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Ceravolo
03/09/1988
h.17.30
CATANZARO - TORINO 1-1 (0-0)
Catanzaro
: Zunico, Costantini, Caramelli, Nicolini, Corino, Monza (al 75' Pesce), Borrello (al 68' Piccino), De Vincenzo, Rastelli, Civeriati (al 75' Pellegrino), Palanca. A disposizione: Marino, Cascione. All.: Burgnich.
Torino: Zaninelli, Ferri, Rossi, Landonio, Brambati (al 46' Pusceddu), Zaffaroni, Ferretti, Comi, Gritti (al 66' Skoro), Zago, Bresciani. A disposizione: Lorieri, Cravero. All.: Radice.
Arbitro: Di Cola di Avezzano.
Reti: Palanca 79' (C), Skoro 84' (T).
Spettatori: 4.577 paganti per un incasso di 81.160.000 lire.
Note: Ammoniti Masi, Cravero e Policano.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 4 settembre 1988]
Haris Skoro, a 4' dalla fine, ha replicato al bel gol segnato da Palanca su punizione (79') evitando che il Torino sperimentale concludesse il girone di Coppa Italia con una sconfitta dopo aver conquistato la qualificazione con una giornata d'anticipo. Lanciato da Comi, che aveva sfruttato un errore di Nicolini, lo slavo, con un astuto pallonetto di collo sinistro, ha scavalcato Zunico che aveva tentato invano di ostacolarlo uscendo fuori area. Uno spunto finalmente degno della fama che aveva preceduto il suo arrivo in Italia. Skoro era entrato al 66' al posto di un Gritti che, servito poco dai compagni, non era mai riuscito ad affondare i colpi. Il morale dell'attaccante non è certo alle stelle in questo periodo. La prospettiva di fare il rincalzo, sia pure di lusso, non è mai piaciuta a Gritti che ha ribadito di essere disposto a cambiare squadra piuttosto che giocare part-time. Il Cesena, alla ricerca di una punta, lo ha richiesto e il Torino sta valutando l'opportunità di accontentarlo, confermando invece Bresciani. La società è anche in trattative con il Catanzaro (ieri si sono incontrati il ds Bonetto e Improta) per Pusceddu che è entrato nella ripresa al posto di Brambati facendo così il suo debutto stagionale nel Torino, il sardo si è battuto con impegno. Altro elemento che potrebbe tornare sul mercato è Zaninelli. Radice ha offerto al vice di Lorieri l'occasione di dimostrare che è ancora un portiere valido proprio davanti al suo vecchio pubblico. E Zaninelli, che nel Torino non aveva mai disputato partite ufficiali, ha compiuto due o tre parate importanti, specie su una diabolica punizione di Palanca (36'), ed è capitolato su un'altra prodezza del vecchio "piedino di fata" che, su calcio piazzato, l'ha beffato con un sinistro carico d'effetto (anche per il vento) che s'è infilato imparabilmente a fil di montante. In precedenza l'arbitro aveva annullato un gol segnato con la mano da Civeriati (23'). Per Zaninelli un po' di vetrina dopo essere rimasto a lungo tra le quinte. Solo la bravura di Palanca gli ha guastato la festa. Mentre Burgnich aveva rinunciato al nuovo acquisto Rebonato, confinato in tribuna da un'infiammazione agli adduttori, ed a Cascione, Radice ha lasciato a casa, oltre a Sabato e Benedetti, i brasiliani Muller e Edu, concedendo un turno di riposo in panchina anche a Cravero, Fuser, entrato nella ripresa, Lorieri e Skoro, utilizzato nel finale e diventato decisivo ai fini del risultato di questo Torino imbottito di giovani. Il debuttante Ivan Ferretti, centrocampista diciannovenne figlio dell'ex granata Mirko, attuale capo osservatore del Torino, ha dimostrato di possedere una buona tecnica, degna del padre ma deve irrobustirsi fisicamente e crescere come esperienza. L'altro "primavera", Alvise Zago aveva già un paio di spezzoni al suo attivo: biondo come un tedesco, elegante, deve migliorare sul piano dinamico. iL gigantesco libero Marco Zaffaroni, altro allievo di Vatta, è il più dotato sul piano atletico: ieri, contro un Catanzaro che voleva uscire in bellezza dalla Coppa Italia, ha sostenuto un buon collaudo in vista dell'amichevole di sabato a Roma con la Lazio e del prossimo turno della competizione nazionale in cui dovrà sostituire l'olimpico Cravero. Discreta la prova di Landonio, senza infamia e senza lode quella di Bresciani, come del resto quella del "mezzo Torino" privo di ben sei titolari.