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Comunale |
04/06/1989 |
h.16.30 |
TORINO - ASCOLI 1-1 (1-1) Torino: Marchegiani, Ferri, Farris, Rossi, Cravero, Sabato, Skoro, Comi, Muller, Fuser, Edu (al 65' Bresciani). A disposizione: Lorieri, Benedetti, Landonio, Catena. All.: Vatta. Ascoli: Pazzagli, Destro, Rodia, Dell'Oglio, Arslanovic (al 64' Agostini), Fontolan, Cvetkovic (all'84' Benetti), Aloisi, Giordano, Giovannelli, Carillo. A disposizione: Bocchino, Gori, Bongiorni. All.: Bersellini. Arbitro: D'Elia di Salerno. Reti: Dell'Oglio 5' (A), Skoro 41' (T). Spettatori: 29.954 di cui 18.346 paganti per un incasso di 247.921.000 lire e 11.608 abbonati. Note: Ammoniti Skoro, Arslanovic, Sabato, Ferri e Comi. Al 43' Pazzagli ha parato un calcio di rigore a Muller. Giornata calda e afosa, tifosi sorpresi da un violento acquazzone nella ripresa. La curva Maratona si è distinta per un tifo incessante in particolar modo sul risultato di 0-1 destando stupore ai calciatori ascolani che hanno spontaneamente e sinceramente applaudito in sala stampa il pubblico di casa. Cronaca [Tratto da La Stampa del 5 giugno 1989] Verso la B, di rigore. Come Cravero contro il Pescara. Muller di fronte all'Ascoli. Due 1-1 che sono rimasti tali, due punti possibili che ora mancano alla classifica. Un'amarezza in più per l'ambiente granata che ora è di fronte alla concretissima possibilità di scendere in B. Ieri, indipendentemente dalle valutazioni dei singoli, la squadra è stata Toro soprattutto in un "secondo tempo giocato all'arrembaggio". La voce di Sergio Vatta è stata ascoltata. I granata hanno anche cercato (per quanto l'affanno permetteva) schemi di manovra e spazi per il tiro. Pazzagli, rigore regalo di Muller a parte, è stato una saracinesca. Se Vatta può ridestare motivazioni, non può migliorare in pochi giorni le condizioni di forma. Si era visto a Pisa, in un secondo tempo all'attacco (ma su toni più blandi di quello di ieri) che il gol è un problema irrisolvibile per questo Toro. E l'Ascoli è più forte, più in forma del Pisa. Ieri Berselllni aveva dovuto regalare Casagrande, bloccato in extremis da un infortunio: era una assenza importante, ma Giordano ha preso in pugno la manovra di contropiede. E una sua finta magistrale già al 5° minuto (tocco del tecnico Cvetkovic dalla sinistra) ha aperto un varco per il tiro del combattivo Dell'Oglio. Una botta forte, anche fortunata, che Marchegiani ha visto partire in ritardo. Palla nell'angolo basso, sfiorata ma non deviata dal portiere che 5 minuti dopo ribatteva a fatica una seconda bordata ascolana. Destro bloccava Muller. Rodia Ingaggiava duelli duri con Skoro che almeno (più del remissivo brasiliano) sa usare i gomiti. Da parte granata difesa con scambi di marcature. Interessante l'esordio di Farris: è riuscito raramente (ma sempre con efficacia) a sfondare sulla fascia sinistra, ma ha appoggiato palloni profondi e precisi, e all'81' minuto - segno di tenuta e di lucidità - un suo recupero energico e pulito su Cvetkovic è stato da applausi. Una nota positiva, almeno, nella giornata del vano risveglio del cuore granata. Era proprio Farris (15') su tocco profondo di Edu - grande professionalità, idee, ma un fisico che non regge - a creare il primo pericolo per Pazzagli, una botta secca diagonale, potente ma dritta sul portiere. Ed era l'esordiente (18') a lanciare Skoro che si buttava cercando il rigore, trovando invece il cartellino giallo dell'arbitro. L'Ascoli pungeva in contropiede, Ferri era il più "granata" della difesa. A conferma di quanto il Torino soffra. In attacco, gli spazi stretti, il pareggio arrivava in uno dei pochi momenti in cui i marchigiani allargavano (41') le maglie difensive. Sul lancio verticale di Sabato, Rodia falliva l'Intervento volante e Skoro partiva trovando prato vuoto. Lanciato, saltava in dribbling Fontolan e da fondo campo, posizione difficilissima, infilava la palla fra palo e portiere. Era il momento-crisi dell'Ascoli che al 43' regalava a Muller una palla-gol. Il brasiliano avanzava, cercava il dribbllg su Pazzagli che lo agganciava mezzo metro dentro l'area. Rigore. Esecuzione al brasiliano. Un tocco piazzato ma debole, direzione intuita da Pazzagli, sulla sua sinistra. Vittoria granata buttata alle ortiche. I granata riuscivano a superare lo choc, il loro secondo tempo diventava subito un assalto alla difesa ascolana. Muller trovava (55°) spazio per una prodezza, ma il suo tiro in acrobazia trovava Pazzagli sulla traiettoria. Il lungo portiere ascolano bloccava (73' una bordata diagonale di Skoro, fermava a terra due conclusioni di Comi (sta recuperando forze e carattere, ma è tardi), neutralizzava con uscite alte la maggior parte dei cross granata. Andavano fuori misura le "cannonate" di un Fuser tanto generoso quanto pasticcione. Sotto il violento temporale, fra lampi e tuoni, i fuochi granata si spegnavano piano plano. Bresciani era entrato al 65' al posto dello stremato Edu, ma il momento dell'offensiva stava già finendo. L'Ascoli confermava (bravo Berselllnl) la sua tenuta alla distanza tenendo palla negli ultimi minuti, cercando addirittura la vittoria. Otto punti in cinque partite (tre vittorie e due pareggi) non arrivano a caso. E se giungono a fine stagione il merito è doppio. |
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