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Comunale di Firenze
30/10/1988
h.14.30
FIORENTINA - TORINO 2-1 (1-0)
Fiorentina
: Landucci, Bosco (al 53' Calisti), Carobbi, Dunga, Pin, Hysen, Mattei, Pellegrini, Borgonovo, Baggio, Perugi (all'80' Pruzzo). A disposizione: Pellicanò, Gelsi, Centrone. All.: Santarini e Eriksson.
Torino: Lorieri, Benedetti, Ferri, Rossi, Brambati (al 59' Muller), Cravero, Zago, Sabato, Bresciani, Comi, Skoro. A disposizione: Marchegiani, Fuser, Edu, Catena. All.: Radice.
Arbitro: Longhi di Roma.
Reti: Pellegrini 41' (F), Muller 69' (T), Baggio 83' rig. (F).
Spettatori: 15.692 di cui 5.116 paganti e 10.576 abbonati.
Note: Ammoniti Benedetti, Bosco, Bresciani, Pin, Cravero, Rossi, Lorieri e Pruzzo. Espulso Comi all'87'.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 31 ottobre 1988]
Il Torino ha perso 2-1, per un rigore da moviola all'83', la battaglia di Firenze, con ben otto ammoniti ed un espulso, Comi, ma Gigi Radice resta al suo posto. E la prova d'appello, con buona pace di quei tifosi che contestavano il tecnico anche ieri sul pareggio non è rinviata che di una settimana. La società, che deve dividere la responsabilità con Radice, nel bene e nel male per questo Torino fermo a quota due dopo quattro giornate di campionato, gli rinnova la fiducia ma, per tranquillizzare la piazza, sarà molto importante, anzi fondamentale, battere il Cesena in casa. A Firenze, dove Radice ha inizialmente rinunciato a Muller e Edu, i granata hanno disputato una gara dai due volti: prima di contenimento, subendo una traversa di Baggio su punizione ed un gol di Pellegrini; poi più che dignitosa sul piano del gioco rimontando con Muller, subentrato a Brambati al 59', e centrando un palo con Bresciani. E, come otto mesi fa, quando il Torino venne piegato in extremis da un rigore inventato dal cascatore Berti su intervento regolare di Corradini, che rese incandescente il dopo-gara, anche ieri è stato un tiro dal dischetto, trasformato da Baggio, a metterlo k.o. Un rigore che Longhi ha concesso con fiscalità: Borgonovo già aveva perso il pallone quando è entrato In contatto con il piede di Cravero. Sino a quel momento, Longhi aveva diretto abbastanza bene, distribuendo equamente ammonizioni per frenare qualche durezza di troppo e pescando una cintura di Borgonovo a Ezio Rossi sfuggita al pubblico che aveva protestato vivacemente per il successivo abbraccio del difensore torinista. Un minuto dopo l'episodio che ha deciso l'incontro. Da quel momento, Longhi ha commesso altri errori, negando poi alla Fiorentina, forse perché aveva capito d'aver sbagliato in precedenza, un altro rigore, per un fallo da tergo di Giacomo Ferri su Baggio lanciato a rete al 90'. A sorpresa, Radice aveva lasciato in panchina due stranieri su tre. In campo, accanto a Skoro, Bresciani, con Brambati in più in difesa, addetto a Pellegrini, con Benedetti su Borgonovo, Rossi su Perugi e Ferri su Baggio. Un Torino prudente, concentratissimo, deciso a conquistare un risultato utile anche per l'allenatore. Ed era stato Sabato, dopo uno scambio con il promettentissimo Zago, a presentarsi in zona-gol (7') ma Pin era riuscito ad anticiparlo in corner. Solo al quarto d'ora la Fiorentina faceva tremare il Torino. Borgonovo e Dunga, in pressing, strappavano il pallone a Cravero e Brambati rimediava stendendo il brasiliano. Su punizione, dopo le finte di Mattel e Dunga, Baggio colpiva l'incrocio dei pali Su un'incornata ravvicinata di Borgonovo, servito da Hysen, Lorieri alzava in corner. Una prodezza inutile. Pochi secondi dopo, sugli sviluppi del calcio d'angolo, il portiere era trafitto dal missile imparabile, sparato appena dentro l'area, di Pellegrini (41'). In apertura di ripresa, il Torino abbozzava qualche offensiva ma era ancora Lorieri protagonista di due grosse parate, su punizione di Baggio (65') e su deviazione ravvicinata di Borgonovo (67'). Sullo scampato pericolo, il Torino costruiva la splendida azione del pareggio (69'). Zago scambiava con Cravero, serviva Comi che allungava un perfetto assist per lo smarcato Muller. Il destro del brasiliano stavolta non faceva cilecca. Era il primo gol di Muller in campionato. Ancora Muller, di testa, offriva un bel pallone a Bresciani la cui spettacolare rovesciata era respinta dal palo. Dal possibile 2-1 al rigore di Baggio e all'espulsione di Comi che aveva mandato a quel paese il guardalinee D'Iasio. Dopo il danno anche le beffe.