nonostante la copiosa pioggia caduta in nottata; leggera Bora, verso la fine dell'incontro altro acquazzone improvviso che ha scatenato il fuggi fuggi dalle gradinate. Unico ammonito Comi. Cronaca [Tratto da La Stampa del 22 agosto 1988] Il Torino ha accusato l'assenza di Muller anche se, alla distanza, è cresciuto di tono battendo la Triestina per 2 a 1. La fantasia, l'estro e la velocità della "pantera nera" dell'Amazzonia sono indispensabili alla squadra di Gigi Radice che ha sofferto anche contro la Triestina, retrocessa in Serie C, senza ambizioni di un immediato ritorno tra i cadetti, per le note traversie societarie, e che punta ad un campionato di transizione. Purtroppo, senza il nulla osta della Federazione brasiliana, Muller ieri sera è stato costretto a vedere il Torino dalla tribuna nell'esordio di Coppa Italia contro la Triestina. Il transfer arriverà soltanto in giornata sebbene il Torino, sin da giovedì scorso, avesse inviato i tre milioni di dollari al San Paolo: il fuso orario e la chiusura delle banche per il weekend hanno determinato la complicazione. Un contrattempo spiacevole che Muller ha accettato con filosofia, senza drammi, anche perché il debutto ufficiale dei granata è avvenuto lontano da Torino. Per lui è stata l'occasione per rifiatare dopo aver praticamente saltato le vacanze e di "studiare" la squadra, e conoscerla meglio, dall'alto in attesa di rientrare mercoledì sera a Foggia. Un Torino che, nonostante l'importante rientro di Comi, ha ancora qualche problema e li ha evidenziati nel corso di un primo tempo senza squilli, abbastanza noioso, in cui si è trovato addirittura sotto di un gol, realizzato su azione di contropiede da Simonetta alla mezz'ora, sfruttando uno sbandamento difensivo. Il gol ha svegliato il Torino che, nel giro di quattro minuti, ha pareggiato con un'incornata di Comi pescato da un suggerimento di Edu Marangon. C'è da dire che la Triestina, preoccupata di non deludere i suoi tifosi (c'erano appena 7 mila spettatori) al debutto casalingo, ha fatto muro e questo ha complicato la manovra del Torino, ma era lecito aspettarsi di più dai granata, non solo per la differenza di categoria e di tasso tecnico con gli avversari. Probabilmente, rabbuffata di tornei internazionali e nazionali, e di partite ravvicinate, ha influito sul rendimento del Torino che ha avuto un avvio laborioso, sotto ritmo nonostante che il nubifragio scatenatosi in mattinata avesse abbassato sensibilmente la temperatura dopo il caldo asfissiante della vigilia, il terreno di Valmaura, grazie al vento e al sole del pomeriggio, si presentava in perfette condizioni, sino a mezz'ora dalla fine quando è scoppiato un violento temporale. Con la doppia regia Comi-Edu, in un centrocampo privo dell'infortunato Sabato, con Landonio e Fuser sulle fasce e Ezio Rossi mediano, portato fuori zona da Pasqualini, la manovra ha avuto pochi sbocchi. Gritti e Skoro sono stati riforniti poco e male anche per mancanza di spazi e il gioco è ristagnato a lungo a metà campo. Solo su punizione, Edu a lato e Danelutti alta, le due squadre avevano tentato la conclusione. In difesa mancava Benedetti, a riposo precauzionale per un dolore alla schiena, e Radice aveva schierato Ferri su Simonetta e Brambati su De Falco, protetti alle spalle da Cravero. Dopo un destraccio di Ferri abbondantemente fuori bersaglio, la Triestina beffava il Torino al 30'. Pasqualini s'involava sulla sinistra e crossava sotto porta: De Falco "lisciava" ingannando due difensori e Simonetta, dal limite dell'area piccola, di sinistro dirottava a rete. Lorieri toccava ma non poteva evitare il gol. I moccoli di Radice dalla panchina scuotevano i granata. Dopo una "bomba" di Fuser bloccata da Cortiula, un lancio di Edu trovava la testa dello smarcato Comi pronta ad insaccare. Un bel gol che riscattava il mediocre primo tempo. Nella ripresa, il Torino appariva più sciolto e pimpante, trascinato da Landonio e ispirato da Comi e Edu. Ed era proprio il brasiliano, su allungo di Comi, a raddoppiare di sinistro con un fendente basso, diagonale, che s'insaccava a fil di montante. Una prodezza quella di Edu che comincia a rendere all'altezza della sua fama. Al 66', mentre un improvviso acquazzone determinava un fuggi fuggi, l'arbitro ammoniva Comi per un fallo e, sulla punizione di Simonetta, Lorieri sventava la minaccia. Il campo viscido creava qualche insidia nel finale ma il Torino amministrava il risultato contenendo, con intelligenza, le folate offensive della Triestina. Cravero presidiava la retroguardia, chiudendo ogni varco davanti a Lorieri e di rimessa il Torino aveva qualche lampo, forse ispirato dal clima, ma Cortiula non si lasciava sorprendere. All'85' Radice inseriva Bresciani al posto di Skoro. Lo jugoslavo, pur avendo dimostrato ima maggior mobilità rispetto alle ultime esibizioni, non era riuscito ad incidere, come il volenteroso Gritti che, ad un minuto dal termine, lasciava il posto al dicannovenne centrocampista della "Primavera" Alvise Zago, al suo debutto ufficiale in prima squadra. Il risultato non cambiava ed il Torino, dopo quattro sconfitte, tornava al successo. Radice ci contava, ma sperava anche di vedere concreti progressi sul piano del gioco. Li ha avuti solo in parte (Edu, Landonio e Fuser), oltre alla conferma che Comi è una pedina indispensabile. C'è ancora da lavorare per trovare la giusta quadratura, anche se con Muller, a Foggia, il Torino recupererà l'attaccante più pericoloso. |
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