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Comunale
31/12/1988
h.14.30
JUVENTUS - TORINO 1-0 (0-0)
Juventus
: Tacconi, Favero, Cabrini, Galia, Bruno, Tricella, Marocchi, Mauro, Altobelli, Zavarov (all'80' Rui Barros), Laudrup. A disposizione: Bodini, Brio, De Agostini, Magrin. All.: Zoff.
Torino: Marchegiani, Rossi (al 68' Edu), Brambati, Catena, Benedetti, Cravero, Fuser (all'80' Bolognesi), Ferri, Skoro, Sabato, Zago. A disposizione: Di Sarno, Landonio, Menghini. All.: Sala.
Arbitro: D'Elia di Salerno.
Reti: Altobelli 61'.
Spettatori: 43.747 di cui 29.064 paganti per un incasso di 675.045.000 lire e 14.683 abbonati.
Note: Ammoniti Ferri e Rossi.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 2 gennaio 1989]
Scontri duri, botte maligne, marcature strettissime. La squadra di Zoff presa alla gola, e inaspettatamente impaurita, da quella ben improvvisata da Sala. I valori tecnici riconosciuti soltanto dopo un'ora di gioco dal gol di Altobelli. Alla fine di tanta battaglia, non bella ma vera, ecco gli abbracci e gli scambi di maglie fra i protagonisti. Un finale da applausi. A rovinare l'atmosfera dell'ultimo derby dell'anno i beceri cori tifosi. Con dignità non si sa perdere, sulle gradinate, ma neppure si riesce a vincere. La Juventus ha faticato moltissimo a giocare, quindi a vincere, contro la "primavera" (di ieri e di oggi) di un Torino rinforzata da Skoro, e se vogliamo da Sabato e Marchegiani. Dino Zoff aveva mandato in campo la squadra tatticamente più logica, senza Barros e con Mauro in regia. Ma Zavarov non ha aiutato affatto il tecnico: intimorito subito da Ferri, Sacha à entrato raramente nel vivo della partita sbagliando appoggi. Claudio Sala, in piena emergenza, ha azzeccato le marcature, soprattutto quella su Mauro facilmente individuato come il propulsore bianconero. Ai granata mancavano Lorieri, Comi e Bresciani, più Muller al Capodanno di Rio. E Cravero era in campo con un piede a mezzo servizio. Edu è rimasto a lungo in panchina per la modesta condizione fisica dimostrata nel finale quando, entrato al posto di Rossi, ha lottato ma ha perso contrasti e sbagliato lanci. Ai granata, scesi in campo con eccessive furore, ha dato una mano l'arbitro D'Elia: se non ha visto la gomitata di Altobelli che ha stordito Benedetti dopo soli 65", ha però portato subito Ferri (ammonito giustamente dopo soli 25'' per un intervento da tergo su Zavarov) nei binari del gioco, ed al 13' col secondo cartellino giallo ha ricondotto Ezio Rossi alla ragione, dopo un intervento sulle gambe di Marocchi. Rimessasi sul piano del gioco, la partita ha offerto un Torino superiore alle attese per capacità di tenere il campo e nella ricerca di appoggiare in qualche modo il battagliero Skoro, unica punta vera, prima custodito da Favero e più a lungo da Bruno. Sala aveva affidato Altobelli a Benedetti, Zavarov a Ferri, Laudrup a Brambati, Mauro alla guardia di Sabato, mentre sulla fascia destra - a fronte di Cabrini - iniziava Fuser e proseguiva Ezio Rossi, il piccolo Catena (che ritmo!) e il mobile Galia (in crescendo) si lasciavano e si ritrovavano in punti diversi del campo per risultare alla fine fra i più efficaci. Da parte granata era Zago il più pronto ad affiancarsi a Skoro, e del ragazzo era (45' minuto) la conclusione migliore di tutto il primo tempo. Tacconi, con gli occhi abbagliati dal sole già calante, era bravissimo a deviare in angolo i il proiettile volando sulla sua sinistra. Prima, al 9', si era distinto l'esordiente Marchegiani scattando a ribattere una staffilata di Galia dopo calcio d'angolo. Se i meriti di Tacconi sono consolidati da anni, il vice Lorieri è piaciuto per la freddezza nelle uscite basse, per la tranquillità sui palloni alti. Nel finale, col Torino scoperto dalla voglia di recuperare lo svantaggio, Marchegiani ha evitato lo 0-2 andando a togliere da sotto la traversa un, maligno pallonetto di Barros, entrato (a furor di popolo) al posto del disattento e poco combattivo Zavarov. La partita di battaglia, con scarso spettacolo, è stata decisa da Altobelli al 61'. Al Torino è bastato allungare un poto la squadra (stanchezza affiorante, recuperi difficili) per offrirsi alla Juve. Galia vinceva un duello aereo a centrocampo, Laudrup si allargava sulla destra puntando a rete, andava a chiuderlo Cravero ma era anticipato dal tiro-cross che tagliava fuori Marchegiani e Benedetti per offrire a "Spillo" il facile pallone da battere in porta. A quel punto la Juve frenava, il Torino attaccava ma senza uomini adatti. Al posto di Sala avremmo mandato in campo subito Bolognesi, punta di ruolo, per affiancare Skoro. Entrato negli ultimi dieci minuti il ragazzo ha avuto due ottimi spunti, ma era tardi. Anche perché la Juve ormai amministrava efficacemente il vantaggio.