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Comunale |
09/04/1989 |
h.15.30 |
TORINO - ROMA 3-1 (1-0) Torino: Marchegiani, Brambati, Ferri, Comi, Rossi, Cravero, Fuser, Sabato, Muller, Edu (al 65' Bresciani), Skoro (al 73' Catena). A disposizione: Lorieri, Benedetti, Landonio. All.: Sala. Roma: Peruzzi, Gerolin (al 76' Rizzitelli), Nela, Collovati, Tempestilli, Oddi, Portaluppi, Di Mauro, Völler, Giannini, Policano. A disposizione: Tancredi, Ferrario, Desideri, Conti. All.: Liedholm. Arbitro: Paparesta di Bari. Reti: Muller 31', 83' (T), Völler 60' (R), Fuser 69' (T). Spettatori: 27.245 di cui 15.637 paganti e 11.608 abbonati. Note: Ammoniti Tempestilli, Oddi, Cravero, Policano e Ferri. Cronaca [Tratto da La Stampa del 10 aprile 1989] E' il gol del sogno, e quello della sicurezza. Muller è uscito dal Comunale festeggiato dai compagni, abbracciato dai raccattapalle, avvolto dalle grida dalla gente della Maratona. Sue le prodezze che hanno lasciato il segno su una partita ancora una volta sofferta, malgrado la Roma — grande benefattrice granata, già battuta 3-1 all'Olimpico - abbia creato pericoli solo con Voeller, il tedesco, pareggiando il primo gol del brasiliano, ha rimesso in discussione il risultato per nove minuti, sino a quando Fuser (lottatore feroce, uno dei pochi centrocampisti che non hanno paura di battere a rete rischiando l'errore) ha rilanciato il Toro verso due punti indispensabili per sperare. Dopo, ancora brividi. La Roma attaccava male ma premeva, Liedholm aveva inserito Rizzitelli che almeno per nome e specializzazione (ma è ancora un attaccante?) teneva sulla corda Ferri & C. In mezzo al forcing giallorosso, Comi trovava la prodezza del palleggio aereo e del lancio profondo. Muller scattava alle spalle della difesa. Giallorossi (in bianco, non solo per maglia) a mani alzate invocando il fuorigioco, Peruzzi a mani alzate in uscita ma battuto. E' andata così. Benissimo per un Toro pieno di scompensi per le prestazioni sotto tono di Sabato e Skoro, per lo scarso peso atletico di Edu sovrastato (solo per peso, ma basta) dai centrocampisti avversari. Sabato sta evidentemente pagando il bello ed il buono regalato alla squadra da luglio all'altro ieri. Skoro è così: non sempre le qualità sono sorrette da lucidità. A fronte dei punti deboli (Comi ha ancora commesso errori di tocco, ma sono preziosi per la squadra i suoi puntuali interscambi con Cravero quando il libero parte), il felice ritorno alla buona forma di Brambati impietoso custode di Renato, la conferma della sicurezza di Marchegiani fra i pali, la buona prova di Rossi su Voeller (concedere un gol a un campione non è colpa grave..), assieme alla grinta di Fuser anche goleador. Le individualità non fanno però squadra, in questo Toro che Claudio Sala inventa di domenica in domenica a misura dell'avversario. Ieri, lasciando Renato a Brambati e Voeller a Rossi, il tecnico ha offerto Ferri a destra sulla strada di Policano (solo nel finale marcatore, su Rizzitelli) ed il suo coraggio è stato ripagato. Saggio il cambio Skoro-Catena al 73': Hans era alla frutta, in campo a fianco di Muller c'era già Bresciani (vice Edu dal 65') e sulla fascia sinistra giallorossa Policano e Nela cercavano di spingere. Serviva un filtro, e Catena ha fatto la sua parte nell'ultimo spezzone di gara. E la Roma? Una squadra di fisicacci senza idee chiare. Spinta senza cross, Voeller che deve lavorarsi da solo (e l'ha fatto splendidamente) il gol, Giannini che continuando a predicare nel deserto spiega ampiamente i progressi, magari minimi ma evidenti, che compie in azzurro dove trova compagni migliori. In difesa, i giallorossi hanno subito la classe di Muller e la prepotenza giovanile di Fuser: Collovati e Oddi hanno alle spalle troppo calcio, più che troppi anni, per reggere l'impegno di una zona per gente scattante e lucida. Il match si è avviato fra scontri duri (mai cattivi) frenati tardivamente da Paparesta. Di Edu (5') la prima conclusione, una staffilata a lato su proposta di Muller, poi la Roma filtrava e tre volte Marchegiani doveva uscire da ottimo libero aggiunto. Al 14' doveva andare fuori area per bloccare Voeller lanciato da Di Mauro. Ma entrava in azione (31') Muller. Riceveva, spalle alla porta, un passaggio di Skoro, controllava la palla liberandosi con una giravolta di Collovati e chiudeva di destro con un tiro angolato alla destra di Peruzzi. I giallorossi infittivano gli attacchi in apertura di ripresa, Cravero vanamente cercava di impostare il contropiede. Voeller prima dava i brividi a Marchegiani concludendo sulla rete esterna, poi (60') lo batteva con una rasoiata rasoterra, dopo aver saltato in dribbling Rossi e Comi. Per il Torino era il dramma, ma Fuser lo allontanava al 69' con un secco destro al volo dalle soglie dell'area, angolato e imprendibile per Peruzzi. Roma di nuovo sotto (improvvisando), ma Muller cacciava i fantasmi. A sette minuti dalla fine, Comi saltava Policano in palleggio e lanciava lungo per Muller il quale scattava oltre la difesa. Per anticipare Peruzzi in uscita con il capolavoro tecnico di un tocco inventato di getto: la palla accarezzata con l'esterno del piede aggirava il portiere. La Maratona rischiava una frana collettiva sulla pista. |
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