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Comunale
17/12/1989
h.14.30
TORINO - CATANZARO 2-1 (2-0)
Torino
: Marchegiani, Rossi, Bianchi, Enzo, Benedetti, Cravero, Skoro, Romano, Muller (all'87' Lentini), Venturin, Pacione (al 64' Sordo). A disposizione: Martina, Farris, Fimognari. All.: Fascetti.
Catanzaro: De Toffol, Corino, Martini, Cotroneo, Elli, Miceli, Loseto, Mauro, Lorenzo, Palanca, Rispoli (al 64' Ortolini, all'84' Rebonato). A disposizione: Fabbri, Mollica, De Vincenzo. All.: Silipo.
Arbitro: Scaramuzza di Mestre.
Reti: Cravero 6' (T), Romano 22' (T), Mauro 71' (C).
Spettatori: 23.955 di cui 18.083 abbonati e 5.872 paganti.
Note: Ammoniti Mauro, Martini, Miceli, Skoro. Espulso al 90' Mauro per doppia ammonizione; calci d'angolo 9-1 per il Torino, giornata grigia, terreno scivoloso.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 18 dicembre 1989]
Il Catanzaro sembrava, all'inizio, uno di quei tacchini natalizi, grassi e ben farciti, pronti per essere addentati e spazzolati in quattro bocconi. I granata in effetti vi hanno subito conficcato i denti e nel giro di venti minuti erano già lanciati verso un successo travolgente, come ai bei tempi. Poi, con il passare dei minuti, quello che poteva essere un lauto pranzo con brindisi finale si è trasformato in un pic-nic neppure troppo saporito e invece dello champagne qualcuno alla fine ha avuto bisogno di un cardiotonico, perché se il gigantesco arbitro Scaramuzza non avesse sorvolato con generosità tutta natalizia su un intervento molto dubbio di Sordo su Loseto lanciato in area, nessuno avrebbe più festeggiato. Invece il Torino ritorna alla vittoria dopo tre sofferti pareggi e solo di questo deve compiacersi al termine di una partita che avrebbe potuto essere tutta in discesa e che invece i granata hanno complicato con assurdo autolesionismo. I problemi restano quindi per il Toro che non diverte, ma ha il grosso merito di riuscire a cavarsela comunque. Così in attesa di conoscere il vero Torino plasmato da Fascetti, i tifosi possono compiacersi dei diciassette risultati utili consecutivi (record) e soprattutto del solitario primato in classifica, che in fondo è quello che conta. Senza Mussi e privo del pro- pellente offerto da Folicano, il Toro ha rinunciato a giocare in velocità dopo essere riuscito a forzare il fragile bunker del modesto Catanzaro proprio grazie ad azioni ficcanti e veloci. Splendido il gol del vantaggio arrivato dopo soli sette minuti. Cravero ha scambiato con Rossi che dalla destra gli ha restituito il pallone con precisione millimetrica mettendolo davanti al portiere e consentendogli di segnare la quarta rete personale del campionato (altro piccolo record). Con Romano in giornata di grazia, Venturin molto disciplinato sulla destra e con una difesa come al solito molto robusta, il Toro ha forzato i tempi sfiorando il raddoppio con Muller al 14' e centrando il bersaglio per la seconda volta (22') con Romano, che ha raccolto una respinta della difesa calabrese e ha battuto De Toffol con un diagonale. Poi sono iniziati i problemi. I granata sono apparsi sazi ed hanno cominciato una lenta ''digestione'', limitandosi a corricchiare e cercando di non rischiare. Un errore. Il Catanzaro infatti ha pensato che sarebbe stato stupido non approfittarne e pur essendo squadra dai limi- ti evidentissimi, ha preso coraggio e con la disperazione di chi in fondo ha poco o nulla da perdere si è catapultato in avanti mettendo a nudo le carenze della squadra di Fascetti, che nel secondo tempo ha sfiorato il terzo gol, ma anche rischiato il clamoroso pareggio. Pacione, Skoro e Mullerhanno sprecato tesori di energie e, nell'ordine, anche parecchie palle-gol, confermando i dubbi emersi negli ultimi tempi sul loro conto. Il brasiliano, in particolare, ha divorziato dal gol da tempo immemorabile e spesso sembra pensare più alla nazionale brasiliana che al Torino. La prima occasione (firmata Pacione) al 59', con tiro in bocca al portiere; la seconda (targata Skoro) al 65'; con botta che De Toffol ha deviato in corner; la terza (protagonista Muller) al 69' con altro miracolo del portiere calabrese. Il Catanzaro invece ha capitalizzato al massimo le sue sortite offensive ed al 71' è passato con centro di Lorenzo e deviazione di Mauro, fino a quel momento il più deludente. Fabbri a quel punto ha deciso di osare con un Rebonato in più, ma il Toro ha stoicamente resistito. E nel finale il brivido. Proprio al 90' Loseto lanciato in area è stato fermato senza complimenti da Sordo. Niente rigore per Scaramuzza, che ha espulso Mauro per proteste.