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San Siro
07/05/1989
h.16.00
MILAN - TORINO 2-1 (0-0)
Milan
: G.Galli, Tassotti, Maldini (al 35' F.Galli), Colombo, Costacurta, Baresi, Donadoni, Viviani (al 61' Mussi), Van Basten, Ancelotti, Virdis. A disposizione: Pinato, Albertini, Mannari. All.: Sacchi.
Torino: Marchegiani, Benedetti, Brambati, Ferri, Rossi (all'83' Catena), Cravero, Fuser, Sabato, Muller, Comi, Skoro (al 62' Bresciani). A disposizione: Lorieri, Edu, Landonio. All.: Sala.
Arbitro: Lo Bello di Siracusa.
Reti: Colombo 47' (M), Van Basten 74' (M), Bresciani 88' (T).
Spettatori: 72.257 di cui 6.275 paganti per un incasso di 111.323.000 lire e 65.982 abbonati per una quota di 366.376.000 lire.
Note: Ammoniti Cravero, Comi, Ancelotti, Bresciani e Colombo. Prima del fischio d'inizio Van Basten ha alzato al cielo il pallone d'oro appena vinto.
Cronaca
[Tratto da La Stampa dell' 8 maggio 1989]
Mezzo Milan (a casa Gullit, Rjjkaard ed Evani, Maldini fuori dopo 35' sostituito da Filippo Galli da poco tornato alle partite) è bastato per questo Torino che ha sognato, dopo i primi 45' chiusi rocambolescamente alla pari, ma è stato richiamato alla realtà già al 2' della ripresa dal gol di Colombo, non a caso il più convinto, e grintoso, della squadra di Sacchi. La partita si è chiusa lì, perché neppure una volta in svantaggio i granata hanno saputo impostare un qualcosa che avesse almeno la vaga somiglianza con una manovra offensiva. Il Torino in 90' ha avuto solo tre sussulti: un tiro a lato di Muller al 42' su bel lancio profondo (l'unico) di Comi, una bordata dal limite di Fuser (71') rimbalzata contro il montante alla sinistra di Galli, il gol di Bresciani a 2' dalla fine (palla offerta da Cravero) che ha colto i rossoneri già in attesa del fischio finale. Il resto, e neppure molto, lo ha fatto il Milan e non ci si deve fare ingannare troppo dal fatto che il palo di Fuser è arrivato sull'1-0 e poteva essere il tiro del pareggio. A seguire le occasioni realizzate o mancate, si rischia di perdere il filo del gioco. Marchegiani si era già largamente meritato il facile riconoscimento del migliore fra i granata, non solo per gli interventi fra i pali, ma per tutte le castagne tolte dal fuoco con le sicure prese alte, e con alcune uscite tempestive. Claudio Sala aveva richia mato gli elementi meno giovani, ma neppure l'appello ai più esperti è servito. Ancelotti, motore del centrocampo, Colombo per la spinta sulla fascia destra, Donadoni per la classe, Van Basten per l'opportunismo sono bastati ai rossoneri che con saggezza hanno concesso pochissime divagazioni a Franco Baresi, visto che il solista Muller per qualità tecniche dava sempre l'impressione di poter inventare qualcosa, almeno sui lanci lunghi del suo portiere. A fianco del brasiliano, completamente assente Skoro privo di ogni capacità (o voglia?) di lottare, e non di più per qualità ha fatto Bresciani, il quale almeno ha visto premiata la sua buona volontà da un gol che ha almeno formalmente alleggerito la crudezza del risultato. Graziato, almeno questa l'impressione dalla tribuna, di un rigore per ima cintura di Benedetti su Van Basten allo scadere del primo tempo, il Toro è stato poi sistematicamente "beccato" dall'arbitro Lo Bello. Che le giacchette nere si sentano toccate dall'arrivo di Lops, ex collega, tra i dirigenti granata? Chissà mai cosa passa nella testa di una categoria imperforabile agli sguardi estemi. Non si sa cosa pensare, neppure, di cosa abbia visto Lo Bello al 69' quando ai granata era riuscito l'unico uno-due della partita. Fuser sullo scambio con Comi stava saltando la difesa ed è stato preso per la maglia. Punizione a favore del Milan.. Sfumature, comunque, nel quadro generale. Tutti e tre i marcatori granata (Benedetti su Van Basten, Ferri su Donadoni, Brambati su Virdis) hanno perso il duello diretto. Forse Brambati ha patito di meno, perché il suo rivale non era in giornata di vena. A centrocampo Rossi si è meritato l'assoluzione, ma aveva di fronte il signor nessuno Viviani. Comi ha aspettato Ancelotti, arrivandogli addosso quando il futuro salvatore dei destini azzurri aveva già eseguito il passaggio o il tiro. Sabato ha corso molto, magari a vuoto ma con grande impegno. Lo stesso dicasi per Fuser, che peraltro ha pagato il dover giocare in casa del suo maggior estimatore, Arrigo Sacchi. Nel primo tempo Marchegiani ha bloccato a terra (17') una botta di Ancelotti, è uscito più volte con sicurezza, ha tolto dalla testa di Virdis una palla-gol, ma al 47' è stato fulminato da Colombo, liberissimo a chiudere sul pallone centrato dal fondo sinistra da Donadoni e deviato da Van Basten di testa. Dopo il palo di Fuser (71'), Van Basten ha calciato di forza la palla (sfiorata da Benedetti) fornitagli da Mussi: la sfera subiva una lieve deviazione e batteva Marchegiani, che all'87' si salvava ancora da una fiondata ravvicinata dello stesso olandese. Aveva più fortuna Bresciani, un minuto dopo. Ma era troppo tardi, per un miracolo.