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Comunale
12/03/1989
h.15.00
TORINO - FIORENTINA 1-0 (0-0)
Torino
: Marchegiani, Gasparini, Catena, Ferri, Rossi, Comi, Fuser, Sabato, Muller, Edu (al 79' Brambati), Skoro (all'86' Menghini). A disposizione: Lorieri, Benedetti, Bolognesi. All.: Sala.
Fiorentina: Policanò, Battistini, Hysen, Salvatori, Cucchi, Mattei, Pellegrini, Pin, Borgonovo, Baggio, Di Chiara (al 78' Pruzzo). A disposizione: Bacchin, Calisti, Pin. All.: Santarini e Eriksson.
Arbitro: Pezzella di Frattamaggiore.
Reti: Skoro 66'.
Spettatori: 28.412 di cui 16.804 paganti per un incasso di 219.463.000 lire e 11.608 abbonati per una quota partita di 243.184.824 lire.
Note: Ammoniti Hysen, Ferri e Mattei.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 13 marzo 1989]
Il Torino ha vinto. La novella è così lieta da far passare in seconda linea le pene di una lunga attesa, l'attesa dell'agognatissima manna di un gol, e quelle che seguono l'avvento sospirato. L'orologio fa l'illusionista con gli ultimi minuti, trasformandoli in tribolate escursioni nel castello delle streghe. Nella fatica di giungere a quella rete che batte la Fiorentina e alimenta nei granata la speranza c'è il segno di quanto duro sia il lavoro per staccarsi dal fondo. Più d'un'ora è trascorsa e finalmente, dopo un'immersione nello stordimento, con metà della squadra che ha la lingua penzoloni, Edu, che è rientrato nelle vesti del regista più che dello stoccatore, rifornisce Muller: un'apertura lampo per Fuser che ormai regge se stesso con i denti. Parte il tiro e il portiere respinge. E' ancora Muller a riprendere il pallone. Un altro tiro, nello stadio urlante (i tifosi in piedi come scommettitori che hanno versato l'ultimo centesimo sul galoppatore che lotta nello sprint a cinque metri dal traguardo) e di nuovo una respinta. Irrompe Skoro mentre tuonano le tribune e la palla, stracciando l'incantesimo, s'infila in porta. Adesso c'è da conservare il successo. La Fiorentina, che ha spesso sfilato le proprie lame con la sufficienza di chi duella con un avversario nei confronti del quale nutre nell'intimo una qualche simpatia e prova dolore a torturarlo, cambia programmi e impettisce. Nella retroguardia del Torino si affannano i ragazzi Gasperini e Catena, mandati in guerra con il biberon, combattono Rossi e Ferri contro Borgonovo e Baggio, si tuffa nelle onde degli attacchi viola Comi ed entrano Brambati e Menghini, sostituti di Edu e Skoro. E' il novantesimo minuto quello che arriva a sottrarre il pubblico da un esperimento sulla resistenza delle valvole mitrali o è passato un secolo da quando il nuovo presidente Borsano ha preso l'ipotetico fiore sbocciato dal gol di Skoro per appuntarselo all'occhiello? Il Torino comincia bene. Edu carica con intelligenza i compagni, è un attento, scrupoloso goniometrista. Non c'è ansia nel gioco, ma le azioni corrono su percorsi lunghissimi, ogni fetta di campo è conquistata con un enorme dispendio di energie. La Fiorentina approda in area granata con una naturalezza ignota agli avversari, che tessono e tessono logorandosi per aprirsi un fronte. E' Baggio a far tremare la Maratona. Il "gioiello" si invaghisce della propria bravura, cerca il colpo d'artista, sfodera un esterno destro bello e leggero, l'affondo di un piumino da cipria e Marchegiani si salva. E' una Fiorentina-Cherubino, più crine che panno da soldato ed ecco che anche Borgonovo, solitamente sbrigativo nel tiro al bersaglio, fa degli arabeschi davanti al portiere e perde l'attimo buono. Il secondo tempo si apre sui granata a mollo nella stanchezza. Assistiamo a una evaporazione che per fortuna non dura più di 15 minuti. E' appunto al quindicesimo che Muller disegna nell'aria un piccolo capolavoro d'acrobazia, annichilendo Hysen, punto di Bacca nella retroguardia fiorentina. Pellicano la scampa, ma è lo squillo della riscossa. Muller si riconosce in vena brasiliana, rifornisce al bacio Sabato che non azzecca lo scambio, poi raccoglie da Edu e smista con un tocco liberatore per Fuser. L'operazione-gol è cominciata. Durerà i secondi necessari a far sembrare quel tumultuoso lasso di tempo un viaggio andata e ritorno da Piazza San Carlo al Comunale. E' andata. I gentili tifosi abbiano forza e pazienza, domenica si ricomincia.