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Comunale
04/12/1988
h.14.30
TORINO - HELLAS VERONA 1-1 (0-1)
Torino
: Lorieri, Brambati, Ferri, Rossi, Benedetti, Comi, Fuser, Sabato, Muller, Zago, Skoro. A disposizione: Marchegiani, Landonio, Catena, Menghini, Zaffaroni. All.: Radice.
Hellas Verona: Cervone, Berthold, Volpecina, D.Bonetti, Pioli, Iachini, Caniggia, Troglio, Galderisi, Bortolazzi, Pacione. A disposizione: Zuccher, Terraciano, Marangon II, Soldà, Gasparini F. All.: Bagnoli.
Arbitro: Frigerio di Milano.
Reti: Caniggia 3' (V), Zago 76' (T).
Spettatori: 21.260 di cui 9.652 paganti per un incasso di 118.326.000 lire e 11.608 abbonati per una quota partita di 243.148.824 lire.
Note: Ammoniti Brambati, D.Bonetti e Pioli per gioco falloso, Iachini per comportamento non regolamentare. Giornata fredda, terreno scivoloso.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 5 dicembre 1988]
?La sofferenza granata continua, ieri l'incubo della sconfitta è durato 73 minuti. Un lungo periodo di ansia, tra il gol a freddo di Caniggia al 3' e il pareggio di Zago al 76': due reti segnate di testa, belle ma con la complicità dei difensori, nella stessa porta sotto la Maratona, su palloni battuti dalla sinistra dai piedi buoni di Galderisi e Skoro. Le note (e motivate) difficoltà del Torino in attacco sono state acuite dalla prova del rientrante Muller non ancora recuperato alla manovra: il brasiliano si è fatto vedere solo dopo l'1-1, con due giocate efficaci; prima si era come nascosto (troppo maschia la gara per lui..) lasciando la squadra in inferiorità numerica, il Verona probabilmente avrebbe potuto imporre il suo gioco ad un avversario in emergenza (fuori Cravero, Edu e Bresciani, neppure una punta di ruolo a disposizione di Radice) ma, una volta in vantaggio, si è votato ad una partita di puro contenimento. Fra le due reti, e anche dopo, una gara non bella ma tesa e molto emozionante, con scontri molto duri frenati con puntualità (un solo errore di valutazione) dall'arbitro Frigerio. Ammonire Brambati, giocatore di casa, dopo solo due minuti è stato un atto di coraggio che ha sottolineato il polso del direttore di gara. Il quale con altri cartellini gialli ha poi frenato in tempo Bonetti (16'), è stato persin severo con Iachini (43', distanza sul calcio d'angolo di Skoro), ha punito (51') una scorrettezza di Pioli. Difendere i giocatori più che se stesso, una regola aurea che Frigerio, ieri, ha applicato benissimo. Verona a tre punte, secondo copione, ma con Pacione e Galderisi pronti a ripiegare in copertura. Dietro una zona molto chiusa, favorita dalla scarsa penetrazione delle punte granata: Muller a destra e Skoro a sinistra nelle zone di Volpecina e Berthold, nessun uomo a cercare di sfondare al centro. Da parte della difesa del Torino le previste cautele. Benedetti a seguire Pacione, Ferri a contenere (benissimo, dopo la disattenzione sul gol) lo speed di Caniggia, Brambati ad affannarsi su Galderisi. E proprio Brambati organizzava il pasticciaccio iniziale: entrava duro su Galderisi che restava a terra, e sul proseguimento dell'azione atterrava Bortolazzi sulla fascia sinistra dell'attacco veronese. Batteva la punizione lo stesso Bortolazzi, Brambati effettuava una repinta imprecisa, e Galderisi ancora zoppicante calciava al volo nel vivo dell'area granata dove Caniggia, prontissimo, anticipava Ferri per battere di testa Lorieri. Per il Torino, che ha chances offensive solo in contropiede, la partita diventava subito ardua. E il Verona, anziché cercare il non impossibile colpo del ko, si arroccava in difesa protetto dalla coppia Iachini-Troglio. I granata per tutto il primo tempo cercavano vanamente di far uscire l'avversario per propiziare le risposte di Muller-Skoro in spazi larghi. I gialloblù non abboccavano, e palleggiavano a ritroso appoggiando sul portiere: ci volevano venti minuti prima che Skoro andasse a disturbare le "meline". Malgrado qualche sbavatura nel tocco era Fuser, caparbio e continuo nella spinta (che mancava invece nella zona di Sabato), a trascinare sotto i granata sfiorando due volte il gol. Al 37' Cervone ribatteva la sua botta in mischia, quindi era Pioli appostato sul montante a respingere un tiro del centrocampista di fascia. E Troglio deviava allo scadere del primo tempo un colpo di testa di Benedetti. In avvio di ripresa, il Torino accentuava la pressione ma il Verona faceva muro. Cervone prima deviava in tuffo una punizione bassa di Skoro ed era bravissimo a chiudere sulla conclusione ravvicinata di Brambati, quindi volava a ribattere una staffilata di Ferri. Spinti da un Comi eccellente i granata insistevano in avanti. L'angoscia della sconfitta incombente (e immeritata) svaniva al 76'. Zago, salito di tono come regista col passare dei minuti dopo un inizio difficile, sorprendeva la difesa inserendosi con tempismo e colpendo con violenza di testa il pallone d'ennesima punizione) calciato a parabola da Skoro. Tardi, avallando i sospetti di aver rinunciato troppo al suo gioco, il Verona tornava avanti e per la difesa del Torino arrivavano i rischi. Dopo il primo affondo valido di Muller (cross dal fondo per Skoro che in scivolata non riusciva a chiudere), Lorieri che già aveva ribattuto di piede una conclusione di Pacione salvava il pareggio. Galderisi, riaffacciatosi in avanti dopo essersi votato al contenimento, calciava stupendamente al volo (81') dal limite su corner lungo di Bortolazzi: il salvataggio in volo del portiere sapeva di miracolo.